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Comunicato n° 527 del 18 dicembre 2018

Leggi di bilancio della Regione 2019-2021: la discussione generale

Seduta del Consiglio Valle del 18 dicembre 2018

La seduta pomeridiana del Consiglio Valle del 18 dicembre 2018 si è incentrata sulla discussione generale abbinata del DEFR, della legge di stabilità e della legge di bilancio della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2019-2021.

Il Consigliere Roberto Cognetta (Mouv') ha evidenziato: «La nostra finanziaria, intesa come quella licenziata dalla Giunta precedente a questa, conteneva la proposta di riduzione dell’addizionale IRPEF; un provvedimento, questo, che avrebbe garantito ai valdostani ben di più di cinque euro al mese, come invece riferito dal Consigliere Marquis: bisogna far meglio i conti, perché la cifra dipende dalla fascia di reddito. Ci sarebbe stato modo per studiare meglio questa proposta e non fare confusione tra tasse alle persone e tasse alle aziende. Non banalizziamo l'opportunità di poter contare su un utile mensile di cinque euro: c'è chi ha bisogno anche di pochi euro. Tutti i 18 della nuova maggioranza la pensano come il Consigliere Marquis? Il ragionamento che avevamo fatto noi avrebbe consentito di dare un aiuto alle fasce di reddito comprese tra zero e 50 mila euro, utilizzando in parte le risorse per il Bon de Chauffage e in parte con gli sgravi fiscali. Certo, è poco, ma avrebbe comunque rappresentato un intervento importante per i cittadini. Se questo è un bilancio di ordinaria amministrazione, io lo considero di straordinaria amministrazione rispetto a quanto fatto dall'attuale maggioranza, che ha apportato al bilancio pochissime modifiche, capaci tuttavia di stravolgerlo. Non si è entrati nel merito dei numeri, perché il grosso lavoro era già stato compiuto; siete stati voi a togliere il Bon de Chauffage, così come siete voi a lamentarvi della legge regionale sulle società partecipate per quanto riguarda la CVA. Non basta presentarsi, imporsi e pretendere collaborazione. Lasciate almeno un barlume di speranza ai cittadini, non limitatevi a tagliare gli aiuti.»

Per il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, emergono «dati significativi in negativo: investimenti per il turismo pari all'1% del totale del bilancio, per lo sviluppo economico 3% e per le politiche del lavoro 2%. Vi è poi la totale mancanza di risorse per la mobilità sostenibile. È con questo programma che volete rilanciare la Valle d'Aosta? Una regione che per le sue bellezze potrebbe vivere di solo turismo, e che invece viene completamente dimenticato. In questo bilancio leggo solo un tentativo di sopravvivenza: si va avanti finché ci sono risorse, poi si vedrà. È la stessa cosa fatta per il Casinò: nessun piano di rilancio industriale, solo una flebo per farlo restare in vita. La colpa non è dell'Assessore Aggravi cui è stato lasciato il timone di una nave diretta a schiantarsi contro un iceberg. Sono le scelte precedenti che hanno portato al fallimento: si poteva investire su ricerca e sviluppo, mentre si è preferito dare iniezioni di soldi pubblici. Nemmeno per CVA si è investito sulla ricerca e lo sviluppo: è quello che dicono i bilanci degli ultimi dieci anni. Una società che vorrebbe essere competitiva sul mercato avrebbe già dovuto investire da tempo su questi fondamentali elementi. Riguardo poi alla sanità, auspichiamo che il 22% di risorse indicate nel bilancio porti alla riduzione delle liste d'attesa, che oggi costringono i nostri concittadini a rivolgersi al Piemonte per potersi curare. Sui trasporti, prendiamo atto che avete mutuato la nostra idea per la realizzazione di un sistema di bigliettazione integrata, ma per il resto siamo molto perplessi

