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Comunicato n° 239 del 9 maggio 2017

Interpellanza sull'attuazione del Piano Cultura

Seduta consiliare del 9 maggio 2017

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 9 maggio 2017, il Movimento 5 Stelle ha chiesto se sia intenzione del Governo regionale velocizzare l'attuazione del piano degli interventi riguardanti il patrimonio di interesse culturale, denominato "Piano Cultura", che, come ha ricordato il Consigliere Roberto Cognetta, «è stato approvato il 28 febbraio 2016 per un importo complessivo di cinquanta milioni di euro

«Al 27 aprile 2017 - ha aggiunto il Consigliere Cognetta -, a fronte di una previsione di spesa di circa 20 milioni di euro - di cui 15 del 2016 e 5, per ora, del 2017 -, sono stati impegnati poco più di 13 milioni di euro e spesi un milione. Visto che diversi siti archeologici sono chiusi per mancanza di allestimento o segnaletica e che diversi edifici pubblici dell'Assessorato della cultura hanno necessità di riparazioni e adeguamenti per la messa a norma, sarebbe opportuno renderli fruibili, il che gioverebbe alla comunità e alla crisi del settore edile.»

L'Assessore all'istruzione e cultura, Chantal Certan, ha ricordato che «con il Piano Cultura si tende a raggiungere l'obiettivo di tutelare il patrimonio valdostano e di incrementare l'offerta culturale e che è interesse di tutti poter procedere ai lavori prima possibile

Ha poi precisato che «il milione di euro spesi riguardano l’esecuzione di piccoli lavori che hanno agevolato le piccole/medie imprese e le cui pratiche amministrative per importo e complessità sono state gestite totalmente dagli uffici riuscendo in tal modo a far fronte alle urgenze. Il Governo regionale è impegnato a sollecitare le strutture per accelerare le spese già finanziate, in quanto si ritiene che gli interventi previsti siano urgenti per la tutela, per la messa norma degli edifici già inseriti nel piano, per la loro messa a sistema con la rete esistente dei beni culturali, quest’ultima infatti ha una forte valenza turistica. Eventuali economie di spesa permetteranno una riflessione politica sull’attivazione di ulteriori interventi su altri siti che verranno fatti in un secondo momento, pur evidenziando che con il Piano Cultura non si ha l’ambizione di far fronte alla risoluzione di tutte le problematiche sugli edifici monumentali, bensì intervenire sulle urgenze più significative. Ricordo che in Valle d'Aosta ci sono oltre 800 siti culturali e monumentali

«Nel piano lavori - ha aggiunto l'Assessore Certan - si prevedono interventi al castello di Quart, all’area megalitica di Saint-Martin de Corléans e al teatro romano di Aosta, interventi già inseriti nel programma 2014-2020 del POR FESR, nel progetto integrato “rete cultura e turismo per la competitività". Stesso discorso per il Castello di Saint-Pierre, dove le somme a mutuo si affiancano a un finanziamento Interreg e permettono il completamento del restauro del Castello con la sua riapertura come Museo di Scienze Naturali e la sua messa a sistema con i castelli di Sarre, Sarriod de la Tour e Aymavilles. Negli ultimi anni sono stati aperti due siti importanti, Pont d’Ael e Saint-Martin de Corléans, mentre alcuni siti minori, ai fini della efficienza dei costi di gestione, sono aperti su richiesta e prenotazione. I siti archeologici (senza contare gli ingressi al teatro romano per i primi sei mesi del 2016 e dicembre per i mercatini) hanno totalizzato pressoché 200 mila visitatori. Inoltre i tempi realistici e normali per la selezione di professionisti per una progettazione di media entità, sono di almeno 11/12 mesi. La redazione di un progetto, sempre di media entità, richiede, compresa la validazione, non meno di 15 mesi (che scende in relazione al minor importo dei lavori da progettare). Ricordo, infine, che la gara per l’affido dei lavori richiede dai 6 ai 15 mesi a seconda della complessità. In conclusione, individuare oggi ulteriori o nuovi progetti non accelererebbe la ripresa del settore edile, in quanto si dovrebbe ripartire da zero vanificando tutti gli investimenti, dalle attività di ricerca, alle progettazioni in corso o che dovrebbero partire, alle gare in essere sia per la selezione di professionisti sia per i lavori, fino alla previsione di lavori, già condotti finora e che daranno i loro frutti all’atto dell’affidamento

Il Consigliere Cognetta, nella replica, ha commentato: «Non riusciamo a fare modifiche al Piano Cultura, quindi all'Assessore va bene quello che ha fatto la passata gestione dell'Assessorato: se dipende tutto dagli uffici, bisognerebbe fare un concorso per assumere almeno 300 persone. Invece è compito della politica quello di pensare a come migliorare la macchina amministrativa, altrimenti non riusciamo a spendere i soldi che abbiamo, e intanto le aziende chiudono.»

SC