Info Conseil

Comunicato n° 495 del 20 settembre 2017

Interpellanza sul piano di riorganizzazione dell'Azienda USL

Seduta consiliare del 20 settembre 2017

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 20 settembre 2017, il gruppo Partito Democratico-Sinistra VdA ha chiesto informazioni sulla bozza del piano di riorganizzazione dell'Azienda USL.

«Siamo venuti a conoscenza dell'esistenza di una bozza di riscrittura del Piano aziendale dell'USL direttamente dalle Organizzazioni sindacali, cui pare sia stata inviata il 18 agosto scorso per un parere - ha spiegato il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz -. Questo documento, che ha anche una forte valenza politica piuttosto che tecnica, dovrebbe essere stato elaborato tenendo in conto analisi e considerazioni del gruppo interistituzionale composto da rappresentanti dell'USL, dell'Assessorato alla sanità, dei Sindacati e della quinta Commissione. Quest'ultima, però, non è mai stata coinvolta. Eppure un documento del genere non può prescindere da una visione d'insieme, dato che è anche dallo stabilire l'organizzazione dei dipartimenti e delle strutture dell'USL che passa la decisione di dove vuole andare la nostra sanità.»

Il Capogruppo Guichardaz ha quindi chiesto di ricevere spiegazioni sul lavoro svolto per la redazione della bozza trasmessa ai Sindacati e sulle ragioni che sottendono alla riorganizzazione dell'USL, l'entrata in vigore dello stesso e il cronoprogramma degli atti conseguenti (modifiche legislative, cambi di governance).

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha riferito: «Il tempo per la discussione non manca e il percorso che stiamo conducendo è il più corretto, anche nell'ottica di una condivisione da parte di tutti. L'ultimo anno è stato caratterizzato da cambiamenti importanti per la sanità: abbiamo rinominato il Direttore generale dell'USL e ricomposto la Direzione strategica in sei mesi; affidando questo incarico e i relativi obiettivi di mandato da perseguire (condivisi con la quinta Commissione) abbiamo espresso chiaramente il modello di sanità al quale tendiamo. Fra diciotto mesi ci sarà il primo momento di verifica del lavoro svolto dal Direttore generale per realizzare gli obiettivi di mandato. Ritengo quindi che la politica non abbia limiti per compiere il percorso che ritiene opportuno, per esprimere il proprio parere sull'atto aziendale. Non c'è stata quindi volontà di togliere spazio agli interlocutori. Piuttosto, c'è desiderio di massima trasparenza e di dibattito aperto. Il gruppo interistituzionale si è riunito cinque volte prima di concludere i propri lavori in modo che la Direzione potesse definire l'organizzazione che ritiene più opportuna. Va anche detto che, a monte, manca un piano socio-sanitario che legittimi i percorsi. Bisogna decidere se andare avanti con il vecchio piano o se vogliamo, dati i cambiamenti delle condizioni nel servizio socio-sanitario, aprirci a una progettazione condivisa che sia di prospettiva e attinente ai bisogni dei valdostani

Il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, ha affermato: «Confermo che avrebbe dovuto esserci un processo di concertazione, in cui tutte le parti in causa avrebbero dovuto essere poste nelle stesse condizioni. Invece avete optato per un passaggio con le Organizzazione sindacali e con il gruppo interistituzionale, senza dare la possibilità alla quinta Commissione di esprimersi, quantomeno contestualmente. Stiamo parlando di un atto organizzativo che contiene il modello di sanità che verrà proposto nei prossimi mesi. La politica non può rinunciare ad essere protagonista, soprattutto in campi così delicati come la sanità e il welfare

MM