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Comunicato n° 336 del 26 luglio 2018

Approvato il rendiconto generale 2017 della Regione autonoma Valle d'Aosta

Seduta consiliare del 26 luglio 2018

Nella seduta del 26 luglio 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 28 voti a favore (Lega VdA, AC-SA-PNV, ALPE, MOUV', GM, UV, UVP,) e 7 astensioni (M5S e IC), il rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'esercizio 2017.

Dopo l'illustrazione del Presidente della seconda Commissione, Roberto Cognetta (MOUV'), relatore del provvedimento, si è aperto il dibattito.

Il Capogruppo dell'UV, Renzo Testolin, ha osservato che «ci sono alcuni aspetti interessanti che fanno capire il buon stato di salute dei conti regionali, che molto probabilmente consentirà di recuperare delle risorse maggiori rispetto al passato: la gestione del 2017 ha permesso di abbattere il disavanzo della Regione portandolo da 205 milioni a 60 milioni di euro, che saranno presumibilmente riassorbiti con il bilancio del 2018,  liberando la possibilità di utilizzo di risorse che fino ad oggi non si potevano utilizzare e che in futuro apriranno nuove opportunità di spesa. Dal rendiconto emerge un dato politicamente rilevante: l'attenzione al sociale - con il 33% della spesa tra sanità e politiche sociali - che l'Amministrazione ha sempre voluto dedicare. Nel 2017, l'alternarsi di più governi ha rallentato la spesa complessiva, in quanto alcune iniziative hanno trovato difficoltà ad essere realizzate, ma credo che, se l'attuale governo avrà voglia di adoperarsi a livello politico per una opportuna variazione di bilancio, ci sono delle risorse da allocare da qui alla fine dell'anno nei diversi settori.»  Il Capogruppo ha, infine, ringraziato gli uffici per il lavoro svolto e il supporto fornito.

L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Claudio Restano, ha espresso preoccupazione per i tagli effettuati al settore di competenza: «Il turismo, per quanto attiene all'immissione di spesa, ha inciso per lo 0.8%: un dato debole per una regione che presuppone il turismo come elemento importante per lo sviluppo del territorio e della comunità. Sarebbe il caso di rivedere il bilancio di previsione. Non sfugge poi il confronto tra le previsioni iniziali del 2018, i tagli in corso d'opera e soprattutto i tagli per il 2019. Parliamo di sport: c'è stato un taglio di 50 mila euro sui 300 mila previsti; il 10% è stato tagliato per l'attività agonistica, il 25% per l'organizzazione di manifestazioni che rappresentano attrazioni anche turistiche. Segnalo poi tagli del 33% sulle campagne pubblicitarie per il turismo, del 50% sull'acquisto di materiale informativo, del 10% sull'attività dell'Office du tourisme. Insomma, il buono stato di salute rilevato dai dati contabili, non trova riscontro nelle previsioni che avevamo elaborato, e un discorso analogo va fatto per i trasporti. Mancano le risorse, bisogna giocare la partita politica con Roma, non continuare a presentare interpellanze. La coperta è questa, inutile continuare a strattonare. Piuttosto, confrontiamoci sul giusto terreno, permettendo all'attuale Governo di portare avanti scelte e lavorare. I valdostani devono sapere che se non si vince la partita con Roma non andremo da nessuna parte

