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Comunicato n° 206 del 27 marzo 2018

Approvata la prima variazione al bilancio regionale 2018-2020

Seduta consiliare del 27 marzo 2018

Nella riunione del 27 marzo 2018, il Consiglio Valle ha approvato con votazione segreta (19 voti a favore, 11 contrari e 1 astensione), il primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2018-2020. Contestualmente l'Assemblea ha preso atto delle tre relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti in materia di tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2016; di gestione dei cofinanziamenti regionali per interventi sostenuti con fondi comunitari in Valle d'Aosta (anno 2016); di gestione del Servizio sanitario della Regione Valle d'Aosta (esercizio 2016).

Il testo presentato dalla Giunta regionale il 13 marzo scorso si compone di quattro capi e di 16 articoli; nel corso dell'esame della seconda Commissione sono stati presentati 10 emendamenti, mentre in Aula ne sono stati depositati 2 congiuntamente dal Presidente della Regione e dall'Assessore all'istruzione e 3 dai Consiglieri del gruppo Misto Cognetta e Ferrero.

Relatore in Aula è stato il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, che ha spiegato che questo provvedimento legislativo deriva dalla necessità di assicurare l'equilibrio del bilancio regionale in seguito all'accantonamento necessario a far fronte a quanto stabilito dalla legge finanziaria 2018-2020 dello Stato per il maggiore contributo richiesto alla Regione per gli obbiettivi complessivi di finanza pubblica. Tale maggiore contributo, ha aggiunto il Consigliere Fabbri, non era stato infatti previsto nella legge finanziaria regionale 2018/2020 in accordo a quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale, che escludeva tale maggior prelievo sicuramente dal 2018. In attesa dell'esito del ricorso presentato dalla Regione dinanzi alla Corte costituzionale, ha osservato Fabbri, si rende quindi necessaria questa variazione per assicurare il rispetto dell'equilibrio di bilancio cui la Regione è tenuta in ossequio del nuovo regime di contabilità in vigore dal 2017.

Le maggiori cifre da accantonare sono di 99 milioni 326 mila euro per il 2018, di 28 milioni 615 mila per il 2019 e di 8 milioni 615 mila per il 2020.

Il disegno di legge, ha riferito il Consigliere Fabbri, prevede la possibilità di utilizzare 45 milioni 464 mila euro di maggiori entrate al fine di incrementare di pari cifra lo stanziamento del capitolo relativo al "concorso della regione al riequilibrio della finanza pubblica" riducendo così l'impatto negativo sul bilancio regionale provocato da quanto lo Stato ha imposto con la sua legge finanziaria.

Per il Consigliere di Coalition Citoyenne-Mouv Andrea Padovani questa variazione di bilancio tradisce le promesse e le aspettative che i valdostani avevano riposto nel bilancio approvato a dicembre 2017 e tanto sbandierato dal Governo regionale: oggi, invece, ha detto Padovani, stiamo discutendo di tagli alla sanità, ai trasporti, per non parlare poi dell'Assessorato alle attività produttive che è cancellato, con riduzioni alle politiche del lavoro, alla mobilità sostenibile, al bon chauffage senza che l'Assessore Guichardaz abbia qualcosa da dire. Il Consigliere di CC-M ha parlato di Legislatura brutta non solo per le indagini giudiziarie, ma soprattutto per questi atti che rappresentano un modo di gestire la Regione poco oculato, con obiettivi che non hanno niente a che vedere con il bene dei valdostani. Un atto, ha concluso Padovani, che sancisce la fine di un'alleanza che ha prodotto malcontento e disaffezione.

Il Consigliere Stefano Borrello (AC-SA-PNV) ha espresso preoccupazione per le difficoltà che riguardano l'Assessorato alle opere pubbliche, perché vanno a svilire il ruolo di una struttura importantissima per la gestione del territorio.

Il Consigliere Stefano Ferrero (GM) ha definito questa variazione un testamento in cui agli eredi non solo non si dà nulla, ma addirittura si prende denaro dalle loro tasche. Per Ferrero si tratta di un testamento vuoto, che rappresenta l'andamento di questa Legislatura. Ferrero ha sostenuto che l'autonomia si difende con fondi certi, anche andando a Roma con orgoglio e capacità contrattuale. Il Consigliere ha infine annunciato di non partecipare alla votazione per non fungere da notaio a questo testamento, triste fine di questa Legislatura.

Il Capogruppo di CC-M ha parlato di conclusione annunciata della finanziaria regionale votata a dicembre: per Elso Gerandin è iniziata male e finisce peggio, con 99 milioni di euro in meno invece degli sbandierati 144 milioni in più. Il Consigliere si è detto dispiaciuto perché si lascia ai posteri una Valle d'Aosta con debiti per oltre 500 milioni di euro, residui passivi per 250 milioni, con 156 milioni che non sono in disponibilità perché non possono essere erogati in gestione speciale di Finaosta. Per Gerandin, quando si è alla canna del gas bisogna sacrificare qualcuno e, oggi, con questa variazione, si sacrifica un po' tutto. Il Consigliere si è infine detto fermamente convinto che sia necessario un momento di riflessione, perché il bilancio di una pubblica amministrazione deve avere una copertura finanziaria e non come fatto in questi mesi, perché non è autorizzando spese aggiuntive che si risolve un'errata interpretazione e programmazione.

