Info Conseil

Comunicato n° 284 del 24 maggio 2017

Piano di ristrutturazione del Casinò: prosecuzione del dibattito generale

Seduta consiliare del 24 maggio 2017

Il dibattito sul Piano di ristrutturazione aziendale della Casinò de la Vallée spa e sul disegno di legge che contiene disposizioni urgenti per il finanziamento del piano, in attuazione della legge regionale n. 2/2017, è proseguito durante tutta la mattinata di giovedì 24 maggio 2017, seconda giornata di lavori del Consiglio regionale.

Il Capogruppo dell'EPAV, Mauro Baccega, ha ripercorso la storia degli ultimi anni della gestione della Casa da gioco, in cui «sono stati tanti i Piani di sviluppo, tante le maggioranze e i Consigli di Amministrazione; almeno quattro Presidenti della Regione si sono succeduti, senza riuscire a rilanciare la struttura

Entrando poi nel merito del Piano, ha affermato: «Trovo strano che non venga mai citato il parere pro veritate e non si utilizzi questo strumento legittimo per risolvere la querelle. Trovo incredibile che la legge che regge l'impianto finanziario non venga mai riportata: metterebbe in crisi le alleanze? Se già a pagina 4 si asserisce che non c'è assicurazione del raggiungimento dei valori, le pagine successive vengono lette inevitabilmente con diffidenza. Il Piano di marketing si riferisce a clienti cinesi, russi e thailandesi, anche se in passato l'attuale Assessore ci aveva aggrediti per questa stessa scelta. Il turismo congressuale è fallito, le grandi aziende non organizzano più convention del genere. Siamo decisamente in ritardo nel gioco online e virtuale. I giochi lavorati sono un nostro grande atout, siamo all'avanguardia anche in Europa grazie ai nostri professionisti seri e volenterosi. Non condividiamo la parte del finanziamento, che prevede un ulteriore indebitamento della Casa da gioco senza potersi nemmeno avvalere di un valido Piano di rilancio. La nostra preoccupazione si è ulteriormente acuita quando in Commissione abbiamo audito il Collegio sindacale, che ha parlato di una rimanenza di liquidità pari a 150 mila euro. Il personale è il clou del Piano, per cui prevede una drastica riduzione, senza quantificare i costi degli esuberi né indicare i costi da sostenere per le nuove figure professionali indicate. Il documento si crogiola sull'avvio della procedura di licenziamento: il Presidente e l'Assessore avranno ottenuto il loro scopo, ma i lavoratori non ci cascano. Questo Piano non ci piace perché non ha nessun costrutto, nonostante sia stato elaborato addirittura da una task force di sette consulenti. L'emendamento di sette milioni fa capire che la maggioranza ha sbagliato i conti. Il Piano finanziario non ci convince, il Piano di marketing non esiste. Ribadiamo con forza che si dovrebbe procedere con la restituzione dei 42 milioni anche a tranche, senza nuovi indebitamenti. Questo Piano non è concreto, non è veritiero. Chiedo all'Assessore di fare immediatamente la telefonata per interrompere la procedura di licenziamento

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha evidenziato che «la polemica politica non giova alla situazione disastrosa della Casinò. Qui si confrontano due visioni: quella di chi ha presentato un Piano credibile che può giovare al futuro della Casa da gioco e quella di chi spera nel suo fallimento. Nel passato sono stati presentati tanti Piani industriali che erano, però, frutto di fantasia e irrealizzabili, con manie di grandeur, che prevedevano circa 90 milioni di euro di incassi all'anno: piani che ci hanno fatto sognare, ma che non hanno dato riscontri positivi. I soldi dati sono stati dilapidati. Per anni, non c'è stata trasparenza: ci hanno fornito dati mascherati che sono venuti a galla quando abbiamo iniziato a poter avere accesso alle informazioni

