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Comunicato n° 345 del 20 giugno 2017

Interpellanza sul divieto di conferimento di incarichi

Seduta consiliare del 20 giugno 2017

Nel corso della seduta consiliare del 20 giugno 2017, il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, ha interpellato la Giunta regionale a proposito del conferimento di incarichi da parte di enti partecipati dalla Regione.

In particolare, il Consigliere ha sollecitato la predisposizione di una carta etica «che preveda il divieto di conferimento di incarichi nell'ambito degli enti partecipati dalla Regione ad amministratori, consulenti o professionisti coinvolti in inchieste giudiziarie o condannati con sentenze definitive.  In alternativa, suggerisco che alle persone sottoposte a determinate inchieste giudiziarie o condannate non possano essere conferiti incarichi a trattativa privata e in caso di selezione le eventuali condanne penalizzino il punteggio finale

Il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis, nella risposta, ha precisato: «Le norme di settore sono state profondamente innovate, in ragione delle sensibilità che stanno crescendo e che portano a recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini

Il Presidente Marquis ha quindi tracciato il quadro delle norme che riguardano il conferimento di incarichi, tra cui «la legge regionale n. 11/1997 sulle nomine di competenza regionale, il decreto legislativo n. 39/2012, sull'inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti in controllo pubblico e, infine, il decreto legislativo n. 175/2016 in materia di società a partecipazione pubblica. Ma questi argomenti sono disciplinati anche dagli Statuti delle Società; alcune di esse hanno già dei codici etici, che vanno a sovrapporsi alle norme legislative. Riteniamo pertanto che la normativa, così come profondamente innovata, sia adeguata. Voglio comunque ricordare che un'inchiesta e un avviso di garanzia non implicano la colpevolezza: i soggetti coinvolti vanno tutelati.  La sensibilità su questa tematica in quest'Aula è comune e la predisposizione di una carta etica non potrebbe determinare effetti diversi da quanto già previsto dalle normative

Nella replica, il Capogruppo Ferrero ha dichiarato: «Il messaggio non è stato colto. Potrei fare diversi esempi di professionisti condannati cui sono stati affidati svariati incarichi. Il provvedimento che auspico andrebbe nel senso di premiare chi è incensurato e magari è senza lavoro. La crisi è ancora grave, le opportunità vanno date a tutti, non solo ai soliti nomi. Apriamo il mercato. La legalità è la base per ripartire. Chiedo uno sforzo a questo nuovo Governo



MM