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Comunicato n° 341 del 20 giugno 2017

Interrogazione sul fabbisogno della figura della guida escursionistica naturalistica

Seduta consiliare del 20 giugno 2017

La figura della guida escursionistica naturalistica è stata l'oggetto di un'interrogazione presentata dai gruppi PD-SVdA e Union Valdôtaine nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2017.

I Consiglieri hanno rappresentato l'esigenza da parte degli operatori del settore turistico di prevedere corsi di formazione per l'abilitazione di una ulteriore quota di guide escursionistiche, che possano integrare quelle già abilitate a seguito del percorso di formazione. Considerato il potenziale occupazionale di tale abilitazione, i Consiglieri hanno chiesto se sia stata effettuata un'analisi del fabbisogno; quando sarà organizzato il prossimo corso, il numero di candidati ammessi e le risorse con cui sarà finanziato.

L'Assessore al turismo, Claudio Restano, ha riferito che «i soggetti abilitati a svolgere la professione di guida escursionistica naturalistica in Valle d'Aosta, ai sensi della legge regionale n. 1/2003, sono 307; di questi, 143 risultano regolarmente iscritti all'elenco regionale e quindi potenzialmente operanti sul territorio. Gli uffici regionali, in collaborazione con le varie associazioni del settore turistico, hanno avviato ad aprile 2017 un monitoraggio puntuale sulla domanda di questo tipo di figura: al momento, non è stata ravvisata la necessità di procedere a nuovi corsi di formazione, in quanto il numero di soggetti abilitati è già particolarmente consistente e il territorio non sembra manifestare particolari esigenze da questo punto di vista. Inoltre, è stato depositato un ricorso al Consiglio di Stato a seguito della sentenza del TAR della Valle d'Aosta che, tra le altre cose, ha chiamato in causa la costituzionalità della legge regionale sulle professioni turistiche, in pendenza del quale non è oggettivamente consigliabile procedere all'organizzazione di nuovi corsi

L'Assessore Restano ha evidenziato, invece, «la richiesta da parte del territorio di creare la figura di accompagnatore di media montagna, molto similare a quella della guida escursionistica e già attiva in altre regioni (Piemonte, Trentino): allo stato attuale sarebbe quindi sconsigliabile organizzare corsi mettendo in concorrenza due figure che lavorano nello stesso ambiente. Bisognerà quindi cercare di coordinare le varie richieste nell'attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. Certo è che questi mestieri rappresentano un potenziale di lavoro per i molti giovani che nutrono interesse nei confronti della montagna

Il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha replicato: «Ricordo che molte delle persone iscritte non praticano la professione. Alcuni gestori di rifugi alpini, ma anche altre associazioni di categoria del turismo, hanno manifestato un grande bisogno di queste figure professionali, tant'è che pare esistano fenomeni di abusivismo. Bisogna quindi trovare un percorso, che in parte era già stato indicato dall'allora Assessore Marguerettaz: compensare una situazione di carenza e risolvere il problema della costituzionalità della figura di guida escursionistica andandola a integrare alla figura dell'accompagnatore di media montagna. Creeremmo così un'ulteriore opportunità di lavoro per molti giovani cui piace la montagna ma che non intendono diventare guide alpine. Do la mia disponibilità a collaborare per cercare di coordinare le varie leggi e definire la creazione di questa figura di accompagnatore di media montagna, già presente in altre regioni

SC