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Comunicato n° 429 del 17 ottobre 2018

Interrogazione sulla mappatura della disoccupazione

Seduta consiliare del 17 ottobre 2018

Con un'interrogazione posta nella seduta del Consiglio regionale del 17 ottobre 2018, il Movimento 5 Stelle ha voluto fare il punto sul tasso di disoccupazione in Valle d'Aosta, chiedendo in particolare se vi sia al riguardo una mappatura divisa in alta, media e bassa Valle, nonché i criteri utilizzati per predisporre tali informazioni. I Consiglieri hanno anche voluto conoscere i dati relativi ai soggetti disoccupati, divisi per fasce d'età.

Il Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, ha risposto: «L’Osservatorio economico e sociale della Presidenza della Regione segnala che le statistiche ufficiali in materia di mercato del lavoro sono prodotte dall’ISTAT, che la rilevazione sulla forza lavoro è armonizzata a livello europeo e rientra nel Programma statistico nazionale che comprende le statistiche di interesse pubblico. I dati sono forniti su base mensile per quanto riguarda il livello nazionale e su base trimestrale e annuale a livello territoriale, cioè, nel nostro caso, a livello regionale. Pur con alcune cautele dovute alle limitate dimensioni della Valle d’Aosta, i dati trimestrali possono essere utilizzati per l’analisi degli andamenti stagionali del mercato del lavoro. Per avere informazioni riferite ad aree sub-regionali, si deve invece fare riferimento ai “Sistemi locali del lavoro”, sempre di fonte ISTAT, ma la cadenza di diffusione è solamente annuale e le informazioni sono limitate ai principali aggregati relativi al mercato del lavoro. Per la Valle d’Aosta, l’ISTAT ha definito 5 “Sistemi locali del lavoro”: Aosta che raggruppa 35 Comuni, Courmayeur che ne raggruppa 5, Saint-Vincent che ne raggruppa 25, Valtournenche 5 e Ayas 4. Di conseguenza, non ci sono stime della disoccupazione per fasce di età o per genere livello sub-regionale, in quanto le dimensioni del campione non consentono disaggregazioni così puntuali

Entrando nel merito delle cifre, il Presidente Spelgatti ha riferito: «Il tasso di attività nel 2017 si è attestato al 72,8% - livello stabile da circa quattro anni -, mentre il tasso di occupazione è cresciuto, passando dal 66,4% al 67,1%, e il tasso di disoccupazione si è ridotto passando dall’8,7% del 2016 al 7,8% del 2017. In termini comparativi, il valore del tasso di disoccupazione regionale è ampiamente al di sotto di quello medio italiano (nel 2017 pari all’11,2%), pur trattandosi di ben superiore di quello registrato nel periodo pre-crisi, quando il tasso di disoccupazione medio annuo in Valle d’Aosta oscillava tra il 3% ed il 3,5%

«I dati relativi al 2018 confermano, per il momento, i segnali di miglioramento - ha proseguito il Presidente della Regione -: l’occupazione risulta in linea tendenziale in crescita, mentre il tasso di disoccupazione registra un ulteriore calo: nel primo semestre 2018 è pari al 7%. Rispetto alla disaggregazione per genere, nel 2017 il tasso di disoccupazione maschile (7,9%) è risultato superiore di quello femminile (7,7%), a differenza di quanto registrato prima della crisi. Per quanto riguarda la disoccupazione disaggregata per fasce di età, i dati relativi sono disponibili solo su base annuale e quindi il dato più recente riguarda il 2017. Come nel resto d’Italia, i valori più elevati del tasso di disoccupazione si osservano nel caso dei giovani: 24,8% nella fascia 15-24 anni; 9,2% nella classe 25-34 anni; 6,7% tra 35 e 44 anni; 6,8% nella fascia 45-54 anni e 5,1% nella fascia 55-64 anni.»

Ricordando che sul sito internet della Regione «sono pubblicati tutti dati statistici disponibili», il Presidente Spelgatti ha concluso: «Sulla disoccupazione nelle aree sub-regionali, i dati attestano che il tasso di disoccupazione è massimo nell’area di Saint-Vincent, ovvero la media-bassa Valle, dove nel 2017 ha raggiunto in media il 9%, mentre è minimo nella Valdigne (5,6%) e ad Ayas (6,6%); nell’area del capoluogo regionale si attesta al 7,6% e infine nell’area di Valtournenche è del 7,2%

In sede di replica, la Consigliera Manuela Nasso ha evidenziato: «I dati ufficiali ci offrono una fotografia leggermente più positiva rispetto a quella nazionale, ma è importante sottolineare che disporre di statistiche esclusivamente annuali rende difficile capire la situazione delle varie fasce d'età. I dati pubblicati sul sito sono meno precisi rispetto a quelli forniti in Aula. Il tasso di occupazione disgregato per zone ci fa capire le criticità del territorio e ci spinge a lavorare per riportare una migliore situazione occupazionale in tutto il nostro territorio.»

 

MM