Il Capogruppo della Lega VdA Andrea Manfrin ha affermato: «Oggi mi sarei aspettato che la nuova maggioranza, con toni sommessi, chiedesse scusa ai valdostani per averli illusi e impoveriti. Invece, è stata proclamata la cancellazione degli sgravi IRPEF e del Bon de Chauffage: avete messo le mani in tasca a 74 mila valdostani togliendo loro quei cinque milioni di euro che noi avevamo messo a disposizione. La chiusura del contenzioso con lo Stato è stata presentata come un successo, ma l'attuale maggioranza non ha cavato un ragno dal buco; è stato il Governo a trazione Lega ad ottenere il risultato favorevole, peraltro in pochi mesi. Qui sta la differenza tra parole e fatti. Sono molto deluso. Questa adunanza sarà importante perché potremo mettere nero su bianco, indicando a tutta la comunità quali sono i responsabili di un'azione del genere. Vedremo se avrete davvero il coraggio di togliere soldi ai valdostani. Ci auguriamo che i germi dell'arretramento gettati da questa nuova maggioranza non trovino terreno fertile.»

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha espresso «disagio e difficoltà nell'accostarsi ai documenti di bilancio, vista l'oggettiva mancanza di tempo per analizzarli e la confusione creata da due maggioranze diverse che hanno lavorato al bilancio. Questi provvedimenti hanno un carattere di incertezza e di provvisorietà, tanto che si ipotizza già una variazione di bilancio. Una incertezza che determinerà situazioni difficili anche per la macchina regionale.» Soffermandosi sul DEFR, la Consigliera ha osservato che «il problema vero è che non abbiamo ancora assunto una cultura della programmazione e affrontiamo questi atti in maniera superficiale, concentrandoci troppo sull'immediato. I due DEFR (quello della Giunta Spelgatti e quello del Governo Fosson) sono un atto burocratico che denota assenza prospettica sul futuro: non c'è un sogno per una Valle d'Aosta diversa e migliore. C'è la registrazione dell'esistente, ma nulla di più. Un tema per noi centrale - le politiche del lavoro - si è irrobustito con la Giunta Fosson ed è comparsa la prospettiva di rinascita dell'Agenzia regionale del lavoro, però anche la nuova formulazione dedica a questo argomento affermazioni generiche e non si intravedono misure concrete per creare occupazione. Riguardo alla sanità, la situazione è pesante, con servizi carenti, liste d'attesa lunghe e fuga dei medici. Sulla scuola si dice poco: l'abbandono scolastico, che ci pone ai vertici della classifica nazionale, non è affrontato, così come non ho trovato nulla sugli adattamenti scolastici. Sull'edilizia scolastica, sono stati previsti interventi urgenti, ma non c'è un'indicazione chiara: io credo che bisognerà potenziare il polo di Verrès, così come bisognerà fare una scelta ad Aosta evitando di realizzare il polo scolastico di regione Tzamberlet. Bisogna darsi dei tempi e degli obiettivi anche sulla ferrovia: a due anni dall'approvazione della legge per l'elettrificazione, siamo ancora in alto mare. Ci sono poi tre grandi temi che non sono stati adeguatamente affrontati e sui quali occorre fare chiarezza: il Casinò, l'ospedale e la CVA. Sull'ospedale non si parla di possibili alternative rispetto all'attuale ampliamento; in questo senso era preferibile la formulazione del DEFR della passata maggioranza. Su CVA bisogna anzitutto mettere a fuoco le due prospettive che ci sono state prospettate. Occorre decidere se si vuole una CVA per finanziare le casse regionali o se vogliamo una CVA che guidi e conduca la transizione energetica della regione dal fossile verso le energie rinnovabili non inquinanti. Infine, sulla manovrabilità fiscale non bisogna fare demagogia, tagliando in maniera indiscriminata le tasse, ma bisogna analizzare bene le varie situazioni. Nel bilancio le risorse ci sono, ma quello che ci manca sono le idee di fondo e la passione per migliorare

