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Comunicato n° 200 del 18 aprile 2017

Interrogazione sul servizio di ossigenoterapia domiciliare

Seduta consiliare del 18 aprile 2017

Nella seduta del Consiglio regionale del 18 aprile 2017, il gruppo PD-SVdA ha posto un'interrogazione per trattare la situazione del servizio di ossigenoterapia domiciliare nella nostra regione.

Avendo ricevuto segnalazioni su malfunzionamenti delle bombole, i Consiglieri hanno voluto conoscere il numero e la collocazione dei pazienti, hanno chiesto delucidazioni sulla ditta appaltatrice del servizio, su eventuali problematiche sollevate in passato e le relative soluzioni; infine, hanno chiesto i dati relativi ai costi complessivi del servizio negli ultimi tre anni

L'Assessore alla sanità ha risposto che si tratta di un servizio riappaltato lo scorso anno, ma che comunque sta dando le risposte al territorio. Per poter però effettuare tutte le valutazioni opportune, si ritiene necessaria una verifica complessiva a partire dal mese di luglio, quando l'attuale ditta avrà completato un anno di lavoro.

L'Assessore Luigi Bertschy è quindi passato a fornire i dati: al 31 marzo 2017, sono 556 gli utenti interessati, di cui 503 con contenitori di ossigeno liquido e 53 con concentratore. In merito alla dislocazione territoriale, 99 pazienti si trovano nel distretto 1, 282 nel distretto 2, 71 nel distretto 3 e 104 nel distretto 4. Si tratta di numeri variabili, in quanto legati alle condizioni di salute degli utenti.

In merito all'appalto dello scorso anno, l'Assessore alla sanità ha comunicato che la ditta vincitrice è la società SICO di Saronno. La base d'appalto è stata di circa 1 milione 260 mila euro e la gara è stata vinta con il 36.9% di ribasso. Il servizio da questa ditta è gestito dal 1° luglio 2016 e il controllo sulla qualità è svolto dall'ufficio tecnologie della USL valdostana.

Riguardo alle segnalazioni, che, per quanto a conoscenza degli uffici, sono state tutte risolte positivamente, l'Assessore Bertschy ha affermato che ci si è focalizzati sul passaggio dal vecchio al nuovo fornitore: alcune problematiche hanno trovato soluzioni nell'immediato, per altre si va verso una definitiva risoluzione. La morfologia del territorio ha comportato modifiche alla flotta vettori, che sono stati aumentati nei distretti. Altre difficoltà rilevate hanno riguardato proprio gli argomenti delle segnalazioni ricevute dagli utenti, ovvero la distribuzione e il ritiro dei contenitori, di cui alcuni avevano un difetto sull'indicatore di capacità; di questi, una parte è stata adeguata dai centri di manutenzioni, altri sono stati immediatamente sostituiti. La gestione delle segnalazioni è stata migliorata con l'attivazione di numero verde attivo 24 ore su 24.

Infine, trattando le spese del servizio negli ultimi tre anni, l'Assessore ha evidenziato che nel 2014 la spesa annua è stata di circa 492 mila euro (media mensile di 44 mila euro), nel 2015 di 541 mila euro (media mensile di 45 mila euro), nel periodo gennaio-giugno 2016 la spesa è stata di circa 397 mila euro (media mensile di 66 mila euro). Il primo dato disponibile del nuovo fornitore è quello del periodo di ottobre-dicembre 2016, con una spesa di 86 mila euro (28 mila euro media mensile).

Il Capogruppo Jean-Pierre Guichardaz ha replicato che il tema apparentemente riguarda una fascia ristretta di pazienti, in realtà si parla di circa 600 persone. È un servizio, pertanto, che deve essere efficiente al 100%. Ogni cambio di appalto comporta assestamenti e problematiche; la ditta deve tenere conto che la conformazione del nostro territorio è ben diversa da quella di Saronno e quindi deve adeguarsi. Certo è, ha aggiunto Guichardaz, che i problemi segnalati hanno una rilevanza fondamentale per il paziente, che non può ovviamente rimanere senza ossigeno. Il Consigliere Guichardaz, sottolineando come l'appalto abbia sì comportato un risparmio, ma non deve causare disagi agli utenti, ha infine invitato l'Assessore a monitorare con attenzione la situazione, anche consultando i medici territoriali.

MM