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Comunicato n° 449 del 3 agosto 2017

Dibattito sul bilancio regionale 2017/2019 e le disposizioni collegate

Seduta consiliare straordinaria del 3 agosto 2017

Il dibattito sul secondo provvedimento di variazione al bilancio regionale 2017/2019 e sulle disposizioni collegate ha occupato l'intera mattinata di giovedì 3 agosto 2017.

Il Capogruppo di AC-PNV Antonio Fosson ha innanzitutto sottolineato come «non tutto è andato come volevamo, il percorso di cambiamento che abbiamo intrapreso è pieno di difficoltà, e per questo mi unisco alle scuse dei colleghi per l'accelerazione dell'iter della variazione di bilancio, ribadendo che di certo non volevamo mancare di rispetto al Consiglio». Successivamente, ha evidenziato: «L'opposizione vuole distogliere la discussione dalla grande realtà di questo Consiglio straordinario: le risorse in Valle d'Aosta sono molto minori. Come mai ci troviamo in questa situazione? Come possiamo trovare nuove risorse per rilanciare l'occupazione? Tutte queste domande le pongo in particolare al Consigliere Rollandin. Sostengo fortemente che un cambiamento andava fatto, ma l'autocritica la sta facendo solo l'attuale maggioranza, che pure si è trovata di fronte ad una situazione disastrosa. Discutere con il centro, con Roma, è un'esigenza proprio per difendere l'autonomia, cui nessun valdostano vuole rinunciare, è un patrimonio nel cuore di tutti. Per questo, un solo partito non può rivendicare la salvaguardia dell'autonomia. Certamente va fatta una riflessione seria sulla nostra specificità, abbandonando gli slogan. Riunire dei gruppi politici significa volontà di sinergia. È arrivato il tempo per cui, all'interno delle liste, i cittadini possano esprimersi in base al loro percorso e non solo per un'appartenenza partitica, che ci sia accoglienza. Questa variazione di bilancio va nell'ottica di recuperare emergenze, di dare dignità alla Valle d'Aosta rispetto alle altre Regioni. Pur concordando che i metodi vanno cambiati, credo ancora che questo Governo di scopo debba andare avanti, dimostrando che proprio questo cambiamento è possibile e si consoliderà

Il Consigliere del PD-SVdA Paolo Cretier ha stigmatizzato «il comportamento del Consigliere Cognetta che ha abbandonato quest'Aula: chi è assente ha sempre torto, mentre il confronto può essere proficuo per proporre soluzioni responsabili e possibilmente condivise con l'obiettivo di dare speranza ai valdostani. I due provvedimenti sono arrivati in "zona cesarini", ma era opportuno un ulteriore approfondimento e un dibattito: questa è la buona politica

Entrando nel merito dei testi, il Consigliere Cretier ha osservato: «Tra le righe ci sono alcune idee interessanti. Ben venga il riconoscimento economico di alcune professionalità (Corpo forestale e Vigili del fuoco) che giornalmente si confrontano con rischi di varia natura: la cifra è simbolica, ma giusta, mentre preoccupa l'assenza di attenzione verso altre figure, come i vigili urbani o gli addetti agli impianti a fune. Per quanto riguarda i cantieri forestali e di manutenzione idraulica, ricordo che questo settore non deve essere trattato con interventi a spot, ma ha bisogno di continuità attraverso una programmazione a monte, perché svolgono un importante ruolo di tutela del territorio. Non ci soddisfa l'abolizione delle graduatorie legate alle misure di inclusione con il fine di velocizzare i tempi di liquidazione: secondo noi sarebbe meglio privilegiare gli aiuti mirati ai richiedenti in difficoltà. Infine, a me sembra che alcuni Assessorati, importanti perché creano indotto e movimentano il mondo del lavoro e dell'economia, abbiano poco da spendere, mentre altri hanno dei potenti mezzi finanziari che sembrano dei chiari spot pre-elettorali

