Info Conseil

Comunicato n° 343 del 20 giugno 2017

Iniziative sulla quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque

Seduta consiliare del 20 giugno 2017

Nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2017, i Consiglieri Elso Gerandin e Andrea Padovani del gruppo Misto hanno voluto tornare sul tema della quotazione in borsa della società Compagnia Valdostana delle Acque presentando un'interrogazione e un'interpellanza.

Con la prima iniziativa i Consiglieri hanno chiesto delucidazioni sui criteri e sulle spese della selezione dei "consulenti finanziari" e del "primario consulente finanziario"; hanno inoltre voluto conoscere i criteri secondo cui sono state invitate 3 banche americane, 2 francesi, 1 svizzera, escludendone altre qualificate.

Il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis, ha precisato: «Per un “consulente finanziario” non è stata fatta una gara ma, nel rispetto delle procedure aziendali, si è proceduto ad un incarico fiduciario. Per il secondo “consulente finanziario” non si è proceduto a gara in quanto la prestazione è stata svolta a titolo gratuito. I “consulenti finanziari” e il “primario consulente finanziario” sono le società Equita Sim spa e Societé Generale

«Complessivamente i costi sostenuti ammontano a 30 mila euro, di cui 10 mila ancora da fatturare, oltre a spese fino ad un massimo di 2.500 euro (importo ad oggi non fatturato). I capitolati sono stati redatti all’interno della società dopo avere svolto ricognizioni su imprese che hanno già avuto esperienze di IPO (Offerta Pubblica Iniziale) e secondo le migliori prassi di mercato. Gli istituti invitati sono stati individuati da CVA fra i migliori operatori di mercato in modo da rappresentare completamente il mercato nazionale ed internazionale. Goldman Sachs ha comunicato di non presentare la candidatura per evitare possibili conflitti d'interesse; Morgan Stanley ha declinato l’invito senza fornire motivazioni

«Equita - ha sottolineato il Presidente Marquis - è stata individuata in quanto società di intermediazione tra le più attive sulle IPO nazionali; oltre all’attività di advisor, svolge e ha svolto attività di Global Coordinator e Bookrunner per quotazioni di società sulla Borsa Italiana; è anche leader nella ricerca sul mercato italiano per investitori istituzionali

Il Consigliere Elso Gerandin ha replicato: «Questa risposta non mi tranquillizza per nulla. In effetti, le migliori prassi di mercato seguono un iter ben codificato, peccato che CVA non abbia seguito questa strada. Il primo passo da compiere sarebbe stato nominare un advisor. La nomina di Equita è in netto contrasto con un percorso trasparente della quotazione in borsa: non c'è stato nemmeno un avviso. Giudico poi anche negativamente l'esclusione del mercato inglese. Dubito che sia stata compiuta la scelta migliore per i cittadini

I Consiglieri hanno poi interpellato la Giunta regionale in merito alla selezione delle banche del consorzio di collocamento e alla commissione di valutazione delle offerte. «Ci interessa anche sapere - ha evidenziato il Consigliere Elso Gerandin -, se la Giunta intenda avviare una verifica puntuale sulla trasparenza delle procedure messe in atto sinora per la quotazione di CVA

 

Il Presidente della Regione Marquis ha riferito: «In merito alla selezione delle banche, la maggior parte degli istituti ha indicato una ripartizione tra un minimo dello 0% per investitori retail e 100% per investitori istituzionali ed un massimo dello 15% per investitori retail e 85% per investitori istituzionali. Solo due istituti hanno indicato quale quota massima destinata agli investitori retail il 30% dell’offerta di collocamento. La maggior parte degli istituti ha evidenziato come gli investitori istituzionali siano ampiamente in grado di coprire più volte l’offerta e come il collocamento sul mercato retail di parte del capitale flottante, considerato il profilo di CVA, non inciderebbe sul risultato dell’operazione. È emerso, inoltre, che rivolgersi al mercato retail risulterebbe maggiormente oneroso per l’incremento, da un lato, degli adempimenti e dei controlli e, dall’altro, dei costi connessi alle attività di marketing dell’operazione.»

«La politica potrà decidere a che tipologia di mercato rivolgersi - ha evidenziato il Presidente Marquis -. CVA ritiene che anche qualora si optasse per il retail, la prassi prevedrebbe l’estensione al pubblico indistinto in Valle d'Aosta e nel resto del territorio italiano e, in considerazione della potenziale limitata porzione di offerta, una banca con oltre 800 filiali sull’intero territorio italiano potrebbe essere adeguata. Nell’ambito di una potenziale offerta indirizzata ad investitori istituzionali e retail, è prassi individuare e fare costituire, anche successivamente all’avvio del processo di quotazione, un consorzio di collocamento e garanzia, con l'obiettivo di includere altre istituzioni bancarie per massimizzare i risultati dell'offerta retail

Passando poi a parlare della Commissione di valutazione, il Presidente della Regione ha comunicato: «Dall’avvio della procedura sino al 26 gennaio 2017, la composizione è stata la seguente: il Presidente CVA in quanto Presidente della Commissione, l'Amministratore delegato CVA e il Direttore generale CVA. In seguito poi alla risoluzione del Consiglio regionale del 25 gennaio che prevedeva la rimozione dai propri incarichi del Presidente e del Direttore generale, è stata individuata una nuova Commissione, composta dall' Amministratore delegato CVA, dal Direttore amministrazione finanza e controllo di gestione e dal Responsabile funzione acquisti e appalti. Terminati i lavori, la Commissione ha sottoposto gli esiti della procedura al Consiglio di amministrazione di CVA, che li ha approvati subordinando la sottoscrizione dell’incarico ai due Global Coordinator ed al Joint Bookrunner all’approvazione di Finaosta. Il 27 febbraio Finaosta ha comunicato il parere positivo, mentre il 3 marzo CVA ha comunicato a tutti gli operatori partecipanti i nominativi degli aggiudicatari. La procedura è precedente al nostro insediamento e ritengo che il Governo che ci ha preceduto abbia avuto modo di conoscere gli esiti e le modalità con cui la procedura è stata condotta. Dal 10 marzo, stiamo conducendo un attento monitoraggio, a garanzia di un procedimento corretto che vada in favore della comunità

Il Consigliere Elso Gerandin ha ribadito le proprie preoccupazioni: «Non essendoci più alcun obbligo di quotazione, nell'interesse dei valdostani, proprio per rispettare il principio di trasparenza, si fermino le bocce e si faccia il punto della situazione. Siamo tutti a conoscenza di questo percorso, ma più andiamo avanti e meno si capisce il vantaggio di questa operazione. Spieghiamo ai cittadini ciò che si sta facendo. Le basi devono necessariamente posare sulla trasparenza, invece sinora c'è stata troppa improvvisazione. Occorre avere il tempo per riflettere e chiarire se sia conveniente per tutti i valdostani proseguire su questa strada

 

MM