La Capogruppo di ALPE, Patrizia Morelli, ha osservato: «Il contesto in cui sono stati concepiti e costruiti il DEFR e il progetto di bilancio è anomalo, anche perché è stato necessario rispettare i tempi e scongiurare l'esercizio provvisorio, in modo da non fare perdere credibilità alla nostra Autonomia. Questa constatazione dovrebbe indurre tutti i 35 Consiglieri a calibrare i toni, basandosi sull'onestà intellettuale. Il Consiglio sta affrontando un'emergenza; tutti possiamo riconoscere che questo bilancio non è l'aspirazione massima: si sarebbero potuto fare scelte più innovative, ma ci si è dovuti limitare a poche modifiche o integrazioni, seppur significative. È un bilancio espressione di una transizione politica: affrontiamolo con senso di misura, evitiamo espressioni forti, evitiamo accuse; cerchiamo di essere pragmatici e trattare le questioni nel merito. La nostra Regione ha bisogno di programmazione, e con questi provvedimenti possiamo iniziare a percorrere questa strada. È fondamentale avere stabilità politica, e per questo deve esserci la volontà dei singoli Consiglieri e degli Assessori di trovare soluzioni condivise; il Presidente della Regione deve ascoltare, coordinare, essere l'interprete di tutte le forze politiche. Les mouvements autonomistes ont fait un travail de rapprochement, de confrontation, de dépassement de certaines méfiances; en ces deux mois, ils ont dû faire tous les passages qui auraient été impossibles début Législature. Nous sommes conscients de l'enjeu administratif. Nous n'avons pas fait placidement une réunion digne des vielles méthodes: cela est le fruit d'un raisonnement et de la volonté de trouver une solution aux problèmes. In politica a volte occorre agire pur sapendo che nell'immediato non si sarà capiti. Ciò che è importante, ora, è che da parte di questa maggioranza autonomista ci sia la capacità di lavorare insieme con obiettivi condivisi: un primo passo è stato raggiunto con il DEFR e le leggi di bilancio. La nostra priorità va al lavoro, che garantisce dignità e libertà. Auspico che, tutti insieme, si possa compiere la scelta migliore per il futuro di CVA. In merito all'ospedale, continuiamo a pensare che la soluzione migliore resti la realizzazione di un nuovo presidio fuori città, ma prendiamo atto delle decisioni sancite dal referendum.»

Il Capogruppo di Mouv', Stefano Ferrero, ha sostenuto che «le misure di reinserimento del Bon de Chauffage e degli sgravi IRPEF non sono misure populistiche: sono iniziative a favore di una fetta di popolazione che continua ad essere ignorata: sono quelle persone che aspettano i pochi euro - sui quali oggi si è fatta ironia - per poter programmare la visita dal dentista o che fanno i salti mortali per arrivare a fine mese. Non sono misure demagogiche, perché venivano finanziate togliendo soldi a chi sfrutta le concessioni idroelettriche sopra una determinata potenza, senza affamare nessun concessionario. Ci riprendevamo semplicemente una parte infinitesimale del patrimonio comune dei valdostani: l'acqua. Non si capisce poi perché ci si debba incaponire sul progetto di ampliamento dell'attuale ospedale, sito dove continuiamo a trovare reperti archeologici che bloccano i lavori: perché non si può pensare ad una sua decentralizzazione, almeno analizzare i rapporti costi/benefici. Noi crediamo che le modifiche apportate al bilancio siano lo specchio di una vecchia cultura dell'immobilismo. La cultura di chi non si accorge che le cose sono cambiate, di chi continua a governare con i soliti metodi: privilegi agli amici, sostenere allo sfinimento scelte che sono sbagliate, tagliare risorse ai cittadini. Dall'Olimpo in cui state, non vi rendete conto delle situazioni di emergenza: perché non dare un piccolo segnale ai valdostani? Io spero che su questo ci sia un ripensamento da parte della maggioranza

