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Comunicato n° 20 dell'11 gennaio 2018

Approvata una risoluzione sul sistema scolastico di istruzione primaria

Adunanza consiliare del 10 e 11 gennaio 2018: conclusi i lavori

In chiusura dell'adunanza del 10 e 11 gennaio 2018, l'Assemblea ha approvato, con 19 voti a favore e 13 astensioni (ALPE, AC-SA-PNV, M5S, GM), una risoluzione volta a risolvere le problematiche del sistema scolastico valdostano di istruzione primaria, depositata in Aula dall'Assessore all'istruzione, dal Presidente della Regione e dai Capigruppo di UV, UVP, PD-SVdA e EPAV.

Il testo chiede al Ministero dell'istruzione l'emanazione di disposizioni chiare e urgenti a garanzia della continuità didattica per l'anno scolastico in corso in riferimento all'esecuzione della sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato, che ha sancito il principio di diritto per cui i diplomati magistrali ante 2002 non possono accedere alle graduatorie ad esaurimento. Inoltre sollecita l'adozione di un provvedimento legislativo, in analogia con quelli già adottati per la scuola secondaria, che preveda un concorso ad hoc per i precari storici abilitati e iscritti nelle graduatorie di istituto, siano essi laureati in Scienze della formazione primaria o diplomati magistrali entro l'anno scolastico 2001-2002. Infine, impegna i Parlamentari valdostani e il Governo regionale, in particolare il Presidente della Regione e l'Assessore all'istruzione, a rappresentare tali istanze nei vari livelli di rapporto con lo Stato centrale, inclusa la Conferenza Stato-Regioni.

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha illustrato l'iniziativa evidenziando che il personale supplente assunto dall'amministrazione scolastica viene attinto, come nel restante territorio italiano, sia dalle Graduatorie ad esaurimento (GAE) sia dalle Graduatorie di istituto, nella cui seconda fascia sono collocati gli aspiranti in possesso di titolo abilitante (laurea in Scienze della formazione primaria oppure diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002). In Valle d'Aosta, nell'anno scolastico 2017-2018, sono state assegnate 42 supplenze nella scuola dell'infanzia e 115 nella primaria, a fronte, rispettivamente, di 333,5 posti e di 670 posti nei ruoli regionali degli stessi gradi di istruzione. Nelle GAE della Valle sono stati inseriti con riserva giurisdizionale numerosi aspiranti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002 e, in particolare, 130 nella scuola primaria su un totale di 155 candidati e 113 nella scuola dell'infanzia su un totale di 186 candidati. A seguito della sentenza del 20 dicembre 2017 del Consiglio di Stato che ha determinato la non possibilità per i diplomati magistrali ante 2002 di accedere alle GAE, l'Assessore ha evidenziato l'importanza di risolvere il problema di questa situazione definita paradossale, che mette a rischio la continuità didattica e la formazione dei bambini. Per l'Assessore Rini, la volontà, senza fare demagogia e campagna elettorale, è quella di fare del bene a queste persone: su questo tema ci deve essere il massimo della serietà e dell'impegno. Una risoluzione unanime del Consiglio regionale può avere un maggior peso a Roma rispetto ad una singola posizione della Giunta.

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha parlato di limiti dell'Autonomia valdostana e di un impegno ininfluente. Il suo voto alla risoluzione è di astensione, sottolineando che l'approccio nei confronti dello Stato va cambiato, alzando il livello di scontro per distinguerci, anziché accettare passivamente quanto viene deciso a Roma.

Anche la Consigliera di ALPE Chantal Certan ha posto l'accento sulla situazione paradossale in cui si trovano questi insegnanti, che rischiano di non poter portare a termine l'anno scolastico, con conseguenze gravissime sulla didattica e la continuità. Per Certan, la risoluzione è solo parzialmente condivisibile, per cui il voto è di astensione. Ha quindi annunciato che i gruppi di minoranza approfondiranno questo dossier e ha evidenziato comunque l'importanza di effettuare un passaggio nella Conferenza Stato-Regioni. Di tecnico, ha concluso, non c'è più nulla, la sentenza purtroppo è chiara; la questione, ormai, è soltanto politica.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, si è rammaricato che gli interventi in Aula abbiano snaturato i contenuti della risoluzione: maggiore è la condivisione su questo testo, maggiore è la forza della Valle d'Aosta per contrastare questa ingiustizia. Il Presidente Viérin ha sottolineato la volontà di proseguire comunque in questa battaglia di principio, in cui nessuno vuole mettere il cappello, ma fungere da portavoce per sostenere la causa.

I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio 2018.



SC-MM