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Comunicato n° 509 del 10 dicembre 2018

Approvato il disegno di legge sulle prove di francese all'esame di Stato

Seduta straordinaria del 10 dicembre 2018

Nella seduta del 10 dicembre 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 32 voti a favore (UV, UVP, ALPE, SA, GM, Lega VdA, M5S, Mouv' e Consigliera Pulz di Impegno Civico) e 2 astensioni (Consiglieri Minelli e Bertin di Impegno Civico), il disegno di legge riguardante la disciplina dello svolgimento delle prove di francese all'esame di Stato del secondo ciclo di istruzione in Valle d'Aosta.

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 4 settembre scorso, è stato emendato in quinta Commissione consiliare "Servizi sociali", che ha licenziato un nuovo testo, composto di 14 articoli volti ad abrogare la legge n. 52 del 1998 e ad aggiornare la disciplina delle prove di francese all'esame di Stato delle scuole superiori, anche alla luce delle novità introdotte dal decreto legislativo n. 62/2017 inserendole nell’ambito della competenza legislativa della Regione in questa materia, ulteriormente rafforzata dalle norme di attuazione del 2016 sull'ordinamento scolastico.

Il Consigliere Luca Distort (Lega VdA), relatore del provvedimento, ha rappresentato all'Aula le principali novità del decreto legislativo n. 62/2017: l'istituzione di prove a carattere nazionale, predisposte dall’INVALSI, volte a verificare i livelli di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese; l'ammissione all’esame di Stato a condizione che lo studente abbia partecipato alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI; la riduzione da tre a due delle prove scritte, una di lingua italiana e una relativa a una disciplina di indirizzo, con conseguente eliminazione della terza prova scritta pluridisciplinare; la revisione della prima prova scritta che accerta la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato; la pubblicazione di quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove e di griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, al fine di uniformare i criteri di valutazione delle diverse commissioni di esame.

Il Consigliere Distort ha quindi spiegato che «il modello proposto da questo disegno di legge prevede, quindi - ed è questa la novità più rilevante - che prima dell’esame di Stato, oltre alle prove, predisposte a livello nazionale dall’INVALSI per verificare le competenze acquisite in italiano, matematica e inglese, vi sia una prova regionale di lingua francese che accerta i livelli di apprendimento della predetta lingua attraverso prove di posizionamento (B2-C1) sulle abilità di comprensione scritta e orale e di produzione scritta e orale, coerenti con il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue; durante l’esame di Stato, una terza prova di francese le cui tipologie e modalità di svolgimento sono definite con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di istruzione, da emanarsi entro il mese di agosto di ogni anno scolastico; il rilascio di una certificazione di conoscenza della lingua francese all’interno del diploma di esame di Stato, dedotta dai risultati della prova INVALSI. Questo modello risponde a diverse esigenze, tra le quali l'ancoraggio allo standard internazionale di riferimento per le certificazioni linguistiche, che faciliterà il riconoscimento della predetta certificazione in contesti lavorativi o di studio, nazionali e internazionali; il rispetto del dettato statutario che parifica le due lingue nella nostra Regione; l'uniformità di accertamento e di valutazione delle abilità di comprensione e produzione scritta e orale all’interno dell’esame di Stato

«Per l’anno scolastico 2018-2019 - ha concluso Luca Distort -, il provvedimento intende mantenere inalterate le tipologie della prova scritta di francese prevista ai sensi della legge regionale n. 52/1998. La prova di lingua francese, prevista in analogia con le prove INVALSI, entrerà, pertanto, in vigore a partire dall’anno scolastico 2019-2020 quando arriveranno in classe quinta gli studenti che hanno già sperimentato la prova regionale di lingua francese al termine della classe seconda (anno scolastico 2016-2017). L’introduzione del nuovo modello sarà preceduta e accompagnata dalla costituzione di gruppi di lavoro composti da docenti di francese, rappresentativi di tutte le istituzioni scolastiche. I gruppi di lavoro procederanno alla definizione condivisa del formato delle prove (regionali di posizionamento e terza prova) e delle griglie di valutazione, in analogia con quanto già sperimentato per le prove regionali relative agli altri gradi di scuola

La Consigliera Daria Pulz (IC) ha evidenziato: «Questa legge dovrebbe essere l'occasione per ripensare a tutto il curriculum dell'insegnamento del francese e spronare i professori di disciplina, così come gli insegnanti di materie non linguistiche, a rivedere il loro approccio, per renderlo sempre meno nozionistico e dogmatico, ma incentrato sulle reali esigenze comunicative richieste dalla nostra società. L'atout di questa legge risiede nel riferimento al "Cadre commun européen de réference pour les langues", perché la certificazione che lo studente avrà alla fine degli studi gli consentirà di misurare le competenze raggiunte e posizionarsi sia individualmente sia come parte dell'Istituzione scolastica, in modo scientifico, al di là della valutazione che può subire pregiudizi. Sta poi alle Università riconoscere o meno la validità di questo titolo, che sarà rilasciato dalla Sovrintendenza regionale agli studi. In questo processo di cambiamento vanno coinvolti a fondo i docenti di francese, ma anche tutti gli altri insegnanti, gli allievi e le famiglie. La legge non deve essere calata dall'alto, rischiando di produrre effetti di protesta, ma va presentata e discussa nelle sedi opportune. Altro atout di questo provvedimento è voler uniformare le griglie di valutazione. Il mio voto sarà favorevole non solo per l'urgenza della legge, in modo da poter informare correttamente le scuole e, di conseguenza, formare gli alunni, ma anche perché è un provvedimento che possiamo giudicare discreto, così come emerso in sede di audizione in Commissione. Lo studio di una lingua e una cultura in maniera inclusiva è un valore aggiunto della scuola valdostana che dobbiamo coltivare con impegno

