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Comunicato n° 160 del 15 marzo 2018

Interpellanza sull'attuazione della legge regionale in materia di macellazione domiciliare

Adunanza consiliare straordinaria del 15 marzo 2018: iniziati i lavori

I lavori dell'adunanza straordinaria del Consiglio Valle convocata oggi, giovedì 15 marzo 2018, con in discussione un ordine del giorno di 23 punti, si sono aperti con la trattazione delle interpellanze.

Il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha affrontato la questione dello stato di attuazione dell'articolo 6 della legge regionale n. 16/2016 in materia di macellazione domiciliare.

Il Capogruppo Antonio Fosson, oltre a voler conoscere i dettagli numerici degli animali da reddito macellati a domicilio, ha chiesto «quale sia ad oggi, lo stato di attuazione delle altre procedure previste da questa iniziativa legislativa relativamente alle altre attività contemplate e quali siano le intenzioni per il futuro, prevedendo eventualmente un'ulteriore variazione della norma

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha spiegato: «La normativa in argomento, in vigore dal 1° gennaio 2017, ha introdotto importanti misure di flessibilità e semplificazione nel settore zootecnico, quali la macellazione a domicilio ad uso familiare, concordata con le associazioni di categoria, in un'ottica di contenimento dei costi e di tutela della salute pubblica e del benessere animale. La successiva delibera applicativa del maggio 2017 ha stabilito quattro punti in cui poter smaltire i sottoprodotti. Inoltre, sono stati attivati corsi di formazione e sono stati individuati punti di transito per effettuare trasbordi di sottoprodotti o carcasse

«Nel 2017 la legge ha visto la realizzazione di tutte le attività necessarie alla sua piena attuazione - ha specificato l'Assessore Bertschy -. Gli animali macellati a domicilio sono stati 2 bovini e 28 suini, di cui sono stati conferiti ai punti di concentramento 1 bovino e 2 suini. Sono poi stati macellati e giudicati commestibili 1 bovino e 26 suini. In merito al trasporto di sottoprodotti, è stata richiesta l'attivazione di sette cassoni per il trasporto di animali morti a domicilio e 34 trasporti con telo su mezzi aziendali. Relativamente ai punti di transito per il trasbordo di sottoprodotti, questi sono stati utilizzati solo in pochi casi, in quanto sono stati resi operativi solo a fine 2017. Sono poi 4 gli spacci notificati per la vendita occasionale di prodotti caseari in alpeggio. Hanno la possibilità di smaltire in concimaie in alpeggio il siero derivante dalla trasformazione del latte se non utilizzato per l'alimentazione animale, tutti i detentori che non hanno la possibilità di destinare il siero all'alimentazione animale. Per quanto attiene all'autorizzazione al trasporto promiscuo sullo stesso mezzo di animali di proprietari diversi sono state registrate 55 ditte

L'Assessore Bertschy ha quindi concluso: «Il 2018 sarà l'anno in cui si vedrà l'effettiva efficacia della norma, perché sono completate tutte le varie fasi. Pertanto, per una valutazione definitiva occorre un periodo di monitoraggio, oltre ad un'attività di informazione puntuale agli interessati, che non sempre sono a conoscenza di queste semplificazioni. Si prosegue in direzione di fornire misure di flessibilità per venire incontro alle difficoltà rappresentate. Un primo obiettivo di contenimento delle spese è stato raggiunto a seguito da questa semplificazione: da 250 euro si è passati a 100 euro, che diventano 50 se il capo viene trasportato direttamente dall'azienda

Il Capogruppo Antonio Fosson ha replicato: «I dati evidenziano che gli allevatori non hanno considerato questa norma come una soluzione dei problemi. Va fatta autocritica: l'esigenza era diversa. La legge fissa paletti di applicazione: bisogna richiedere autorizzazioni, aver seguito dei corsi di formazione, effettuare un iter complesso. Non so se questo sia stato un regalo agli allevatori: questa norma era stata accompagnata da grande enfasi, non ha ottenuto i risultati auspicati e pone gravi problemi di salute pubblica, su cui invito l'Assessore a riflettere con estrema attenzione. In particolare, mi riferisco a quanto previsto dalla delibera applicativa, cioè l'estensione della 'zona isolata' in cui interrare le carcasse, che va anche contro la legislazione nazionale ed europea.»

MM