Il Consigliere Paolo Contoz (UV) ha affermato di votare convintamente a favore di questa variazione, per quanto sia dolorosa perché sottrae risorse agli Assessorati. Una variazione, ha detto, che deve essere fatta per correggere un bilancio incompleto, cui stati tolti 99 milioni chiesti dallo Stato.

Il Consigliere del GM Cognetta, annunciando il voto contrario, ha chiesto la votazione nominale per chiarezza di intenti.

Il Consigliere di CC-M Alberto Bertin, nel dichiarare il proprio voto contrario, ha affermato che sono stati illusi i cittadini valdostani su risorse che non c'erano e la variazione di bilancio è simbolica della situazione della nostra regione. Per Bertin è anche la fine triste di una Legislatura nata male e finita peggio, con nodi che sono venuti al pettine e che negli anni erano facilmente immaginabili: i rapporti con lo Stato non sono stati instaurati correttamente dal punto di vista istituzionale e si è preferito inseguire politicamente le varie maggioranze a Roma, provocando così una debolezza nell'Autonomia valdostana. Per il Consigliere di CC-M questa è la fine di un periodo che lascia soltanto macerie e, al momento, non si vede un progetto che sia in grado di risollevare la Valle d'Aosta da questa situazione.

Il Consigliere Pierluigi Marquis (AC-SA-PNV) si è soffermato sui 20,9 milioni di fondi di rotazione inutilizzati, che sarebbe stato opportuno impegnare già a dicembre. Ciò, a detta di Marquis, testimonia della gestione della programmazione condotta a spizzichi e bocconi. Ha quindi evocato il fatto che il bilancio ha gonfiato la spesa corrente, quella improduttiva; invece una Regione deve creare economia attraverso le spese di investimento. Oggi, ha sottolineato Marquis, si è costretti a prelevare dalle società partecipate: è un fatto gravissimo dal punto di vista concettuale ed economico. Il Consigliere Marquis ha affermato che le situazioni di degrado e di difficoltà investono vari settori, dai lavori pubblici alla sanità, e di questo si è detto preoccupato. Infine, il Consigliere Marquis ha annunciato il voto contrario a questa proposta di variazione, che spegne le false aspettative annunciate ai valdostani con l'approvazione della finanziaria.

Il Capogruppo di ALPE ha parlato di dibattito surreale, perché dopo l'elenco della spesa con le enormi disponibilità annunciate per il 2018, oggi si certifica che tutto quello che è stato raccontato in quattro mesi erano bugie: per Albert Chatrian sono state create false illusioni per l'agricoltura, per l'edilizia residenziale, per il welfare. Ha quindi parlato di modello che dovrà essere ristrutturato perché non è più sostenibile, di necessità di ammodernare il bilancio pubblico, cambiando rotta e programmando in modo diverso le risorse. Per il Consigliere, la comunità si aspetta non solo delle risposte, ma anche dei grandi no: se non si possono sostenere delle spese, spetta alla politica fare delle scelte. Secondo Chatrian, il modello fa acqua da tutte le parti e bisogna cambiarlo. Oggi, ha concluso, è una brutta giornata dal punto di vista politico.

Il Consigliere Claudio Restano (AC-SA-PNV) ha stigmatizzato il dover procedere con un taglio lineare, dimostrando come il bilancio approvato a dicembre sia stato falsato. Restano, dopo aver specificato che non è compito della politica illudere i cittadini, ha ribadito il proprio voto contrario, lasciando apportare oggi queste variazioni a chi ha voluto forzare la mano a dicembre.

Il Capogruppo dell'UV ha osservato che sulla variazione di bilancio sono stati presentati emendamenti importanti e sollecitati dalla scuola, dall'agricoltura, dai Comuni, venendo quindi incontro alle richieste avanzate. Per Augusto Rollandin, non c'è un settore in sofferenza: sono tutti largamente in grado di avere i fondi necessari per portare avanti i programmi evidenziati. Il Consigliere si è detto dispiaciuto che oggi si debbano fare delle riserve in alcuni settori, ma ha ritenuto che gli investimenti realizzati sino ad ora hanno portato la Valle d'Aosta ad una situazione di eccellenza e si può dire che la Regione abbia utilizzato al meglio le sue disponibilità. Anche se con questa variazione sono state ridotte alcune voci di bilancio, Rollandin si è detto sicuro che molti settori potranno ancora essere oggetto di variazione nell'arco dell'anno. Ha quindi concluso che si tratta di una variazione che non va a inficiare un bilancio. Il Capogruppo dell'UV ha quindi chiesto la votazione segreta.

