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Comunicato n° 335 del 26 luglio 2018

Illustrato il rendiconto generale 2017 della Regione autonoma Valle d'Aosta

Seduta consiliare del 26 luglio 2018

Nella seduta mattutina del 26 luglio 2018, il Consiglio Valle ha iniziato ad affrontare il rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'esercizio 2017.

Con il rendiconto 2017, si completa la piena attuazione alle disposizioni del decreto legislativo 118/2011, che ha introdotto una nuova disciplina comune per la predisposizione dei documenti contabili delle amministrazioni territoriali e dei loro enti e organismi strumentali.

Riguardo alla gestione finanziaria 2017, le entrate della Regione, al netto delle partite di giro e del fondo pluriennale vincolato, sono state pari a 1 miliardo 353 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1.302 milioni del 2016 (+3,9%).

Il Presidente della seconda Commissione, Roberto Cognetta (MOUV'), relatore del disegno di legge, ha evidenziato che «la crescita è sostanzialmente la conseguenza di una entrata di carattere straordinario una-tantum costituita dal rientro di somme dal fondo della gestione speciale presso Finaosta Spa per 51,4 milioni di euro. La percentuale di entrate riscosse rispetto agli accertamenti finali è stata pari al 95%, dato assolutamente positivo e rilevante. Il contributo della Regione allo Stato per il risanamento della finanza pubblica è stato, anche nel 2017, di circa 240 milioni di euro. Il disavanzo complessivo, che a fine 2016 si attestava a 202 milioni di euro nella gestione del bilancio di competenza dell'anno 2017 è risultato positivo ed è stato ridotto di circa 142 milioni portandolo a circa 60 milioni di euro. Il successivo provvedimento di assestamento, pertanto, nel permanere della situazione di disavanzo, sarà di tipo tecnico e non assegnerà ulteriori risorse all'esercizio in corso.»

Il totale a pareggio di competenza ammonta a 1.687,9 milioni, di cui 1 miliardo 106 milioni 728 mila euro di spese correnti, mentre le spese in conto capitale ammontano a 96 milioni 244 mila euro.

«Tra i centri di spesa più significativi - ha proseguito il Consigliere Cognetta -, in termini di impegni, la sanità si conferma essere il principale settore di intervento, cui è destinato il 25,22% della spesa. Tale percentuale sale al 33% se si considerano anche le risorse dedicate alle politiche sociali. Seconda missione in ordine di grandezza è l'istruzione e il diritto allo studio con il 18,6%, il cui peso è determinato dagli oneri di personale scolastico e insegnante che sono posti a carico del bilancio regionale. Il rendiconto 2017 rispetta i vincoli dell'equilibrio di bilancio e presenta una situazione di cassa solida che ha permesso di pagare con regolarità gli impegni assunti così come dimostrato dall'indicatore dei tempi di pagamento, che evidenzia una media di 31,68 giorni tra la data di acquisizione della fattura e la data di pagamento.»

Ulteriore novità derivante dall’applicazione delle disposizioni del decreto legislativo in materia di armonizzazione degli schemi e dei principi contabili, è l’affiancamento, ai soli fini conoscitivi, alla tradizionale contabilità finanziaria autorizzatoria della contabilità economico-patrimoniale, tipicamente applicata in ambito privatistico.

«Lo Stato patrimoniale - ha detto Cognetta - rappresenta la consistenza del patrimonio complessivo dell’amministrazione, quale risultato della somma algebrica delle attività (immobilizzazioni, disponibilità e crediti) e delle passività (debiti): l’entità di tale ricchezza ammonta al 31 dicembre 2017 a circa 2,8 miliardi di euro. Il Conto economico dà rappresentazione dal risultato d’esercizio registrato al 31 dicembre 2017, quale differenza tra componenti positivi (ricavi e proventi) e componenti negativi (costi e oneri) della gestione, per un importo differenziale positivo pari a circa 210 milioni di euro.»

I lavori sono sospesi e riprenderanno alle ore 15.00 di oggi, giovedì 26 luglio, per proseguire la discussione generale sul rendiconto della Regione.



SC