Le Vice-Président Augusto Rollandin a remarqué: «Au cours des travaux de la cinquième Commission on a travaillé en abordant aussi le problème de faire comprendre la richesse du français pour notre Région et de certifier le niveau de connaissance de cette langue. Les temps d'élaboration de cette loi ont été très étroits, on n'a pas pu effectuer des approfondissements ultérieurs, mais le résultat aujourd'hui est satisfaisant; il faut toutefois travailler encore et l'améliorer. Quand même, on a fait des pas de l'avant

La Consigliera Maria Luisa Russo (M5S) ha dichiarato: «In questa legge vedo aspetti positivi e un'ulteriore valorizzazione oltre che un'occasione di nuova vivacità della lingua francese. Ma soprattutto vedo che i ragazzi avranno un'ulteriore occasione di crescita delle competenze specifiche trasversali e una nuova capacità di adattamento alla realtà. Tramite simulazioni, i ragazzi avranno la possibilità di essere tranquillizzati e di affrontare la prova con tranquillità. Due sollecitazioni sul concetto di valutazione, che non piace a nessuno: la valutazione deve essere formativa e deve servire a rafforzare il percorso degli studenti. Rilevo poi che è inutile estendere i programmi di insegnamento; l'accoglienza degli insegnanti e la modalità di presentazione del test invalsi faranno la differenza

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha annunciato il proprio voto di astensione sul disegno di legge, «perché vi è la necessità di rivedere la promozione dello studio del francese in Valle d'Aosta, mentre questo testo non interviene per migliorare le competenze dei ragazzi, ma è una legge che riguarda esclusivamente l'esame di maturità. Mentre le prove invalsi nazionali sono anonime, quelle per il francese saranno nominative: io credo che sarebbe stato meglio utilizzare lo stesso metodo per il francese, al fine di monitorare il livello di studio della lingua per poi andare a proporre un nuovo modello. Per l'applicazione di questa legge si utilizzeranno molte risorse pubbliche, che andrebbero destinate a molte altre criticità della scuola valdostana. Inoltre, ancora una volta ci si occupa esclusivamente di competenze linguistiche, mentre bisognerebbe intervenire anche sulle altre materie. Altra cosa è pensare una certificazione spendibile per i nostri studenti, ma che dovrebbe essere svincolata dall'esame di maturità. Si è forse proceduto troppo in fretta e si è perso di vista un impianto più ragionato e meditato

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha precisato: «Le prove Invalsi sono anonime laddove si deve arrivare a fare elaborazioni statistiche, ma non possono esserlo se costituiscono condizione all'ammissione all'esame. In questa legge non ci sono anomalie, non c'è stata fretta, ma per esperire il procedimento per arrivare all'emanazione di un decreto del Presidente della Repubblica si è cercato di accelerare il lavoro

La Conseillère Patrizia Morelli (ALPE) a observé: «Suite à l'intéressant débat en Commission, on a fait un pas de l'avant, un point à faveur de la langue française et de la perception que les jeunes ont du français. Avec cette certification on permet une reconnaissance utilisable à niveau national et international. C'est donc un résultat positif à apprécier. Le français est un patrimoine, non une charge onéreuse pour les étudiants qui doivent être mis dans la condition de voir reconnues leurs compétences linguistiques

L'Assesseur à l'éducation Chantal Certan a souligné que «ce projet de loi a eu un processus d'examen assez long du moment qu'il a démarré en juillet 2017. Il est important d'adapter de façon ponctuelle et scientifique le nouveau système de l'examen d'Etat au contexte valdôtain en ce qui concerne l'épreuve d'Etat du mois de juillet 2019. Cette nouvelle formule d'examen est importante pour l'épanouissement de notre plurilinguisme et pour les garanties de notre Région, car le texte représente un pas en avant par rapport au décret national. Pour ce qui est de l'épreuve du mois d'avril, épreuve d'accès pour l'examen d'Etat, tous les élèves valdôtains auront un encadrement pour ce qui est des compétences linguistiques reconnues au niveau européen. Il sera important d'expérimenter ce nouveau système de façon graduelle, afin de pouvoir vérifier les problèmes éventuels découlant de son application, mais il est aussi important de rechercher, si possible, des améliorations

La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di rinviare all'esame della Commissione le due proposte di legge in materia di elezioni del Consiglio Valle, a fronte dei numerosi emendamenti depositati in Aula.

È stato anche rinviato in Commissione il disegno di legge sulle disposizioni regionali per lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio, già iscritto a questa adunanza per decorrenza termini.

 

 

SC-MM