L'Assessore alle attività produttive ha preso la parola per evidenziare che alle sue strutture restano 49 milioni di euro per misure che non saranno minimamente toccate. Jean-Pierre Guichardaz ha quindi elencato altri fondi a disposizione dell'Assessorato, rimarcando il problema del bon de chauffage, che si è cercato di mantenere in vita, anche ipotizzando altri assestamenti. L'Assessore ha infine sottolineato che una misura quale il bon de chauffage pone la discussione sulla questione della misura unica della famiglia.

Per la Consigliera di ALPE Chantal Certan se fosse tutto normale, il Capogruppo Rollandin non avrebbe chiesto il voto segreto sulla variazione. La Consigliera ha osservato che sono state fatte delle variazioni per tappare i buchi fatti e congelati a dicembre; uno dei pochi aspetti positivi è stata la manovra dell'Assessore Rini che ha tamponato i problemi creati da lei stessa e dalla sua Giunta nel 2016, togliendo risorse dal Forte di Bard per metterle nuovamente nelle cattedre di tecnologia. Per noi, ha concluso la Consigliera, questa non è una variazione, ma una manovra tampone.

L'Assessore al bilancio e finanze ha replicato che la Valle d'Aosta è ancora priva di una concertazione solida e duratura con lo Stato e come il Governo regionale si sia attivato con le dovute iniziative per vantare i propri diritti nei confronti di decisioni che impongono di accantonare risorse importanti o meglio di non vedersele accreditate. Per Renzo Testolin, si tratta di questioni che dovranno essere risolte. Oggi, con questa variazione, ha detto l'Assessore, si accantonano le risorse in un momento particolare, a fine Legislatura, cercando comunque di dare risposte sul territorio, sottolineando l'importanza dei Comuni per potenziare le attenzioni al cittadino in generale. Per Testolin, si è cercato di trovare risorse aggiuntive, reperite con attenzione, facendo di necessità virtù, consentendo così di contenere la riduzione a 54 milioni di euro invece che a 99 milioni. Per l'Assessore, vi sarà la possibilità di rivalutare, strada facendo, le risorse dando risposte ai diversi settori. Testolin ha poi affermato che con questa variazione si mettono i conti in ordine e si dà una prospettiva alle risorse finanziarie, che potranno essere utilizzate nel prossimo futuro: ci sono circa 60 milioni di euro in più già riconosciuti, 65 milioni di euro per effetto della mitigazione complessiva del disavanzo che sarà probabilmente coperto con il prossimo assestamento di bilancio e, soprattutto, una dotazione rappresentata dai due ricorsi contro lo Stato (uno da 144 milioni e uno da 100 milioni di euro) che se saranno favorevoli alla Regione daranno una prospettiva molto più positiva al futuro della Valle d'Aosta.

Il Capogruppo del Pd-SVdA ha sostenuto che la chiarezza sul bilancio c'è sempre stata. Paolo Cretier ha ricordato che il bilancio a dicembre non è stato praticamente discusso. Cretier ha detto che si fa fuoco con la legna a disposizione, senza mai illudere la gente. I conti sono in ordine, in questo momento non si può creare sviluppo ma, secondo il Consigliere Cretier i livelli essenziali sono stati garantiti.

Il Presidente della Regione ha dichiarato che a dicembre il bilancio è stato approvato con le risorse dei valdostani e non si sarebbe potuto fare a meno di procedere in tal senso. Laurent Viérin ha quindi ricordato l'impugnazione della Regione alla finanziaria nazionale, dove mancano risorse per la Valle d'Aosta, mentre il bilancio regionale non è stato impugnato. Il Presidente della Regione ha affermato che la Valle d'Aosta ha diritto a rivendicare a qualsiasi governo nazionale 244 milioni di euro. Passando poi a trattare la variazione, Laurent Viérin ha specificato che si reperiscono 45 milioni di euro delle nostre risorse per attutire il taglio che si è dovuto subire dallo Stato, nonostante tutti i sacrifici compiuti in questi anni. Laurent Viérin ha precisato che con questo atto si danno risposte a circa 400 operai dei cantieri forestali, agli enti locali, alla scuola (con il ripristino delle cattedre di tecnologia, il potenziamento degli organici all'infanzia, i fondi per l'alternanza scuola-lavoro), all'agricoltura, al rinnovo contrattuale. È un bilancio che cresce, perché da 1 miliardo oggi si arriva ad 1 miliardo 150 milioni. Il Presidente ha voluto infine sottolineare che col confronto in Commissione la variazione è stata migliorata.

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha detto che c'è una contraddizione palese, perché a fronte degli interventi di Testolin e Viérin che hanno difeso la variazione, il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, con il voto segreto, li ha sfiduciati e ha certificato lo sgretolamento della maggioranza.

SC-MM