Info Conseil

Comunicato n° 44 del 24 gennaio 2018

Interpellanza sui modelli organizzativi sanitari sul territorio

Seduta consiliare del 24 gennaio 2018

La realizzazione di nuovi modelli organizzativi sanitari sul territorio regionale è stata al centro di un'interpellanza del gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée discussa nella seduta consiliare del 24 gennaio 2018.

Richiamando il Documento economico finanziario regionale 2018-2020, in cui è prevista la riorganizzazione dei servizi territoriali sanitari e sociali, innovando modelli organizzativi e processi, favorendo la diffusione su larga scala dell'utilizzo delle nuove tecnologie, per garantire una distribuzione più capillare dei servizi e contrastare lo spopolamento delle valli laterali, il Capogruppo di AC-SA-PNV Antonio Fosson, evidenziato come l'assistenza territoriale sanitaria e sociale rappresenti nella realtà valdostana una priorità di intervento condivisa, ha voluto sapere quali nuovi modelli si voglia realizzare, quali le tecnologie da applicare e quali saranno le tempistiche di concretizzazione.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha riferito che si sta procedendo nella concretizzazione di modelli e di scelte perseguite dalla nuova dirigenza dell'azienda USL. Per Bertschy, l'attenzione che viene accordata al territorio riflette i dati del welfare, in primis il fatto che l'invecchiamento della popolazione obbliga ad una riorganizzazione e una rivalutazione delle scelte volte ad implementare la presenza dei servizi sul territorio. L'Assessore alla sanità ha spiegato che si sta proseguendo in questa direzione attraverso il coordinamento dei medici di base, ma anche attraverso il potenziamento dei percorsi di studio, con borse di studio e azioni per mantenere i giovani specializzati in Valle d'Aosta, in modo da sostituire quel 60% di medici di medicina generale che andranno in pensione. L'implementazione dell'assistenza specialistica negli ambulatori, ha specificato Bertschy proseguirà e sarà migliorata anche grazie a nuove professionalità e all'incremento dei servizi e delle cure a domicilio (assistenza al puerperio, assistenza infermieristica, assistenza agli anziani portatori di malattie croniche, cure palliative oncologiche, consegne di presidi e dispositivi medici).

L'Assessore ha poi comunicato l'intenzione di stringere patti sempre più forti con i soggetti che erogano servizi sul territorio, quali farmacie, Comuni, associazioni di volontariato. E questo, ha detto l'Assessore, sempre nell'ottica di assicurare un'efficace assistenza sanitaria di prossimità, per spostare il cittadino il meno possibile, anche avvalendosi di strumenti tecnologici (in particolare la telemedicina), attraverso progetti di prevenzione già attivati e in corso di concretizzazione. Bertschy ha quindi richiamato il consolidamento dell'ospedalizzazione domiciliare, segnatamente in aree disagiate, rivolgendosi a malati dimessi dall’ospedale e ad ammalati anziani cronici che possono ritornare in famiglia e usufruire di un piano di assistenza completo.

Proseguendo l'excursus di azioni mirate, Bertschy ha citato l'implementazione degli orari dei servizi territoriali, la valorizzazione della medicina di gruppo, la firma di accordi con i pediatri. Nel rendersi disponibile a relazionare in Commissione, l'Assessore ha concluso affermando che sono azioni che verranno realizzate principalmente nel 2018, altre avranno un arco temporale fino al 2020; sono comunque in corso riunioni mensili tra tutti i soggetti interessati per valutare l'efficacia della risposta del territorio e per sottolineare le criticità riscontrate.

Il Capogruppo Fosson nella replica ha sottolineato che l'assistenza sul territorio non è solo un compito da demandare all'azienda USL, ma va preso in carico dalla politica. Il Consigliere ha quindi constatato che l'Assessore ha riferito di prosecuzione di servizi già presenti, non di modelli innovativi. Tenuto conto che il Patto della salute illustra a livello ministeriale modelli precisi, il Consigliere ha affermato che è sufficiente attenersi a quanto già previsto, non c'è bisogno di inventarsi grandi progetti, ma concretizzare quanto formalizzato. Per Fosson, l'innovazione territoriale è realizzare nuove aggregazioni. Il Consigliere ha quindi auspicato un'implementazione del Fasciolo sanitario elettronico e un'introduzione della telemedicina, anche alla luce della nuova normativa del 2017 che, a suo parere, permette grandi opportunità.

MM