Il Consigliere Gerandin si è poi soffermato sul personale: «La procedura di licenziamento collettivo è stata ereditata dal Governo precedente, ma se questa maggioranza riuscirà a trovare l'accordo sindacale nessuno rimarrà a casa. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad un ammontare degli incassi che sia il 50% del costo del personale. Così come è stata ereditato il percorso Fornero, giudicato onerosissimo, ma che dovrà essere valorizzato e che si concluderà entro la fine 2018. La nuova governance dovrà mettere fine alle progressioni di carriera, saranno ridefinite le competenze, valorizzata la meritocrazia. Votando questo Piano non firmo una cambiale in bianco e monitorerò il suo andamento. Oggi, se non si vota questo Piano si portano i libri in Tribunale: ognuno faccia appello al proprio senso di responsabilità, sapendo che questo è l'ultimo richiamo per il management, per la politica, per i dipendenti, per le Organizzazioni sindacali. Se questo Piano fallisce, non ci sarà nessuna via di fuga e ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità

Il Consigliere dell'UV Luca Bianchi ha ribadito l'importanza strategica per la Valle d'Aosta della Casinò spa, «una società che deve essere salvata. E lo dimostra la legge regionale approvata a febbraio. Questo è il Piano dell'Assessore Chatrian, è un documento pieno soltanto di banalità. Il Presidente Marquis ha cercato di mettere una pezza chiamando tutti al senso della responsabilità. Non è così che si lavora, soprattutto in un'ottica di condivisione. L'Assessore ha fatto un quadro sconfortante dei dipendenti che, ben lungi dal ritenersi privilegiati, con un referendum hanno approvato dei tagli, a testimonianza del loro attaccamento all'azienda. Licenziando 264 impiegati, la Casa da gioco non potrebbe operare: si sta conducendo un'operazione davvero meschina. Prendiamo atto che l'incoerenza è il cavallo di battaglia dell'Assessore Chatrian, che oggi presenta una legge di tre articoli, con già cinque emendamenti, aggiungendo ben sette milioni di euro. Abbiamo perso solo del tempo. La minoranza non vuole che il Piano fallisca ed è proprio per questo motivo che il nostro voto è contrario. Questo non è un Piano, non dà nessun futuro e caricherà tutti i lavori di ristrutturazione sulle spalle dei dipendenti.»

Per il Consigliere dell'UV Paolo Contoz, in Consiglio ci sono due minoranze: «La nostra, che non ha i numeri, e quella di governo, che sta attaccata con la colla. Il tema del Casinò è stato il pretesto per far cadere il Presidente Rollandin, ma il Piano che stiamo discutendo è molto simile a quello presentato dalla vecchia maggioranza. Un Piano che non risolve il problema, lo posticipa. Oggi ho un problema di coscienza: rischiamo di far stare a casa 260 persone con famiglie a carico senza parlare degli esodati che non percepiscono lo stipendio da quasi un anno. Mi sono posto il problema di come votare, ma vista la grave e delicata situazione ho deciso di ascoltare i consigli di chi è più esperto di me e di allinearmi al gruppo di cui faccio parte, sicuro che ha a cuore i problemi dei lavoratori. I continui battibecchi non fanno bene alla politica e alla Valle d'Aosta: un teatrino di cui i cittadini sono stufi. Per il bene della Valle d'Aosta, dopo l'operazione Casinò, bisognerà mettere mano alla legge elettorale per dare tranquillità di governo alle forze politiche che saranno elette e, soprattutto, andare a votare subito perché il popolo valdostano lo vuole. In questa confusione politica non si può andare avanti

Il Consigliere Vincenzo Grosjean (UVP) ha rilevato l'importanza «dell'applicazione di questo Piano. I precedenti sono stati votati e poi abbandonati. Questa volta non bisogna arrivare a questi punti di fallimento. Dobbiamo verificare i risultati che porterà il nuovo Piano, in modo da supportare opportunamente un'azienda che è stata definita addirittura destrutturata. Il nostro adempimento è quello di verificare chi fa cosa e trovare soluzioni se qualcuno non produce. Inutile discutere su fantasie e intenti, bisogna fare qualcosa di concreto. Basta raccontarci storie, i valdostani hanno bisogno di risposte

Dopo una sospensione dei lavori per una riunione dei gruppi di minoranza, il Consigliere Roberto Cognetta del M5S ha preso la parola per annunciare il deposito di quattro ordini del giorno collegati al Piano di ristrutturazione del Casinò.

La seduta proseguirà nel pomeriggio con inizio alle ore 15.30.

 

SC-MM