Info Conseil

Comunicato n° 234 del 9 maggio 2017

Interpellanza sulla riorganizzazione dell'attività chirurgica

Seduta consiliare del 9 maggio 2017

Il gruppo PD-SVdA è tornato ad affrontare il tema della sanità con un'interpellanza discussa nella seduta del Consiglio regionale del 9 maggio 2017.

Il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz si è focalizzato sulle liste di attesa per le prestazioni chirurgiche, «che in alcuni casi superano i dodici mesi. Chiedo quindi di fare il punto della situazione: utilizzo e organizzazione delle sale operatorie, organico e carico di attività della Chirurgia generale, con la specifica degli interventi effettuati e dei criteri di priorità. Vorrei inoltre sapere dall'Assessore se vi sia l'intenzione di riorganizzare l'attività chirurgica in modo tale da produrre una riduzione delle liste d'attesa e soprattutto un uso ottimale delle strutture.»

L'Assessore alla sanità, Luigi Bertschy, ha risposto che «siamo in un momento di giusto approfondimento e di messa in trasparenza del nostro modello sanitario. Usciamo da una fase in cui, a causa della crisi, abbiamo subito forti tagli; fase che ha messo in discussione un modello che si reggeva su qualità e risorse. La Sanità rappresenta un quarto del bilancio regionale per finanziare i servizi primari ai nostri cittadini. Oggi, c'è bisogno di una riorganizzazione: vorrei rendere il più trasparente possibile questa importante assegnazione di risorse e il modello che si intende adottare. I dati 2016 permettono di iniziare un lavoro di approfondimento, anche con la Commissione consiliare competente: la politica ha il compito di aiutare e supportare l'azienda USL. Questa riorganizzazione è dovuta sia ai cittadini che aspettano e a chi, all'interno dell'azienda, vuole risolvere i problemi

L'Assessore ha poi comunicato che «le sale operatorie del Presidio ospedaliero Parini e di Beauregard vengono utilizzate da tutte le strutture chirurgiche. La loro distribuzione viene gestita dal Direttore dell'Anestesia in accordo con il Direttore del Dipartimento delle Chirurgie e Cardiovascolare. A partire dal 2 settembre 2016 è stata utilizzata una programmazione elastica, in quanto una quota delle sedute mensili viene assegnata in maniera fissa alle varie Strutture, una seconda quota viene assegnata in funzione delle liste di attesa delle singole specialità, al fine di permettere una riduzione delle stesse. Le sale operatorie sono utilizzate a pieno regime, nei limiti della disponibilità di personale medico ed infermieristico di sala. In particolare è nota la carenza di anestesisti, se verrà mantenuto l'attuale modello organizzativo (35 dirigenti medici anestesisti rianimatori attualmente in servizio a fronte di un fabbisogno di 45 di cui 6 dedicati alla postazione territoriale di Donnas). L’utilizzo delle sale, compatibilmente con le risorse umane (medici anestesisti) disponibili, è già stato migliorato e riorganizzato

Riguardo all'organico, l'Assessore Bertschy ha riferito che «in Chirurgia generale ci sono 20 dirigenti sanitari medici, in Urologia 7, in Otorinolaringoiatria 8, in Chirurgia toracica 5, in Oculistica 9, in Ortopedia e traumatologia (11), in Chirurgia vascolare, endovascolare e angiologia 9, in Ostretricia e Ginecologia 12, in Anestesia e rianimazione 35, Terapia del dolore 2, in Neurochirugia 3. Attualmente, risultano 51 posti vacanti di dirigente sanitario medico. Sul carico di lavoro, l'azienda USL sarà in grado dal 2017 di fornire i dati di attività dettagliati per ogni singolo chirurgo operatore. Per ora sono disponibili e relativi al 2016. L'attività delle sale operatorie è aumentata tra il terzo e il quarto quadrimestre

Il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha condiviso «la necessità di un processo di messa in trasparenza delle liste d'attesa. Siamo sempre stati sensibili su questo tema, ma non sono così sicuro che i problemi della sanità si risolvano solo ed esclusivamente mettendo più soldi: la sanità ha problemi altri, legati alle organizzazioni, alle persone, a situazioni interne incancrenite. C'è un paradosso: spesso accedono alla possibilità della libera professione, con la possibilità quindi di aumentale la propria retribuzione, non quelli che si comportano in modo virtuoso e che riducono le liste d'attesa, ma coloro che le dilatano. Va quindi fatta un'analisi attenta delle dinamiche interne, analizzando i dati in maniera assolutamente oggettiva

 

SC