Info Conseil

Comunicato n° 344 del 20 giugno 2017

Interpellanza sui croupier polivalenti al Casinò di Saint-Vincent

Seduta consiliare del 20 giugno 2017

Con un'interpellanza posta nella seduta consiliare del 20 giugno 2017 i gruppi Union Valdôtaine e EPAV sono tornati a parlare della Casa da gioco di Saint-Vincent, approfondendo il ruolo dei croupier polivalenti, ossia i croupier abilitati a fare più giochi lavorati.

«Attualmente - ha spiegato il Consigliere Aurelio Marguerettaz (UV) - solo una quarantina dei circa 100 giovani valdostani formati a partire dal 2008 risultano ancora attivi. Ci chiediamo allora se i croupier polivalenti oggi siano da considerarsi una risorsa e se sia previsto un loro ruolo all'interno della Casinò de la Vallée, visto che non sono stati menzionati nel Piano di ristrutturazione aziendale - Piano che potremmo definire 90 pagine di banalità e di inconsistenza - e in Commissione ci hanno rappresentato le loro preoccupazioni. Crediamo che questi ragazzi abbiano bisogno di una prospettiva e ci auguriamo che il Governo se ne faccia in carico

I Consiglieri hanno quindi chiesto se il Governo intenda, per il futuro, verificare con l'azienda l'utilizzo di forme contrattuali diverse dalle attuali, che sembrerebbero permettere delle chiamate il giorno prima e addirittura il giorno stesso; infine, si sono interrogati sul valore delle selezioni fatte al termine dei corsi di formazione e sulla pubblicazione dei loro risultati.

L'Assessore al bilancio e società partecipate, Albert Chatrian, nella risposta, si è detto certo che «questi ragazzi rappresentano una risorsa per il futuro, ma gli elementi devono intersecarsi tra di loro, senza illudere la gente. Dopo l'accordo con i Sindacati, che dovrà avvenire entro il 30 giugno, ritengo ci sia la possibilità di delineare un percorso con i croupier polivalenti, che in questi nove anni sono stati utilizzati poco, gestiti e trattati male (chiamati un'ora prima del lavoro). In questi mesi ho incontrato questi ragazzi molte volte e ho visto la loro disponibilità nei confronti di forme contrattuali diverse, perché capiscono che il mondo è cambiato.»

Rispetto alla pubblicazione dei risultati e delle graduatorie delle selezioni, l'Assessore ha ricordato che «mi ero battuto per rendere le graduatorie pubbliche e oggi non vedo nessuna difficoltà a pubblicare i nominativi di chi ha partecipato alle selezioni. Segnalo, tuttavia, che per questi croupier non si tratta di un'assunzione e non c'è stata nessuna selezione: hanno partecipato ad un corso dal 2008 al 2016, che si è concluso con un esame, su cui hanno contratto l'abilitazione tecnica, illusi di poter essere assunti. Dopo il superamento dell'esame, il Casinò ha quindi potuto utilizzarli quando meglio lo riteneva. Stiamo lavorando al regolamento per le assunzioni così come previsto dalla legge regionale del 2016 sulla trasparenza delle società partecipate. In questi nove anni, questi ragazzi sono stati utilizzati poco, ora ci dovrà essere da parte dell'azienda un utilizzo dato che sono stati formati ad hoc: bisogna dare loro dignità e stabilità, vista, per altro, la loro disponibilità a collaborare con la società

Nella replica, il Consigliere Marguerettaz ha osservato: «Quando il collega Chatrian era in minoranza si batteva come un leone, oggi che è Assessore ha le pile scariche: le sue risposte sono dei "vedremo", "faremo". Non facciamo l'errore di legare il futuro di questi ragazzi con la trattativa dei licenziamenti e della ristrutturazione aziendale perché andremmo incontro ad un disastro e a una guerra tra lavoratori. Avrei voluto una risposta certa dall'Assessore rispetto all'utilizzo dei titoli abilitativi conseguiti al termine delle selezioni fatte da questi ragazzi: purtroppo così non è e l'impegno dell'Assessore è generico. Seguiremo con attenzione questo dossier

SC