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Comunicato n° 209 del 27 marzo 2018

Approvato il disegno di legge a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari valdostani

Seduta consiliare del 27 marzo 2018

Il Consiglio Valle, nella sua seduta del 27 marzo 2018, ha approvato all'unanimità (i gruppi di opposizione non erano presenti in Aula) il disegno di legge riguardante gli interventi regionali a sostegno delle infrastrutture sportive nei complessi funiviari di interesse sovralocale e il rifinanziamento della legge regionale 18 giugno 2004, n. 8 (Interventi regionali per lo sviluppo di impianti funiviari e di connesse strutture di servizio).

Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 12 dicembre 2017 ed emendato in quarta Commissione "Sviluppo economico", si compone di 18 articoli che sono stati illustrati in Aula dal Consigliere Luca Bianchi (UV). Il Consigliere ha evidenziato che il disegno di legge finanzia i comprensori di interesse sovralocale (ad oggi Cervinia, La Thuile e Courmayeur Mont Blanc Funivie, ma presumibilmente potrebbe aggiungersi Monterosa nei prossimi anni), che non rientrano nella legge regionale 8/2004; quest'ultima norma (che aiuta i comprensori di interesse locale con percentuali di aiuto - attualmente del 70% -, per diversi settori di attività nei comprensori sciistici, quali impianti, innevamenti, mezzi battipista, sicurezza delle piste e strutture funzionalmente connesse) viene inoltre rifinanziata almeno per le richieste strategiche avanzate nel 2017 e da realizzarsi nel 2018 e 2019.

Il Consigliere Bianchi ha spiegato che il disegno di legge è attuativo, per lo sport dello sci di discesa, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno: il testo riprende quindi i vincoli previsti dal Regolamento e definisce modalità e regole peculiari per il territorio valdostano.

Con questa legge, ha aggiunto Bianchi, sarà possibile finanziare anche le attività sui grandi comprensori sovralocali, nelle percentuali previste dal Regolamento europeo, con poco margine di manovra lasciato alla Regione (è imposto un tetto massimo dell’80% per gli investimenti inferiori a 2 milioni di euro, mentre quelli superiori sono finanziabili attraverso il metodo del funding gap, deficit di finanziamento): nella pratica, ha specificato il Consigliere, gli aiuti ai comprensori più virtuosi, per grandi investimenti, saranno commisurati alle entrate dei comprensori stessi e quindi avranno presumibilmente percentuali modeste.

Il Consigliere Bianchi ha infine precisato che i fondi per il finanziamento della legge sono presi, per i contributi in conto capitale, dai fondi di rotazione attualmente disponibili (6.1 milioni di euro) e, per i mutui, dai rientri previsti sul medesimo fondo in 1,7 milioni di euro/anno. Alla legge seguirà una deliberazione attuativa, in fase avanzata di redazione, che declinerà gli aspetti più tecnici e le modalità di istruttoria.

Il Consiglio Valle ha poi respinto, con 12 voti a favore (AC-SA-PNV, ALPE, CC-M e GM) e 21 astensioni (UV, UVP, EPAV, Pd-SVdA e il Consigliere Rosset del gruppo Misto), la proposta di legge in materia di incompatibilità con la carica di Consigliere regionale.

Il testo, depositato dal gruppo ALPE il 1° agosto 2014, intendeva modificare la legge regionale n. 20 del 2007 (Disciplina delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità con la carica di consigliere regionale, ai sensi dell'articolo 15, comma secondo, dello Statuto speciale) al fine di introdurre l'incompatibilità tra la carica di Consigliere regionale e la carica di Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Associazione Forte di Bard.

Nell'illustrazione, la Consigliera Chantal Certan (ALPE) ha spiegato che, rispetto al testo originario, è stata stralciata l'incompatibilità tra la carica di Consigliere regionale e la carica di Presidente del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta per consentire ulteriori approfondimenti.

Il Presidente della Regione ha motivato l'astensione della maggioranza in quanto la scissione delle cariche è già stata tradotta in una modifica allo statuto dell'Associazione Forte di Bard, e quindi è realtà. Laurent Viérin ha specificato che l'astensione non è rivolta al merito della previsione normativa, ma allo strumento scelto per la concretizzazione dell'obiettivo, peraltro già portato a termine.

SC-MM