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Comunicato n° 55 del 24 gennaio 2019

Respinta una mozione sul Tunnel del Monte Bianco

Seduta consiliare del 24 gennaio 2019

 

Durante la seduta del 24 gennaio 2019, il Consiglio Valle ha respinto con 17 voti contrari (UV, UVP, SA, ALPE, GM), 8 astensioni (Lega VdA, Mouv') e 7 a favore (RC-AC, M5S, ADU-VdA) una mozione presentata dal gruppo Rete Civica-Alliance Citoyenne volta a ribadire la contrarietà dell'Assemblea valdostana al raddoppio del Traforo del Monte Bianco. Il testo intendeva inoltre impegnare il Presidente della Regione a riportare tale contrarietà nelle sedi istituzionali opportune, oltre che a informarsi presso la società di gestione della struttura e a riferire alla Commissione consiliare competente in merito ai lavori di manutenzione e messa in sicurezza effettuati in questi anni e ad eventuali interventi futuri. «Già in passato il Consiglio regionale ha espresso la propria contrarietà ad un'eventuale raddoppio del Tunnel, realizzazione che comporterebbe inevitabilmente un'intensificazione del traffico. Il raddoppio e la chiusura, per ragioni diverse, sono assolutamente da evitare, bisogna trovare soluzioni alternative», ha osservato il Capogruppo Alberto Bertin illustrando all'Aula il provvedimento.

Nel dibattito sono intervenuti per esprimere parere contrario alla mozione il Capogruppo di GM Claudio Restano - «Noi politicamente, fatti i dovuti accertamenti tecnici, siamo assolutamente a favore della costruzione della doppia canna del Monte Bianco, perché siamo dalla parte dei valdostani e non degli altri Paesi» -, il Vicecapogruppo dell'UV Luca Bianchi - che ha definito l'approccio della mozione «sbagliato, perché la seconda canna, che sulla base di pareri tecnici non aumenterà i problemi ambientali, è soltanto una possibilità per scongiurare la chiusura del Tunnel; chiusura che comporterebbe evidenti danni economici per tutta la Valle d'Aosta » - il Capogruppo di Stella Alpina, Pierluigi Marquis - secondo cui «nei prossimi decenni l'inerzia di oggi rischia di divenire pericolosa e potrebbe portare anche alla chiusura di questa via di comunicazione perché non disporrebbe più di standard di sicurezza analoghi a quelli delle altre infrastrutture; non è poi corretto affermare che una seconda canna incrementerebbe il traffico, perché gli studi affermano la non esistenza di questa correlazione» -, la Capogruppo di ALPE, Patrizia Morelli - che ha definito la mozione «inopportuna in questa fase, perché bisogna affrontare la questione del merito, esplorando tutte le soluzioni tecnologiche possibili per evitare la chiusura del Tunnel, che avrebbe effetti devastanti su tutta l'Alta Valle, e anche valutando l'opportunità che la costruzione della seconda canna non sia poi così effettivamente necessaria».

Parere favorevole è stato espresso dalla Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz - per la quale «non si tratta di una posizione ideologica, bensì di spirito critico; oltre tutto il raddoppio, come ci ricordano i francesi, è incompatibile con la candidatura del Monte Bianco a patrimonio mondiale dell'UNESCO» - e dal Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan, che ha ribadito che «l'intervento comporterebbe costi economici e ambientali troppo elevati, quindi mantenere la posizione di non raddoppiare il Tunnel è ad oggi la scelta più oculata, visto che non è ancora chiaro cosa succederà e soprattutto sarà importante rimanere informati sugli interventi futuri».  

Per il Consigliere di Mouv' Elso Gerandin, «bisogna avere un quadro molto preciso degli interventi da realizzare e delle soluzioni tecniche da prevedere prima di prendere qualsiasi decisione» e ha chiesto di ritirare l'impegno sulla contrarietà al raddoppio mantenendo invece quello relativo all'illustrazione in Commissione sui lavori di manutenzione; il Consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha osservato che «così come scritta, la mozione non è approvabile, perché noi riteniamo prioritario scongiurare la chiusura del Traforo, anche per qualche anno, e porre un'attenzione concreta e forte per la valorizzazione dell'area dell'alta Valdigne e in particolare verso gli abitati di Entrèves e la Palud.»  

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, ha replicato che «ad oggi, nessuna scelta è stata fatta e all'ordine del giorno della società vi sono le pianificazioni sulle manutenzioni della canna esistente. Le valutazioni sono su come evitare la chiusura per un periodo troppo lungo del Tunnel, pensando principalmente alla sicurezza dei transiti. In merito alla candidatura dell'Espace Mont Blanc, che rientra nella tipologia del paesaggio naturale, nulla è precluso o messo in discussione», mentre l'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha aggiunto che «problemi come questi non possono essere affrontati con una mozione: sarà serio fare un lavoro approfondito e dire al mondo degli operatori economici - che ieri ci hanno espresso le loro preoccupazioni rispetto ad una ipotesi di chiusura prolungata del Tunnel - che creeremo le condizioni per evitare momenti di interruzione dei collegamenti. Porteremo la nostra posizione alla prossima adunanza: no a lavori che portino alla chiusura del traforo, sì ad un'attenzione volta alla sicurezza e all'ambiente.»

SC