La Consigliera Daria Pulz (IC) ha evidenziato: «La nostra coperta, di fatto, non è poi così corta: per il 2019 parliamo di una cifra superiore al miliardo di euro. Certo, risultano indispensabili uno sguardo lungimirante e una capacità di programmazione che tengano presenti soprattutto i cittadini che fanno sempre più fatica. Senza arrivare a misure populiste, è evidente che una redistribuzione del reddito e il sostegno alle persone più fragili sono necessari e urgenti. Il Bon de Chauffage è congelato: è un azzardo pericoloso, sulla pelle dei più bisognosi, proprio all'avvio della stagione più fredda. In merito agli sgravi alle imprese più grandi, non è demagogia sottolineare che investire a favore di queste è meno urgente che mettere in atto misure al contrasto alla povertà; piuttosto, è uno sguardo realista. La perdita del senso del denaro è la sensazione costante che mi ha accompagnata nella disamina del bilancio. Siamo poi certi che una nuova struttura ospedaliera garantirebbe miglioramenti? Forse sarebbe da pensare una riorganizzazione degli esistenti: abbiamo un ospedale "nuovo", il Beauregard, che non ha mai potuto lavorare a pieno regime; il Parini va adeguatamente rimodernato. Un nuovo ospedale costituirebbe invece, molto probabilmente, un'ennesima voragine di soldi pubblici in appalti. L'arresto del processo di quotazione in borsa dovrebbe essere il primo passo verso una completa ripubblicizzazione di CVA, che superi la forma giuridica della società per azioni e sia da stimolo per raggiungere una norma di attuazione che sottragga al mercato le concessioni valdostane. La proprietà delle acque valdostane e la disciplina del loro uso devono restare in mano ai rappresentanti dei cittadini valdostani e dei cittadini stessi, non a un anonimo fondo pensioni internazionale. È così che si garantisce un bene primario e un elemento identitario della nostra Regione autonoma contro il capitalismo finanziario globale

Per il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, «bisogna ricordare che il Bon Chauffage non era stato inserito in bilancio dalla vecchia maggioranza, ma in un secondo tempo con un emendamento che a parere degli uffici non aveva i tempi tecnici necessari per l'adeguamento dell'allegato e il coordinamento formale degli atti per assicurarne la pubblicazione entro il 31 dicembre 2018. Riguardo all'IRPEF, si è detto che si restituivano 5 milioni di euro ai valdostani: da un calcolo si tratta di 5,33 € al mese. Noi, invece, pensiamo che la detrazione dell'IRAP sia politicamente un investimento davvero importante per dare un contributo al rilancio delle imprese e dell'economia e, quindi, a favore dei valdostani.  Non si capisce poi perché dobbiamo chiedere scusa: vorrei ricordare al collega Manfrin che il tonfo del suo Governo è stato causato dalla sua maggioranza. Noi, in questi giorni, abbiamo fatto i salti mortali per portare a casa il bilancio per evitare di andare in esercizio provvisorio. Al M5S vorrei chiedere di presentare qualche proposta concreta, invece di limitarsi a fare sempre la lista delle cose che non funzionano: è troppo comodo così. Riguardo a CVA, abbiamo proposto, attraverso un emendamento, di istituire una Commissione speciale per riflettere sul futuro della società. Tra le quindici società italiane in questo settore, l'unica a dover sottostare alla Legge Madia è la CVA: non so se siamo più bravi o più stupidi, certo è che dobbiamo metterla nelle condizioni per essere competitiva sul mercato

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) si è soffermata sui temi del welfare e dell'istruzione: «Occorre creare un rinnovato modello di protezione sociale, un neo welfare, in particolare con azioni preventive e risorse precise sulle nuove problematiche sociali, quali povertà, cura degli anziani, tutela della disabilità e delle minoranze. Va elaborato un piano di innovazione dell'imprenditoria sociale, con interventi originali, oltre a un aumento degli standard qualitativi nell'erogazione dei servizi. Bisogna andare nella direzione della valorizzazione di investimenti privati per creare impatti sociali positivi e misurabili; bisogna puntare sulle imprese sociali, in grado di realizzare soluzioni sostenibili per soddisfare i nuovi bisogni emergenti. Avremmo voluto vedere inseriti nel DEFR la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza; la cura e la riabilitazione dei disagi familiari; un aiuto domestico familiare volto all'autonomia e la permanenza al domicilio di disabili e persone non autosufficienti, valorizzando la figura del familiare che li assiste; per coloro che non sono assistibili a domicilio, la rete delle strutture residenziali è fondamentale, ma vanno liberate le loro potenzialità di aiuto ad oggi latenti. Va ampliata l'offerta per i giovani, che vanno maggiormente coinvolti e resi parte attiva tramite forme di associazionismo. Riguardo invece all'istruzione, bisogna garantire un'offerta ricca e completa. Purtroppo, i punti enunciati nel DEFR ci sembrano scontati e generici, non rispettosi della reale importanza di questo settore. Vorremo vedere l'ottimizzazione della governance dei dirigenti scolastici, un aumento delle ore di inglese nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, un serio impegno per la diminuzione della dispersione scolastica, un'attenzione all'inclusione dei minori disabili; la diffusione di buone pratiche digitali, per giungere ad una scuola senza zaino