Il Consigliere dell'UVP Laurent Viérin ha replicato che «il rendiconto è un atto del 2017, che ha visto la compartecipazione di vari amministratori, tra cui il collega Restano. Stupisce quindi la sua ricostruzione parziale dei fatti: voglio ricordare che la prima variazione di bilancio - che noi abbiamo fatto - ha immesso 45 milioni di euro, rimpinguando un bilancio che, altrimenti, sarebbe stato ancora più magro e che i colleghi allora in opposizione, ora di maggioranza, non vollero approvare. Ricordo, peraltro, che il Consiglio di fine luglio è sempre stato il Consiglio dell'assestamento di bilancio per ricalibrare le priorità e rimpolpare i capitoli di spesa: se la struttura dell'Assessorato del turismo ha carenze di bilancio, la variazione - che non avete portato all'attenzione del Consiglio - sarebbe stata proprio l'occasione per sanare questa situazione. La "giunta del fare" quindi non cerchi delle scuse, perché, dopo un mese, la politica degli alibi non regge più. Noi crediamo che la politica da campagna elettorale permanente non paghi più: oggi la maggioranza ha delle responsabilità di governo che si deve assumere. La questione finanziaria è un diritto della nostra comunità (abbiamo 244 milioni di euro di contenziosi e la Ragioneria dello Stato non si è neanche presentata all'udienza, poi rimandata al 6 novembre) e la ricostruzione di una parte finanziaria molto delicata non può essere sminuita dalle affermazioni rese in Aula dall'Assessore Restano.»

Il Vicecapogruppo UV Luca Bianchi ha osservato: «Restano, Assessore da marzo a ottobre 2017, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, non trincerarsi dietro il segreto di Pulcinella della mancanza delle risorse finanziarie. Non si può sparare sul passato vissuto in maniera attiva

Anche il Capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin, ha commentato l'intervento dell'Assessore Restano: «A fare amministrazione ci pensano i dirigenti, la politica fa delle scelte, indica priorità. L'Assessore deve assumersi la responsabilità di fare delle scelte, indipendentemente dall'entità di risorse

L'Assessore all'agricoltura, Elso Gerandin, puntualizzato il fatto che «cambiare posto per quanto mi concerne non significa cambiare idea», ha ribadito: «Il disavanzo, accertato nel 2015 di 280 milioni di euro, permane di 60 milioni, anche in prospettiva per il 2019, impedendo l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione, e ciò indipendentemente dai Governi che si sono succeduti, ma comunque conseguenza di una gestione poco oculata del passato. Presumibilmente l'avanzo potrà essere utilizzato a partire dal 2020. Questa è la situazione con cui dobbiamo cercare, tutti insieme, di dare una svolta alla finanza regionale. E proprio per queste limitazioni economiche, occorre riflettere sulle priorità. Per il settore dell'agricoltura, si è dovuto intervenire con somma urgenza per far fronte alle condizioni meteo non favorevoli dell'inverno. Questa maggioranza si sta trovando ad operare con diverse difficoltà, non sarebbe saggio e nemmeno corretto procedere a variazioni di bilancio, senza un quadro complessivo

Il Consigliere dell'UV Mauro Baccega ha sostenuto che «il grido d'allarme del Consigliere Restano è di prospettiva: il rendiconto del 2017 è frutto di più governi che si sono alternati, ma da oggi la nuova maggioranza, che si è assunta la responsabilità di governare, dovrà affrontare tutte le questioni in essere. Noi ci siamo proposti politicamente ed eravamo pronti a confrontarci per portare il nostro contributo, ma voi della maggioranza del fare non avete nemmeno voluto parlare con noi, con tutti gli atteggiamenti di arroganza che si sono susseguiti. E allora noi vi aspettiamo al varco, prima con il DEFR - di cui non c'è ancora l'ombra - e poi con il bilancio. Vi siete assunti questo ruolo, volete governare: noi faremo un'opposizione non preconcetta ma vigile, sapendo che la nostra regione non sta male anche se ci sono delle sofferenze. Sofferenze che non avete voluto affrontare già da adesso, per esempio con l'incremento delle risorse per il canone delle locazioni.»