Il Consigliere del gruppo Misto Andrea Padovani ha evidenziato come «la discussione dovrebbe concentrarsi su come reperire risorse per far fronte alla crisi della Valle d'Aosta, su come recuperare le somme che lo Stato ci sottrae. La variazione di bilancio fornisce qualche risposta, ma a mio avviso avrebbe potuto essere costruita diversamente. L'omnibus contiene modifiche necessarie, ma non sono sufficienti; in effetti, ho anche presentato un emendamento sul recepimento decreto Minniti sull'immigrazione. In questi mesi del nuovo Governo regionale, qualche errore nel metodo è stato compiuto. La Giunta deve compiere un cambio di passo, affinché non succeda mai più che un provvedimento di legge giunga in quest'Aula con un iter del genere. Le leggi migliori sono quelle discusse, condivise, implementate dalle idee scaturite nei lavori delle Commissioni. Il metodo deve poggiarsi sulla centralità del Consiglio. A settembre, alla ripresa dei lavori, mi aspetto la concretizzazione del cambiamento. In primis, andrà discussa una proposta di legge che combatta il grande nemico dei valdostani, la povertà, così come va approntato un piano sul lavoro per sconfiggere la disoccupazione. Le aspettative da parte dei cittadini su questo nuovo Governo c'erano, ma l'apertura di credito sta finendo. Ci vuole un cambio di marcia sui contenuti e sui metodi

Per la Consigliera dell'UV Emily Rini, «il famigerato ribaltone di marzo ha prodotto effettivamente un nuovo metodo di lavoro: avete, con supponenza imbarazzante, posto in votazione un atto così importante in un giorno e mezzo. Il Presidente Marquis, insieme a Chatrian, ha sfoggiato una faccia tosta incredibile in un momento così delicato per la Valle d'Aosta. Noi chiedevano soltanto di avere la possibilità di lavorare, in tutta umiltà, per poter dare un apporto costruttivo. Siamo in una democrazia: rappresentiamo dei cittadini e portiamo le loro istanze. Questo nuovo metodo è un modus operandi osceno, che non porta rispetto per quest'Aula e per i Consiglieri che vogliono lavorare. Ma fa peggio, perché è stato consumato uno sfregio istituzionale nei confronti degli Enti locali, che sono l'elemento di prima rappresentatività territoriale. Oggi, con una seduta straordinaria trattiamo un atto ordinario: qui, l'unica cosa straordinaria è il disarmante ritardo del Presidente Marquis, che sin dal giorno del suo insediamento doveva lavorare su questo atto. E, invece, cosa ha fatto? Tanti tagli di nastro, tanti tweet, tante sfilate, tante foto sui giornali. In questa situazione, bisogna rilevare come ci siano invece Assessori che hanno saputo difendere e valorizzare i loro settori, mentre altri sfoderano un silenzio imbarazzante: non c'è nessun richiamo al turismo, principale industria della Valle d'Aosta, non si parla di attività produttive. Si sta scrivendo una bruttissima pagina per la Valle d'Aosta e spero sia l'ultima che lei, Marquis, ha la possibilità di scrivere: le persone serie, che hanno a cuore il bene della regione, si facciano sentire. Alcuni lo hanno già fatto. I valdostani sono stufi della politica, ma sono particolarmente stufi di questi giochi di poltrone e di potere ed è proprio con la perdita della poltrona che lo "smemorato di Saint-Vincent" ha riacquistato il dono della parola. Ripartiamo dalla serietà, dai valori che hanno sempre caratterizzato la comunità valdostana. Comunità che oggi ci chiede delle risposte e che il Presidente Marquis non è in grado di dare

