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Comunicato n° 290 dell'11 luglio 2018

Interpellanza sull'insegnamento bi-plurilingue per l'anno scolastico 2018-2019

Seduta consiliare dell'11 luglio 2018

L'organizzazione dell'insegnamento bi-plurilingue per l'anno scolastico 2018-2019 è tornata all'attenzione dell'Aula mercoledì 11 luglio 2018 con un'interpellanza presentata dal gruppo Impegno Civico.

«Nel 2016 è stata approvata la legge regionale di armonizzazione dei principi della legge della "Buona scuola" con le specificità dell'ordinamento scolastico regionale - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -; fra le disposizioni previste vi erano le “Adaptations”, che hanno dato avvio ad una sperimentazione di due anni, coinvolgendo tutte le scuole: sperimentazione che ha creato situazioni problematiche sia nella scuola primaria, in particolare nei plessi dove sono presenti le pluriclassi, sia nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, soprattutto in relazione all'applicazione del bi-plurilinguismo attraverso la cosiddetta metodologia CLIL. Continua a mancare un approccio scientifico al mondo della scuola valdostana, come ad oggi manca una comunicazione ufficiale agli insegnanti su come procedere per il prossimo anno scolastico

«È importante sapere - ha proseguito la Consigliera Minelli - le modalità con cui si intende operare per l'organizzazione dell'insegnamento bi-plurilingue e se sia intenzione della Regione istituire un tavolo di lavoro che garantisca, in rappresentanza delle varie Istituzioni, la partecipazione attiva di docenti che, avendo sperimentato in questi due anni gli adattamenti, sono in grado di fornire le indicazioni per la stesura di un nuovo progetto valido ed efficace, che valorizzi la particolarità bilingue della Regione, l'apertura al plurilinguismo e l'inclusività di tutti gli studenti

L'Assessore all'istruzione e cultura, Paolo Sammaritani, ha innanzitutto concordato sulla necessità «di dare indicazioni alle Istituzioni scolastiche per la programmazione delle attività didattiche di bi-plurilinguismo» e, richiamata l'attività della Commissione di lavoro nominata dalla Giunta regionale nel marzo scorso per formulare proposte di rimodulazione degli adattamenti, ha comunicato: «Il prossimo anno scolastico sarà di transizione, caratterizzato da tre processi chiave: condivisione, gradualità, fattibilità, in un'ottica di continuità con esperienze pregresse e di garanzia di diritto allo studio con equità e pari opportunità. Per quanto attiene al principio di condivisione, l'Amministrazione regionale si farà carico di un piano di informazione per costruire un lessico comune; di un piano di formazione specifico, negoziato con gli interessati; di misure di accompagnamento per garantire la continuità e la messa in coerenza del curriculo nei vari gradi; di condivisione di esperienze positive, di buone prassi; attività di ricerca. Le Istituzioni scolastiche programmeranno in quest'ottica attività di potenziamento del bi-plurilinguismo singolarmente o costituendo reti di scuole

«Il principio di gradualità - ha proseguito l'Assessore - sarà declinato attraverso una generalizzazione didattica e di didattica laboratoriale, in un'ottica di sviluppo di una didattica inclusiva. Il principio di fattibilità si tradurrà nell'utilizzo ottimale delle risorse presenti nell'Istituzione, in una scelta ragionata delle metodologie didattiche, in una programmazione per assi culturali

«Per il prossimo anno scolastico - ha sottolineato l'Assessore all'istruzione -, i dirigenti coordineranno le diverse attività inerenti alla sperimentazione di percorsi di educazione bi-plurilingue, tenendo conto dell'evoluzione legislativa ed organizzativa. Rimane fermo per le scuole dell'infanzia l'insegnamento paritario del francese in tutte le discipline, per la secondaria di primo grado sono previste due ore di compresenza obbligatoria per classe. Sono possibili, per la scuola secondaria di secondo grado, altre attività bilingui, coerenti con l'indirizzo di studio. Per l'insegnamento dell'inglese, nelle scuole d'infanzia questa sarà lingua di scoperta, non di apprendimento mirato. Per la primaria, restano ferme le due ore settimanali; nella secondaria di primo grado, le cattedre di inglese sono costituite da 15 ore, completando l'orario d'obbligo in attività di supporto nell'insegnamento di discipline non in linguistiche

«Infine - ha concluso l'Assessore -, preciso l'intenzione di riconfermare la Commissione di lavoro affinché sia costituito il tavolo di lavoro auspicato dalle interpellanti e si possa operare in stretto raccordo con le Istituzioni. Dal punto di vista operativo, invierò, prima dell'inizio del prossimo anno scolastico, una circolare per chiarire il contesto normativo, organizzativo e pedagogico

La Consigliera Chiara Minelli (IC) ha preso atto del fatto che il prossimo anno scolastico «sarà di transizione: apprezzo che le linee guida che dovranno essere tenute in considerazione si fondano su questi tre principi rilevanti. La condivisione a nostro avviso in passato non è stata sufficiente, va implementata. Rilevo poi che, in buona sostanza, dal prossimo anno scolastico si torna indietro: già da tempo si è lavorato su una didattica per competenze, laboratoriale, fondata sull'apprendimento delle lingue, seppur con indicazioni ancora troppo generiche. Per un apprendimento effettivamente basato sul bi-plurilinguismo dovremo arrivare ad un modello regionale condiviso, non potremo avere scuole con modalità diverse. Siamo una regione piccola, abbiamo gli strumenti per offrire a tutti nostri studenti pari opportunità. Il quadro esposto dalla Commissione appariva positivo, ma nella realtà dei fatti le cose non stavano così: a maggior ragione, i principi della condivisione e gradualità vanno applicati correttamente. Rinnovo infine l'auspicio che il tavolo di lavoro non preveda solo esperti, ma insegnanti che hanno dedicato questi due anni a tale questione e hanno la preparazione adeguata a fornire contributi qualificati

MM