L'Assessore alle finanze, Stefano Aggravi, ha osservato: «Una variazione di bilancio, quando ci sono maggiori entrate e riorganizzazioni sui capitoli di spesa, è possibile e, al momento opportuno, procederemo. I dividendi della SAV ammontano a 2 milioni 700 mila euro: una cifra non indifferente, che potrebbe aiutare a coprire i contributi sugli alloggi, ma non possiamo negare l'esistenza di tempi tecnici e oggi, intanto, approviamo un rendiconto. Ringraziamo dei consigli la minoranza e confermiamo che stiamo procedendo con le valutazioni e gli approfondimenti opportuni, perché vogliamo cambiare metodo e fare la nostra parte

Per il Capogruppo di AC-SA-PNV, Pierluigi Marquis, «i messaggi che lancia questo rendiconto sono due: il permanere delle difficoltà dei rapporti con lo Stato (contributo pesante chiesto dallo Stato, contenziosi e mancati introiti delle accise) e una situazione economica ancora sofferente per la Valle d'Aosta, che si manifesta in particolare attraverso la riduzione delle entrate da IRES, ossia l'imposta dovuta dalle imprese. Sarebbe stato facile prendere delle risorse e allocarle in alcuni capitoli: le risorse devono, invece, trovare la loro collocazione sulle reali priorità viste in un contesto generale. Per dare un futuro corretto allo sviluppo del nostro territorio bisogna ripartire con una progettualità strutturale, dando omogeneità alle risorse a disposizione. Attraverso il confronto produttivo, dobbiamo individuare le priorità e credo che potremo farlo in quest'Aula.»

Il Consigliere Augusto Rollandin (UV) ha specificato: «Il 2017 è stato un anno particolare, con una gestione tricefala e svariate rotazioni. Ancora questa mattina abbiamo ravvisato un po' di confusione, perché si sarebbe dovuto trattare del rendiconto, non del DEFR o del bilancio futuro. Vogliamo capire cosa questa maggioranza vuole fare: dite di voler cambiare il mondo, ma per ora avete solo copiato delle leggi scritte nella precedente Legislatura. Non ci avete ancora dato risposte certe sui vostri intendimenti. Ad oggi, fermiamoci al rendiconto del 2017, ma aspettiamo di conoscere le nuove puntate del 2018

Il Capogruppo di MOUV' Stefano Ferrero ha detto: «Noi vogliamo fare le cose fatte bene, non vogliamo che si raccontino bugie. Noi ci vogliamo differenziare facendo un lavoro attento di revisione: io non mi fido dei bilanci precedenti e ho chiesto di spulciare attentamente ogni cosa. Noi non stiamo perdendo tempo, stiamo solo cercando di lavorare seriamente: per noi, le decisioni si adottano quando ci sono bilanci approvati, quando è stata rispettata la legge, quando le condizioni sono chiare. Certo nell'ottica del sistema che c'era prima, queste sono perdite di tempo: e allora ci vantiamo di perdere tempo. Questo per noi è il cambiamento.»

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha affermato: «Conosco la tattica di banalizzare e ridicolizzare il dibattito usata da anni in quest'Aula. Se oggi discutiamo un rendiconto difficile, con poche risorse, è perché nel 2010 è stato sottoscritto un pessimo accordo con lo Stato, che ha reso la Valle d'Aosta fanalino di coda delle Regioni a Statuto speciale. Per poter scegliere, bisogna avere delle disponibilità, bisogna conoscere il punto di caduta. Basta parlare, ma procedere coi fatti quando si conoscono le condizioni in cui operare. Oggi le condizioni per fornire risposte alla comunità non ci sono, avremmo raccontato delle favole. Le sfide più grandi che ora affronteremo saranno tre: portare al prossimo Consiglio di settembre la variazione di bilancio, seguire l'evoluzione dei rapporti Stato/Regione, predisporre il DEFR per il prossimo triennio

Il Consigliere dell'UV, Marco Sorbara, a nome anche dei colleghi Diego Lucianaz (Lega VdA) e Patrizia Morelli (ALPE), in qualità di revisori al rendiconto generale, ha ringraziato la dirigenza dell'Assessorato delle finanze per il supporto fornito nell'espletamento del loro mandato.

 SC-MM