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Comunicato n° 667 del 19 dicembre 2017

Relazione del Presidente della seconda Commissione sulle leggi di bilancio della Regione 2018-2020

Seduta del Consiglio Valle del 19 dicembre 2017

L’esame congiunto del Documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità, della legge di bilancio e delle disposizioni collegate per il triennio 2018-2020 della Regione autonoma Valle d'Aosta è iniziato nella seduta consiliare del 19 dicembre 2017 con la relazione del Presidente della seconda Commissione, Renzo Testolin (UV).

«Le difficoltà oggettive di allestimento del bilancio - ha detto il Presidente Testolin -, che così come presentato ha una capacità di spesa regionale di circa 1 miliardo 204 milioni di euro per il 2018, 1 miliardo 167 milioni per il 2019 e 1 miliardo 212 milioni per il 2020, trovano principalmente origine nella difficoltà di definizione dell'esatto importo dei trasferimenti statali spettanti di diritto alla Valle d'Aosta e nella dilatazione dei tempi necessari per definire con lo Stato regole certe e durature principalmente in merito alle compartecipazioni regionali  da destinare al risanamento della finanza statale. Il bilancio tiene conto di valutazioni e passaggi politici oltre che di situazioni legislative che partono sostanzialmente da tre scelte in grado di garantire maggiori risorse utilizzabili dalla Regione a partire dal 2018: prima fra tutte la non necessità dell'accantonamento di risorse a favore dello Stato, pari a 144 milioni di euro, che fino al 2017 rappresentavano il contributo della Valle d'Aosta al risanamento della finanza pubblica e che oggi vengono considerate ascrivibili alle risorse spendibili dalla Regione in virtù della situazione legislativa vigente nonché delle affermazioni della sentenza della Corte costituzionale; la scelta di ricomprendere nelle entrate patrimoniali, anche per l'anno 2018 così come si era operato nel 2017, una entrata non ricorrente pari a 51,4 milioni di euro derivante dal rientro di somme dal fondo della gestione speciale presso Finaosta Spa, al fine di consolidare anche per il 2018 risorse da destinarsi ad investimenti; la possibilità, sempre per il 2018, e la previsione di utilizzare l'avanzo di amministrazione presunto del 2017 per circa 29 milioni di euro che permetterà di attivare corrispondenti processi di spesa sin da gennaio senza dover attendere i tempi per la loro riassegnazione a bilancio.»

«Un bilancio triennale 2018/2020 che aprirebbe le porte, dopo anni di calo di risorse, ad una crescita che a partire dal 2018 vedrebbe investimenti in crescita, maggiori risorse per gli enti locali, finanziamento ad interessanti leggi di settore a tutto favore della sicurezza del territorio, intesa nelle sue varie declinazioni e garantirebbe un potenziamento finanziario al sociale, alla famiglia, ai giovani, al lavoro e alla crescita nella più ampia delle sue definizioni.»

Il Consigliere relatore Testolin ha poi fatto riferimento alla necessità che, «per riuscire a programmare adeguatamente, l'Amministrazione regionale deve poter contare su due elementi fondamentali e imprescindibili: regole di finanziamento certe e il più possibile stabili, da un lato, e continuità e stabilità della governance, dall'altro.»

«Questi ultimi cinque anni ci hanno riservato purtroppo un percorso molto tortuoso in merito alla chiarezza e alla certezza delle regole di trasferimento delle risorse finanziarie alla Regione così come alla loro possibilità di utilizzo. Sono stati cinque anni di programmazione condizionata prima dai vincoli imposti da uno stringente patto di stabilità e poi da periodi caratterizzati da situazioni di criticità di cassa derivanti essenzialmente dalla difficoltà dello Stato di garantire i trasferimenti al territorio, cui si sono aggiunte le imposizioni, peraltro sovente attivate attraverso regole di ripartizione inique, di una importante compartecipazione regionale alle spese per il risanamento del debito statale. In questo contesto di diminuite risorse finanziarie, si è operato essenzialmente per il mantenimento degli standard socio economici a cui la nostra realtà regionale è sempre stata abituata. Si è lavorato per una razionalizzazione della spesa e un efficientamento dei servizi sempre nell'ottica di salvaguardare e garantire, per quanto possibile, continuità e maggior stabilità possibile alle attività di ogni settore (vedi ad esempio il sociale e la sanità ma anche la sicurezza del territorio).»

«La discontinuità amministrativa poi, così come il marcato avvicendamento nei ruoli di governo, la forte frammentazione politica venutasi a creare negli anni e la poca stabilità di governance accentuatasi in questo scorcio finale di Legislatura non hanno aiutato a creare i presupposti per affrontare con la corretta tranquillità questioni che spesso hanno origine, cause e soluzioni fuori dal contesto regionale.»

Il Consigliere Testolin ha quindi auspicato che «la discussione su questa legge di bilancio possa assestarsi su valutazioni politiche e tecniche, sicuramente diverse e forse contrastanti, ma animate da spirito di collaborazione e di confronto più che di scontro e che le  analisi che ne scaturiranno possano portare ad una sintesi di massima condivisione delle scelte da assumersi, non tanto per lavorare a favore di uno o di un altro degli ambiti in cui l'Amministrazione deve dare delle risposte, ma piuttosto per capire, valutare decidere e definire le azioni più opportune per dare un segnale di chiarezza all'opinione pubblica alla luce della nuova evoluzione che le scelte dello Stato stanno comportando sull'autonomia finanziaria della Valle d'Aosta.»

SC