Info Conseil

Comunicato n° 451 del 3 agosto 2017

Approvate la variazione al bilancio regionale 2017/2019 e le disposizioni collegate

Adunanza consiliare straordinaria del 2 e 3 agosto 2017: conclusi i lavori

In conclusione della sessione straordinaria del 2 e 3 agosto 2017, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità (i gruppi UV, EPAV, PD-SVdA e M5S non hanno partecipato alla votazione) il secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2017/2019 e le disposizioni collegate.

I valori della manovra di variazione sul triennio 2017/2019, ammontano in totale a 20 milioni 691 mila di euro: 18 milioni 434 mila euro sono a valere per il 2017, 1 milione 428 mila sul 2018 e 828 mila 500 sul 2019.

In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i Consiglieri Baccega, Guichardaz, Perron, Gerandin e Marquis.

Il Capogruppo Mauro Baccega ha annunciato la non partecipazione dell'EPAV al voto e si è detto rammaricato perché «a condurre il dibattito avrebbe dovuto esserci un atteggiamento più consono. Le luci di questi provvedimenti sono le assunzioni, i mutui a sostegno dell'edilizia; per gli altri interventi c'è poca chiarezza. Per la prima volta si è creata una frattura tra Regione e Enti locali. Oggi si è parlato molto di politica e si è evidenziata la strategia di chi non sa scegliere, non sa dove andare e di certo non ha identità autonomista. L'obiettivo che lega questo nuovo gruppo è esserci e occupare i posti di potere. EPAV per l'autonomia vuole lavorare, crede in un percorso che porti al rilancio dell'autonomia speciale, quale grande opportunità. Noi siamo nati e cresciuti con l'autonomia speciale, vogliamo aiutarla a crescere

Per il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, «oggi questo Consiglio è stato sfregiato sia da chi non ha voluto affrontare la discussione in quest'Aula sia da parte della maggioranza, che non ha colto l'occasione per mettere in atto i principi enunciati all'atto del suo insediamento. Il Governo ha perso un'occasione: quella di porsi come il nuovo che avanza. Al collega Gerandin dico che non basta dimettersi dalle Commissioni come forma di protesta: cominci con il non votare questa variazione, nella cui redazione non è stato coinvolto. Il voto di oggi è una cura palliativa ad un morto che cammina: le dichiarazioni rese in Aula ci dicono inequivocabilmente che l'esperimento di una nuova maggioranza è chiaramente fallito, che non si è nemmeno stati capaci di affrontare il momento di rodaggio che avrebbe dovuto dimostrare la differenza tra voi e quelli di prima. Io spero che questa brutta pagina serva da insegnamento, perché i cittadini ne hanno abbastanza degli spot e delle promesse. È necessario passare dalle parole ai fatti: l'invito è quello di dire chiaramente qual è l'intendimento vero della politica.» Il Consigliere ha quindi annunciato che il suo gruppo non parteciperà al voto «sia come dissenso rispetto al metodo sia come senso di responsabilità rispetto ad un documento che non abbiamo avuto la possibilità di approfondire.»

Il Capogruppo dell'UV, Ego Perron, nell'annunciare la non partecipazione al voto, ha dichiarato: «Alcune considerazioni ci hanno convinto, mentre altre non hanno fatto che rafforzare le nostre perplessità. Noi abbiamo insistito sul metodo perché il metodo è stato sostanza in questo passaggio e la politica richiede coerenza di linguaggio. Noi denunciamo ancora una volta che su di un provvedimento così importante non siamo stati messi nella condizione di dare il nostro contributo, mentre avremmo voluto farlo. Il Presidente Marquis nella sua replica ha tentato di prendersi meriti non suoi: la legge elettorale è il frutto di una sintesi politica, l'assetto della governance altro non è che nuove nomine, l'apertura di un tavolo con lo Stato è stato aperto quando il Ministro per i rapporti con le regioni non c'è più. Prima che a noi, il Presidente mente a se stesso e ai valdostani e noi non vediamo nessun cambio di velocità.»

Il Consigliere ha quindi evidenziato che «la Valle d'Aosta ha bisogno di qualcosa di nuovo, di diverso, di un progetto politico più forte. La Valle ha bisogno di riscoprire le sue matrici autonomiste, come detto dall'Assessore Viérin, per guardare al futuro evitando di mettere steccati, di fare personalismi. Martedì è stato presentato un progetto confuso, che di autonomista ha ben poco e che non è il progetto che noi auspichiamo per la nostra regione. Abbiamo sentito parlare di area civica, ma il collega Norbiato di civico non ha proprio niente, essendo stato lui candidato nella lista dell'Union Valdôtaine. In quest'Aula, abbiamo invece sentito delle parole che sono andate in direzione diversa, di una sensibilità comune dell'area autonomista e unionista. Abbiamo sentire parlare di unire e non più di dividere, di costruire e non di distruggere. Rispondiamo positivamente alla chiamata al tavolo autonomista: un percorso che vogliamo approfondire e da domani chiederemo al nostro Movimento di poter lavorare in questa direzione. I movimenti autonomisti sono stati un valore aggiunto per la comunità: noi sentiamo la necessità di riprendere questo ragionamento perché se l'obiettivo è quello di provare a rafforzare i contenuti della nostra Autonomia noi ci siamo e siamo pronti a lavorare insieme per il futuro della nostra comunità.»

Il Consigliere Elso Gerandin ha specificato: «Le repliche del Governo denotano una situazione straordinaria: abbiamo assistito alle audizioni che avrebbero dovuto tenersi in Commissione. Il ruolo del Governo è peculiare, non può entrare nelle querelle personali. Siamo l'unica realtà tra le Autonomie speciali senza un percorso lineare e senza certezze finanziarie, a seguito della mancata sottoscrizione di accordi con lo Stato. Non siamo nemmeno in grado di scrivere il DEFR. Siamo ancora alla fase del capire, invece è il momento dell'agire. Una Valle d'Aosta spaccata non sarà mai credibile. Da ora in avanti, mi metterò a testa bassa perché sia detta la verità ai valdostani. La croce non va gettata solo su questa nuova maggioranza, ma bisogna lavorare per fermare il declino. Forse all'interno delle Commissioni sono stato il più presente, e continuerò ad esserlo, senza gettoni di presenza ma rivendicando la facoltà di approfondire determinati temi. Voglio continuare ad essere coerente con il mandato che mi è stato dato dagli elettori e non vengo nemmeno sfiorato dalle lezioni di moralità e di coerenza da parte di chi vuole scaricare sugli altri le proprie frustrazioni. Voto per senso di responsabilità una legge raffazzonata, ma che comunque entrerà in vigore nei tempi corretti. Oggi sarebbe irresponsabile togliere la fiducia a questa maggioranza, ma sarò sempre libero di esprimere le mie idee, finché la Legislatura non terminerà.»

Il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis, ha quindi concluso: «Questa discussione ha permesso di fare il punto su quanto fatto in questi mesi di governo. Sul discorso politico, faremo tesoro delle considerazioni e degli spunti pervenuti sia dai Consiglieri di maggioranza si da quelli di minoranza, ed è giusto che la politica, attraverso i propri movimenti, faccia le proprie valutazioni e lavori su questi argomenti.»

Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 20 e giovedì 21 settembre 2017.

 

SC-MM