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Comunicato n° 666 del 19 dicembre 2017

Respinta la richiesta di rinvio della discussione delle leggi di bilancio

Seduta del Consiglio Valle del 19 dicembre 2017

Nella seduta di oggi, martedì 19 dicembre 2017, l’Assemblea regionale, prima di iniziare l’esame congiunto del Documento di economia e finanza regionale-DEFR, della legge di stabilità, della legge di bilancio e delle disposizioni collegate per il triennio 2018-2020 della Regione autonoma Valle d'Aosta, ha respinto con 21 voti contrari e 13 a favore una richiesta della minoranza di rinviare la discussione.

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, richiamando l'incontro con il Deputato valdostano avvenuto in Conferenza di Capigruppo nella prima mattinata di oggi, ha proposto il rinvio: «Dato che l'emendamento proposto dal Governo nazionale, che inserisce nuovamente l'accantonamento di 100 milioni di euro a favore dello Stato, non sarà votato prima di giovedì, riteniamo impossibile affrontare una discussione al buio, senza avere le certezze finanziarie di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo sapere se discutiamo su di un bilancio certo o sull'indeterminatezza delle cifre, altrimenti tutti i nostri emendamenti o i nostri ordini del giorno non avrebbero significato. Proprio perché abbiamo a cuore l'importanza di questa finanziaria che è l'ultima di questa Legislatura, chiediamo di rinviare questa discussione

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, si è detto stupito e ha ritenuto non accoglibile la richiesta: «Crediamo che questa proposta non vada nello spirito di difendere le prerogative della nostra comunità, anzi oggi c'è l'esigenza di approvare un bilancio da parte della nostra Regione e non crediamo che essere autonomi significhi rinunciare per farlo fare a Roma. In questi due mesi abbiamo lavorato per costruire il DEFR e quindi la legge di stabilità e il bilancio su di una situazione che è aperta da un anno, rivendicando la non doverosità dell'accantonamento a favore dello Stato per il 2018. Essere autonomisti significa assumersi la responsabilità delle proprie scelte, non aspettare che arrivino le decisioni dal livello nazionale. Oggi, abbiamo un bilancio che interpreta le esigenze della nostra comunità e costruito sulla base di tutti i passaggi di codificazione e concertazione: continuiamo a seguire l'evoluzione, per il tramite dei Parlamentari, e quando lo Stato avrà definito il proprio bilancio, noi agiremo per difendere le nostre prerogative. Rimandare ulteriormente, significa rimandare tutti i successivi atti. Oggi, non abbiamo soltanto il diritto ma il dovere di discutere il nostro bilancio di previsione

Il Consigliere Elso Gerandin (GM) ha sostenuto il rinvio della discussione: «In caso di necessità di un'azione concreta per difendere le prerogative della nostra Regione, non solo ci saremo, ma saremo in prima linea. Peccato che questa partita sia stata giocata in perfetta solitudine dal Presidente della Regione e dal suo cerchio magico, coi suoi fedelissimi. Non è vero che vogliamo favorire l'esercizio provvisorio, perché ci assumiamo l'impegno formale di chiudere entro venerdì alle ore 18, quando ci sarà già stato il voto di fiducia alla Camera e, di conseguenza, il voto in Senato vedrà un testo blindato. Slittare di un giorno è un tto di responsabilità per votare un bilancio di cui si conosce l'esatta portata finanziaria.»

SC