Il Consigliere dell'UV Augusto Rollandin ha affermato che questa riunione consiliare ha messo in evidenza tre aspetti politici: «Il primo è la non comunicazione della formazione di un nuovo gruppo consiliare, che si è preoccupato dell'annuncio della sua esistenza, senza pensare al rispetto e al recupero della nostra autonomia speciale. Questo nuovo gruppo non sarà la balena bianca, ma una trota salmonata; è tutto tranne che autonomista, non ha riferimenti alle esigenze di rafforzamento delle forze autonomiste rispetto al Governo centrale di Roma, non per scimmiottare, ma per essere in grado di sostenere le battaglie condotte sinora, anche portando a casa risultati importanti. Secondo aspetto che può essere foriero di scelte diverse è legato alle dimissioni dalle Commissioni del collega Gerandin, mentre il terzo riguarda le differenti visioni tra il progetto di aggregazione proposto dall'UVP e il prospettato giochino a tre. L'unico risultato della nuova santa alleanza è la nomina di un solo Capogruppo

«Sono passaggi politici -  ha proseguito il Consigliere Rollandin - che indicano che di tutto quanto ci è stato prospettato è svanito. Hanno un'importanza molto forte nel dibattito politico che si inserisce nelle due leggi di cui stiamo discutendo: una variazione di bilancio minimale e modifiche normative non urgenti. Siamo consci che non si ha libertà di manovra, ma si possono comunque effettuare scelte rilevanti, ad esempio investimenti a salvaguardia del territorio. Con il CPEL non c'è stato uno scontro tra Istituzioni, semplicemente è stata avanzata una giusta richiesta di prendere in considerazione necessità oggettive. Il sistema di gestione degli anziani è problematico, che rischia di scoppiare perché non è accordata la dovuta attenzione. In merito ai rapporti con lo Stato, bisogna seguire le vie di raccordo istituzionali, non parlarci addosso e continuare a pagare cifre ben più pesanti rispetto alle altre Regioni. L'unico sforzo compiuto in questi ultimi tre mesi è stato tenere in considerazione partitica la spartizione dei posti disponibili: in soli tre mesi sono state effettuate centinaia di nomine. Il marchio di questa fabbrica è l'assunzione, mentre lo strumento preferito è l'annuncio. La gente capisce, valuta, medita, e saprà fare le proprie scelte

La Consigliera Patrizia Morelli (ALPE) ha replicato: «Forma e urbanità sono talmente desuete che l'aver porto le mie scuse al Presidente del CPEL si è trasformato in notizia che fa clamore. Scuse che non stanno a significare che io non giustifichi quest'accelerazione, invece quanto mai necessaria. Mi sono scusata perché ho capito il disagio creato in un CPEL che non è spaccato, ma ha al suo interno diverse voci. L'accelerazione va nell'interesse della comunità, cui non devo chiedere scusa, perché è solo nostro dovere cercare di dare risposte concrete in tempi brevi. Ai Consiglieri di minoranza dico che occorre avere pudore nel fare certe affermazioni, soprattutto a fronte di responsabilità gravi che sembrano oggi aver dimenticato. Abbiamo voluto condurre un'operazione per riallocare dei fondi sulla base non di scelte improvvisate o di capricci, ma sulla base delle priorità che questa maggioranza si è data cercando di interpretare i bisogni della comunità e del territorio, per quanto si è potuto, perché sappiamo bene che il rilancio dell'occupazione comporta un discorso d'insieme, non basta una variazione di bilancio. Chiedo al collega Gerandin di riconsiderare la sua posizione. Attenzione positiva va poi nei confronti del nuovo gruppo consiliare: è apprezzabile la volontà di aggregazione, soprattutto in un momento in cui l'individualismo politico è portato all'eccesso. Sono quindi immeritati dileggio e ironia esagerata. La nostra maggioranza è sì composita, ma persegue lo stesso obiettivo: lavoriamo insieme per contribuire alla costruzione di una Valle d'Aosta che sappia rompere i ponti col passato, che guardi avanti. Da parte nostra, questa volontà ci sarà sempre.»

SC-MM