Info Conseil

Comunicato n° 49 del 24 gennaio 2018

Interpellanza sull'impianto di innevamento programmato a Champorcher

Seduta consiliare del 24 gennaio 2018

Nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018, il gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée ha chiesto delucidazioni in merito ai lavori relativi all'impianto di innevamento programmato a Champorcher.

Ad affrontare la tematica è stato il Consigliere Claudio Restano, che ha sottolineato come il mancato completamento dei lavori di ampliamento, con la costruzione di una stazione di pompaggio e di un nuovo bacino di acqua, non garantisca un adeguato innevamento della stazione sciistica. Il Consigliere ha quindi chiesto se il Governo regionale sia a conoscenza della situazione e se intenda investire, in quale modo e in che tempi, in questa piccola località.

L'Assessore al turismo e sport, nella risposta, ha citato una serie di interventi realizzati nella stazione di Champorcher, riferendo che la situazione attuale presenta 6 km di tubi, 1 cannone mobile e 400 kw di potenza installata: questa dotazione, ha detto, non permette l'apertura certa di tutto il comprensorio. L'Assessore Aurelio Marguerettaz ha poi evidenziato che, nel proprio Piano aziendale, la società Monterosa ha già ipotizzato, dal 2019-2020, di potenziare l'innevamento per 2/3 milioni di euro, con un bacino di 35 mila metri cubi. Piano, ha detto Marguerettaz, che dovrà essere sottoposto all'analisi degli uffici e trovare riscontro nelle dotazioni finanziarie della Regione. Ha quindi concluso che prossimamente ci saranno tutte le possibilità per valutare queste iniziative.

Il Consigliere Restano ha appreso con piacere le notizie comunicate dall'Assessore e ha giudicato prioritario un intervento complessivo sull'innevamento della stazione, per non generare continui costi dovuti ad un impianto di innevamento datato che necessita di una manutenzione costante. I tagli di risorse cui è sottoposta la società, ha osservato Claudio Restano, porteranno a inevitabili riduzioni negli investimenti, causando così la chiusura delle piccole stazioni. È opportuno riprendere in mano la situazione delle società partecipate che gestiscono gli impianti e fornire giusti atti di indirizzo.


SC