Info Conseil

Comunicato n° 119 del 20 febbraio 2018

Interpellanza sullo snodo ferroviario di Chivasso

Seduta consiliare del 20 febbraio 2018

Con un'interpellanza dei gruppi ALPE, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Coalition Citoyenne-Mouv posta nella seduta del 20 febbraio 2018, il Consiglio regionale è tornato a parlare di ferrovia.

La Consigliera di ALPE Chantal Certan, richiamando il progetto "La Porta del Canavese" che intende porre lo snodo di Chivasso come punto strategico dal punto di vista turistico e lavorativo per il territorio, collegandosi all'Alta velocità, ha chiesto al Governo se è sua intenzione predisporre un piano di fattibilità, insieme alla Regione Piemonte, al riguardo. Inoltre, la Consigliera ha voluto sapere i motivi della mancata partecipazione della Valle d'Aosta ad un convegno sul tema, al quale ha partecipato anche il Viceministro ai trasporti, che si è tenuto il 15 gennaio scorso, e al quale era stata invitata.

Il Consigliere di AC-SA-PNV Claudio Restano ha aggiunto che, sulla base delle sue conoscenze, c'è la disponibilità da parte della Regione Piemonte a rivedere il progetto della lunetta di Chivasso, per collegarsi all'Alta Velocità e ha chiesto se, rispetto ad una sua precedente interpellanza, il Governo abbia valutato la possibilità di partecipare all'Action Groupe 4 EUSALP-trasporti dove nei prossimi sette anni vi sarebbero dei fondi specifici per collegare l'Alta Velocità alle linee regionali.

L'Assessore al turismo e trasporti ha risposto che non ha registrato nessun invito alla riunione e, quindi, non vi ha partecipato. L'Assessore Aurelio Marguerettaz ha evidenziato che la legge regionale n. 22 del 2016 (Disposizioni per una ferrovia moderna ed un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti) è un punto di riferimento: quindi, nell'ambito degli studi fatti per l'attuazione della legge, giovedì prossimo sarà portato in Commissione consiliare il Piano strategico di interventi. In quel contesto, anche se nella legge non si cita il progetto "La Porta del Canavese", l'Assessore si è detto disponibile a fare gli approfondimenti del caso. Senza voler anticipare delle valutazioni, Marguerettaz ha sostenuto che a suo tempo erano stati intravisti dei rischi rispetto allo snodo di Chivasso, perché la nuova stazione di Chivasso avrebbe potuto diventare il capolinea della linea valdostana (e non più Torino come ora): tutto il lavoro impostato fino ad oggi per evitare la rottura di carico a Ivrea sarebbe quindi vanificato. Per l'Assessore, se lo snodo non va a compromettere la linea è un valore aggiunto, altrimenti il sentimento è negativo in quanto la prevalenza dell'utenza valdostana ha per destinazione Torino.

La Consigliera Certan ha preso atto della disponibilità dell'Assessore di prendere in carico la problematica, in quanto vi sono delle nuove evoluzioni dovute ai dati e al numero degli utenti frequentanti l'Alta Velocità nella tratta Torino-Milano. Pur capendo la preoccupazione dell'Assessore di non compromettere la ferrovia valdostana, perché l'utenza valdostana si rivolge essenzialmente su Torino e non sull'Alta Velocità, ha asserito che è comunque rischioso non partecipare al tavolo attivato sulla tematica. Ha quindi comunicato all'Assessore che giovedì prossimo, a Chivasso, ci sarà un'altra riunione cui parteciperanno più di cento Comuni del Monferrato, dell'Eporediese, del Chiavarese e dell'Astigiano, dove la Valle d'Aosta potrebbe portare anche le sue istanze.

Il Consigliere Restano ha concluso osservando che partecipare alle riunioni può essere un elemento positivo e ha significato all'Assessore che non ha risposto alla domanda sui fondi EUSALP.

SC