Per il Vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan, «il problema grosso di questo bilancio sono la visione complessiva e la programmazione futura, che mancano totalmente. Si tratta di un patchwork ripetitivo, con poche novità. Nessun accenno al riscaldamento globale - che sappiamo essere il grosso problema per il futuro delle Alpi - e a come affrontarlo: grandi investimenti, invece, per interventi che ci porteranno ulteriormente alla rovina ambientale, come l'ampliamento dei comprensori sciistici e il loro innevamento, i soldi per l'aeroporto regionale, la fornitura di ulteriori tre treni bi-modali. Una visione che non ha niente a che vedere con la gestione sostenibile della nostra regione. I ghiacciai, che sono la nostra vera risorsa, stanno evaporando, ma noi prevediamo, quotando in borsa la CVA, di svendere le nostre acque. C'è grande miopia nei nostri amministratori. Questo è un bilancio da stolti; un bilancio con uno sguardo tristemente rivolto al passato, un bilancio conservatore, che non ha la capacità di guardare al futuro e che condanna i valdostani alla povertà e al declino. Io credo che l'unica soluzione, a questo punto, sia quella di dimettersi tutti e tornare al voto

Il Consigliere Diego Lucianaz (Lega VdA) ha esortato: «Andiamo a fondo del dibattito su CVA e sulla proprietà e utilizzo delle acque, proprio nel rispetto della lotta secolare condotta dai valdostani. Inutile nascondersi: i cittadini vanno assolutamente informati. In merito all'attuale ospedale Parini, vi rappresento la difficoltà di accesso da parte di malati e parenti: non pensiamo solo all'entità degli investimenti, ascoltiamo le esigenze degli utenti. Siamo molto sensibili alle richieste dei cittadini, apriamo a tutti il colloquio e il confronto

Il Capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin, ha puntualizzato che «tra i due bilanci della vecchia e della nuova maggioranza le differenze sono estremamente limitate e prevale la continuità: in termini finanziari la differenza si concretizza in meno dell'1 per cento (0,3). In una situazione finanziaria mutata negli anni, che ha visto il Bilancio della Regione ridursi notevolmente, credo che un cambio di mentalità si imponga, ma che purtroppo in questo documento contabile non si intravede. Anche nell'utilizzo, purtroppo limitato, del nuovo strumento fornito dalla norma d'attuazione sulla cosiddetta manovrabilità fiscale non si vede quel cambiamento necessario. Invece, questi piccoli sgravi sull'IRAP o sull'IRPEF non indicano una visione complessiva. Da CVA all'ospedale, una decisione va presa: è un errore limitare le possibilità di intervento sull'ospedale, anche se c'è stato un referendum. In realtà il risultato di quella consultazione popolare è stato tradito perché, oggi, non si sta ristrutturando l'ospedale esistente, ma si vuole realizzare un nuovo ospedale in città. Valutare ogni possibilità rispetto alla realizzazione di un presidio ospedaliero unico sarebbe doveroso. L'improvvisazione non è più sostenibile. La Valle d'Aosta si merita qualcosa di meglio

