Info Conseil

Comunicato n° 166 del 15 marzo 2018

Presa d'atto dell'attività dell'Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta

Seduta consiliare straordinaria del 15 marzo 2018

Nella seduta consiliare del 15 marzo 2018, l'Assemblea regionale ha preso atto della relazione sull'attività dell'Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata in Valle d'Aosta, le cui funzioni sono state assegnate alla prima Commissione consiliare "Istituzioni e Autonomia" a gennaio 2016.

Per dare pratica attuazione alle funzioni attribuite e, al fine di attuare un approfondito esame del fenomeno in Valle d'Aosta, la Commissione, presieduta dal Consigliere David Follien (UV), ha predisposto, analogamente allo scorso anno, un programma di audizioni di quelle figure istituzionali che, sulla base delle rispettive funzioni, fossero in grado di fornire contributi utili all'acquisizione di elementi conoscitivi. Il primo atto del lavoro di analisi è coinciso con l'incontro, il 9 novembre 2017, con il Comandante del Corpo Forestale della Valle d'Aosta, l'attività di ricognizione e di ascolto è proseguita il 16 novembre 2017 con l'audizione del Comandante del Comando regionale della Guardia di finanza e del Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta. Sono poi seguite le audizioni del Questore (17 gennaio 2018), della referente dell'associazione Libera Valle d'Aosta (1° febbraio) e del Procuratore Vicario della Procura della Repubblica di Aosta (14 febbraio).

Il Consigliere Alberto Bertin (CC-M) ha rimarcato «i limiti di questo strumento, incardinato all'interno di una Commissione consiliare. In Valle d'Aosta la presenza di queste organizzazioni non può più essere negata: è un fatto, non è un'ipotesi, come dimostrato da reati e episodi di cronaca. Gli obiettivi ultimi delle organizzazioni criminali sono il potere e il denaro. La violenza è solo uno strumento per raggiungere questi obiettivi, non è l'unico ed è sempre più considerato come residuale. In effetti, soprattutto al Nord, le manifestazioni criminose consistono in azioni meno appariscenti e orientate ad infiltrare il tessuto economico e sociale

«In Valle d'Aosta questo fenomeno è radicato, bisogna contrastarlo. Sempre più evidente è la presenza in ambito economico - ha aggiunto Bertin -. Una dimostrazione di questa attività sono le sei interdittive antimafia emesse dal questore di Aosta nei confronti di imprese valdostane, evidenziando come i settori economici di maggiore interesse dell'organizzazione anche in Valle sono quelli dell'edilizia e del turismo e commercio. Sono fatti gravi, che testimoniano della capacità di infiltrazione nel tessuto regionale. Teniamo presente che alle imprese oggetto di interdittive o assoggettate ad amministrazione giudiziaria sono stati trasferiti, in questi anni, quaranta milioni di euro di soldi pubblici. Per ottenere potere e soldi queste organizzazioni cercano interlocuzioni con la politica: quando si condiziona il processo democratico i rischi sono altissimi, occorre essere particolarmente attenti e prenderne le distanze. Il processo elettorale non deve essere inquinato dal voto di scambio, altrimenti si rende il terreno fertile alle organizzazioni mafiose. Ognuno deve fare la propria parte, guai a sottovalutare i rischi cui si va incontro. In Valle d'Aosta l'accaparramento dei voti pare ormai essere pratica usuale. È necessario dotarsi di altri strumenti rispetto a quelli di cui già disponiamo

Bertin ha concluso ribadendo: «Questo Osservatorio è poco efficace, ma va sfruttato comunque il più possibile. Tutti i cittadini devono avere la consapevolezza della gravità di questo fenomeno e la politica e le istituzioni devono fare la loro parte per contrarlo

La Consigliera Chantal Certan (ALPE) ha parlato di un percorso in Commissione «serio ed interessante, anche se sarebbe stato più opportuno istituire un vero e proprio osservatorio. Oltre al contrasto, è importante la prevenzione, così come sottolineato da parte di tutte le persone audite. Occorre operare in sinergia con le Istituzioni scolastiche per evitare il consolidamento di pratiche illegali e il rischio di abituarsi a certi fenomeni. In quanto amministratori, abbiamo una responsabilità enorme: creare una cultura della legalità nei giovani, in sinergia con le famiglie, le scuole e le Forze dell'Ordine

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha sottolineato: «Le Istituzioni non possono non essere preoccupate se le organizzazioni criminose riescono a permeare il territorio e il tessuto sociale. In quanto Regione autonoma, la nostra responsabilità su questo aspetto è ancora più grande. L'impegno costante che va profuso su questo tema è preminente per la nostra comunità. Questo Osservatorio e il Tavolo della Legalità stanno lavorando, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Questa relazione non è un semplice atto, perché tutti i rappresentanti delle Forze dell'ordine hanno fotografato una realtà che già la Commissione parlamentare antimafia aveva evidenziato e su cui bisogna lavorare creando una vera e propria rete per essere più efficaci

La Conseillère de ALPE Patrizia Morelli a apprécié «l'effort que la première Commission a fait, tout en partageant l'avis qu'il faudrait instituer un Observatoire à lui seul. Dans ce rapport on ne trouve pas de conclusions, alors qu'elles auraient dû être écrites de la part des Commissaires. Ci si è limitati a riportare una sintesi delle audizioni, mentre sarebbe stato necessario trarne delle conclusioni e affermare per scritto alcuni punti fermi, che corrispondono in parte ad attività che già vengono realizzate. In particolare, mi riferisco alla trasparenza sugli atti degli appalti che deve essere rinforzata, alla formazione degli studenti che deve essere strutturata e continuativa, alla necessità di fornire ai cittadini garanzie di libertà di voto, che abbiamo provato a mettere in atto attraverso la modifica alla legge elettorale e ci auguriamo che questo nostro impegno venga portato fino in fondo, alla lotta al voto di scambio e al clientelismo per evitare che vi sia un esercizio deviato della gestione con particolare riferimento alle società partecipate. Questo per avere uno sguardo lucido e realistico sulla nostra realtà



MM