Info Conseil

Comunicato n° 408 del 4 ottobre 2018

Interpellanza sulle prestazioni sanitarie alla casa circondariale di Brissogne

Seduta consiliare del 4 ottobre 2018

Lo svolgimento di prestazioni sanitarie in orari non coperti dal servizio presso la casa circondariale di Brissogne è stato l'argomento di un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 4 ottobre 2018 dal Movimento 5 Stelle.

Il Capogruppo Luciano Mossa ha spiegato: «Nel carcere è prevista la presenza di un medico solo in orario diurno nei turni feriali dalle ore 8 alle ore 19 e nei giorni festivi dalle ore 8 alle ore 14; ciò comporta, al di fuori di tali orari, la necessità di scortare i detenuti presso il pronto soccorso di Aosta impiegando personale carcerario, già pesantemente sotto organico, per poter garantire la dovuta sicurezza ed evitare di intasare il Pronto soccorso. Data questa situazione, chiedo quali soluzioni si intenda adottare per garantire, all'interno della casa circondariale, prestazioni sanitarie anche negli orari ad oggi non coperti. Vorrei che cercasse di risolvere le criticità del carcere di Brissogne.»

L'Assessore alla sanità, Chantal Certan, ha risposto: «L'assistenza sanitaria penitenziaria viene erogata con le stesse modalità erogate a tutti i cittadini. In effetti, la condizione di restrizione non fa della popolazione carceraria una popolazione di per sé malata. Il rapporto tra il numero degli assistiti e il medico di famiglia (assimilabile al medico di sanità penitenziaria) è considerato ottimale per 1 medico per mille assistiti, fino ad un massimo di 1.500; nel carcere di Brissogne questo rapporto è pari a un medico per 255/260 assistiti: una cifra decisamente inferiore ai dati nazionali. Il trasferimento di risorse da parte del Ministero della giustizia è inferiore ai costi che l'azienda USL sostiene per garantire l'assistenza sanitaria all'interno del carcere. Stante il notevole incremento della popolazione carceraria, la stessa USL ha provveduto a integrare il contratto con una cooperativa che eroga servizi assistenziali in modo da potenziare l'orario di presenza di assistenza infermieristica. L'assistenza è dunque in linea con gli standard nazionali di riferimento, e, comunque, preciso come non possa essere il personale sanitario a sopperire alla carenza di personale penitenziario. È nostra intenzione monitorare se il servizio, così come fornito, sia conforme alle esigenze, sia utilizzato in modo adeguato e che, quindi, questo impegno di risorse maggiore sia utile

Nella replica, il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, non si è detto soddisfatto della risposta: «La presenza 24 ore su 24 di un medico nella struttura è fondamentale. La presenza di un infermiere oltre l'orario, invece, lascia il tempo che trova, perché è una figura che non può assumersi responsabilità. Questo Governo del fare forse fa solo cerimonie.»

MM