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha parlato di «bulimia senza scopo, che purtroppo ben individua questa politica con cui dobbiamo convivere da anni. Si tratta di un modo di operare fatto di comunicati, post sui social, proprio perché il confronto interno è venuto meno e quanto espresso pubblicamente non rispecchia il pensiero del movimento di appartenenza. Siamo a raccontare sempre la stessa storia: oggi parliamo di emergenza, di cui però siamo direttamente responsabili. La crisi è stata concepita sin dal luglio scorso e si è esplicitata nel momento meno propizio, quando le energie avrebbero dovuto essere spese per capitalizzare un bilancio da tradurre in azioni amministrative. Piena condivisione alle azioni su cui lavoriamo sin da subito: questo bilancio in primis, poi la revisione delle leggi per l'elezione del Consiglio, per l'elezione diretta dei Sindaci, per la finanza locale. Si parla di futuro: saremo in grado di trovare una convergenza reale, di dare risposte, di tenere fede al progetto? Intendo svolgere il mio ruolo di Consigliere degnamente, parlando con tutti coloro che saranno disponibili al confronto. Il nostro è un impegno importante: non fare andare la Regione in esercizio provvisorio. Metterci la faccia e assumersi le proprie responsabilità non è facile; ben più agevole blaterare e non produrre nulla di concreto. Svolgerò il ruolo di Consigliere attivamente, cercando di parlare con tutti, soprattutto con le forze politiche disponibili al confronto e che condividono i principi di PNV, con le forze di maggioranza odierna ma anche con la Lega ed il Mouv'. In buona sostanza, il dialogo lanciato dal Presidente Fosson sarà aperto a chi vorrà in qualche modo costruire una politica più solida in grado di dare risposte ai cittadini, e non risposte agli appetiti personali. Mi piace evidenziare che sono stati destinati 255 milioni per la sanità: una cifra importante per un settore cruciale, per mantenere i livelli qualitativi e l'eccellenza del personale. Passi avanti nell'ambito turistico saranno la creazione di un ente unico e le novità previste per le professioni turistiche. Accolgo favorevolmente gli investimenti per il Centro Sportivo Esercito e rappresento l'opportunità di trovare risorse per mantenere e potenziare gli impianti sciistici, assumendo scelte anche coraggiose. Sono aumentati i fondi per le manifestazioni turistiche-sportive, per la promozione, per la pubblicità della Valle d'Aosta, dopo dieci anni abbiamo emesso fondi per i rifugi e bivacchi per 650 mila euro: si è passati dalle parole ai fatti; un legame, questo, tra la vecchia e la nuova maggioranza. A mio avviso, vanno premiate le persone che lavorano e pagano le tasse; questa è la sfida che lancio alla maggioranza: trovare insieme i fondi per procedere all'abbattimento sia dell'IRAP che dell'IRPEF, in modo di venire incontro ai valdostani che hanno diritto

Il Consigliere dell'UV Marco Sorbara ha ricordato che «l'IRAP è una tassa con l'obiettivo di finanziare il fondo sociale, strettamente legata al fatturato dell'azienda, mentre l'IRPEF è un'imposta diretta e progressiva su tutti i redditi. Lo sgravio IRAP potrà avere un effetto attrattivo sia per le nostre aziende sia per quelle da fuori Valle. Se le imprese sono consapevoli di avere un governo attento alle loro difficoltà, riprendono fiducia e ricominciano a investire. Una scelta che va nella direzione giusta per creare occupazione. Sul lavoro, bisogna ragionare nel lungo termine: il lavoro crea dei cittadini e permette loro di spendere e di pagare le tasse. Noi vogliamo dare un forte segnale, con scelte forti che cambiano l'approccio dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Io credo che occorrerà anche riaprire il dialogo con il settore della viticoltura, che fattura circa 12 milioni di euro e che dovrà essere un interlocutore per la stesura dei prossimi provvedimenti. Anche gli Enti locali hanno bisogno di risposte, in particolare sulla grossa difficoltà che hanno in questo momento e che è quella del personale. Questo è un Governo aperto al dialogo e che saprà dare risposte certe ai nostri Comuni

Il Consigliere Elso Gerandin (Mouv') ha sottolineato: «Ci troviamo in un momento di grande confusione politica, tuttavia era necessario prevedere un bilancio, che, alla fine, è stato scritto a più mani. Alcuni elementi sono stati condivisi dalla vecchia e dalla nuova maggioranza, quali lo sblocco delle assunzioni del comparto pubblico, l'estensione delle graduatorie, la proroga per gli agricoltori degli anticipi del PSR 2015. Rivendico un'assoluta differenza di approccio della Giunta Spelgatti rispetto al bilancio che esaminiamo oggi e che per la Giunta Fosson risulta totalmente spendibile fin dal 1° gennaio 2019. Non solo: alla prima variazione saranno disponibili venti milioni in più, che rappresentano gli utili delle partecipate; sarà anche utilizzabile l'avanzo di amministrazione, che invece per il Governo Spelgatti è stato un grande handicap, così come i fondi di rotazione, cui allora non era possibile attingere. Avremo un quadro più completo una volta che sarà presentata la variazione di bilancio e capiremo il vero orientamento di questo Governo, che auspico sappia cogliere la direzione per il futuro della Valle d'Aosta. La nostra proposta sull'IRPEF mirava a sostenere le fasce più deboli e per la prima volta si sarebbe messo qualcosa nelle tasche dei valdostani, anziché togliere loro soldi. Era un segnale di concretezza, che andava ben oltre la cifra stanziata. Per l'ospedale bisogna decidere, smettere di sognare e basarsi sulle risorse disponibili che, al momento, sono pari a zero. Sono preoccupato, atteso che il primo atto di questo nuovo Governo è stata l'abrogazione della legge sulle partecipate per la CVA. Eppure, nonostante non sia una legge ottimale, è questa che rappresenta un paracadute di cui necessitiamo. Auspico che per la messa in sicurezza del territorio siano destinate le dovute risorse. La sanità, l'occupazione, le imprese sono altri settori in difficoltà: non pensiate di aver risolto le varie problematiche. Vi chiedo di adottare al più presto una legge sugli appalti. Lasciamo il più possibile da parte la politica, focalizziamoci sul bene dei valdostani

