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Comunicato n° 86 del 6 febbraio 2018

Approvata una proposta di legge in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali

Seduta consiliare del 6 febbraio 2018

Nella seduta del 6 febbraio 2018, il Consiglio Valle ha approvato, con 21 voti a favore (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV), uno contrario (M5S) e 10 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV e CCM) la proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di sistema previdenziale dei Consiglieri regionali. Contestualmente, l'Assemblea ha respinto, con 20 astensioni (UV, UVP, PD-SVdA e EPAV) e 12 voti favorevoli (ALPE, AC-SA-PNV, M5S e CCM), una proposta di legge del M5S sullo stesso tema.

Il testo approvato, che si compone di quattro articoli, è stato depositato dall'allora Presidente del Consiglio, Andrea Rosset (UVP), in qualità di coordinatore del tavolo di lavoro composto dall'Ufficio di Presidenza e dai Capigruppo consiliari istituito a seguito dell'ordine del giorno approvato il 23 novembre 2017 dall'Assemblea legislativa che impegnava a presentare entro il 31 dicembre 2017 una legge di revisione del sistema dell'Istituto del Vitalizio.

In particolare, l'iniziativa legislativa si propone di sopprimere, per i Consiglieri regionali eletti a decorrere dalla XV legislatura, il sistema previdenziale previsto dalla legge regionale 28/1999 e di introdurre la contribuzione facoltativa a favore della previdenza complementare; inoltre, disciplina la pubblicazione, sul sito istituzionale del Consiglio regionale, dei nominativi e degli importi percepiti dai Consiglieri a titolo di prestazioni previdenziali o di assegno vitalizio.

Il Consigliere dell'UVP Andrea Rosset, nel presentare il provvedimento all'Aula, ha ricordato come la Valle d'Aosta abbia abbandonato da tempo (dal 2003) il vecchio sistema del vitalizio calcolato sulla base di una percentuale dell'indennità di carica, anticipando la riforma nazionale che nelle altre Regioni è stata recepita solo a partire dal 2013. Il Consiglio Valle ha successivamente adottato altre iniziative in materia, sempre in un'ottica di riduzione dei costi della democrazia e di trasparenza: a questo proposito, il Consigliere Rosset ha citato la legge finanziaria regionale 2016/2018 e la legge di stabilità regionale 2017/2019.

Con la legge finanziaria regionale 2016/2018, il Consigliere Rosset ha spiegato che sono state approvate misure di contenimento della spesa relativa alla prestazione previdenziale dei Consiglieri, introducendo dal 1° gennaio 2016 (dapprima per tre anni, poi fino al 2027) la riduzione della prestazione con percentuali dal 6 al 15%, senza possibilità di recupero. Inoltre, la legge di stabilità regionale 2017/2019 ha introdotto disposizioni per gli ex Consiglieri e per quelli in carica che rientravano nel regime della prestazione definita, prevedendo un abbattimento del capitale dell'11%, assicurando l'equilibrio del fondo fino al suo esaurimento.

Il Capogruppo di Coalition Citoyenne-Mouv, Elso Gerandin, ha voluto sottolineare l'impegno profuso in particolare dalla prima Commissione e dal Consigliere Rosset, per fare chiarezza e procedere sulla strada della trasparenza. Il sistema è notoriamente cambiato, è un discorso che non sfiora gli attuali Consiglieri, ma non si ha il coraggio di chiedere un sacrificio al pregresso.

Nell'illustrare la propria proposta di legge, il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha spiegato che l'intento della norma è quello di ristabilire equità sociale tra la situazione, da un lato, di chi, ex Consigliere, ha il privilegio di avere una rendita anacronistica, del Consigliere in carica che, se lavora ed è in aspettativa, può cumulare due o più pensioni, nonché di chi, grazie alla carriera politica, può cumulare più pensioni; dall'altro lato, la situazione dei normali cittadini, cui vengono richiesti continui sacrifici e che devono barcamenarsi tra le difficoltà quotidiane.

Il Consigliere Fabrizio Roscio (ALPE) ha parlato di un tema, quello dei costi della politica, molto complesso e spesso strumentalizzato, che non consente ragionamenti sereni. Entrambe le proposte normative a suo avviso non sono soddisfacenti, mancando approfondimenti ad esempio sulle questioni del ritiro del capitale o della cumulabilità, inoltre ci sono gravi lacune riguardanti le modalità di erogazione per i beneficiari in regime retributivo. In sintesi, ha detto Roscio, per il passato non cambia nulla. Ha quindi annunciato il voto favorevole alla proposta del Consigliere Cognetta, ritenuta la più condivisibile e la meno ipocrita.

SC-MM