Per il Vicecapogruppo dell'Union Valdôtaine, Luca Bianchi, «se il precedente Governo, che non aveva più i numeri, avesse convocato una riunione fra tutti i Capigruppo invece di scaricare il bilancio senza coinvolgere le forze di minoranza, forse oggi la discussione sarebbe diversa. Io credo che quando si governa, bisogna assumersi delle responsabilità e non dire sempre che la colpa delle scelte di altri. Se è vero, come ha detto il Consigliere Aggravi questa mattina, che non è stata la sua forza ad aver scatenato la tempesta, ma sono stati altri, vorrei ricordargli che, come in qualsiasi famiglia che litiga, le colpe non sono sempre tutte da una parte

Il Consigliere Augusto Rollandin (UV) ha puntualizzato: «Il parto di questo bilancio è decisamente complicato, anche tenuto conto dei tempi strettissimi in cui abbiamo cercato quanto meno di eliminare certe esagerazioni dal documento approvato dalla Giunta Spelgatti. Non è corretto che alcuni Consiglieri cambino posizione su certe questioni, come i contributi agli agricoltori o le risorse da assegnare agli Enti locali, solo a seconda del gioco cui stanno giocando al momento. Evidentemente, non era così facile risolvere certe questioni. Lamentarsi ora è azzardato. Non dobbiamo nemmeno più avere a che fare con due mannaie: il rispetto del Patto di stabilità e il pareggio di bilancio. Per l'ospedale abbiamo già speso cifre ingenti per ristrutturare l'esistente: vi sembra opportuno parlare adesso della costruzione di una nuova sede? Quante risorse dovremmo ancora investire, ripartendo da zero? Mi spiace che qualcuno sostenga che gli studi e gli scavi archeologici ci abbiano fatto buttare soldi; invece, ci stanno consegnando un sito di pregio, che potrà rappresentare una risorsa per la nostra regione. In bilancio non risultano soldi per l'ospedale, ma solo per il semplice fatto che altrimenti queste risorse andrebbero in avanzo, nelle more dell'approvazione di una nuova progettazione. Ricordo infine che stiamo rispettando l'esito del referendum del 2007. Per l'aspetto sociale e sanitario sul territorio, è essenziale costruire un raccordo tra Regione e Comuni, in modo da consentire una migliore gestione; da parte nostra, c'è la massima disponibilità per ridurre i problemi esistenti. Questo bilancio, con le modifiche da noi apportate in senso migliorativo, può rappresentare un punto di partenza per dare risposte serie e concrete alle problematiche dei valdostani. Nei prossimi mesi, dovremo intervenire con aggiustamenti nei prossimi mesi, non avevamo ora il tempo per ribaltare il documento che ci è stato consegnato dalla maggioranza precedente, ma sicuramente abbiamo affrontato le problematiche principali, dando le opportune indicazioni. Al discorso delle acque in tutti i vari aspetti, dall'idroelettrico all'utilizzo in agricoltura, va dedicata la massima attenzione: dobbiamo salvaguardare e sfruttare al meglio, con grande cautela, questa ricchezza in grado di dare benefici a tutti

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 21.00 di oggi.

 

SC-MM