Info Conseil

Comunicato n° 169 del 4 aprile 2017

Interpellanza sull'affidamento diretto di servizi pubblici alle società in house

Seduta consiliare del 4 aprile 2017

Con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 4 aprile 2017 il Movimento 5 Stelle ha chiesto notizie in merito all'affidamento diretto di servizi pubblici alle società in house.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha richiamato una recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale valdostano che ha specificato che, nel caso in cui sussista una società in house, è legittima la scelta dell'Ente di non procedere all’affidamento di un servizio pubblico e di indire una gara, in quanto l’affidamento ad una società in house ha natura eccezionale rispetto alla regola generale che impone il ricorso al libero mercato. Il Consigliere ha poi evidenziato che, a fronte di un bilancio regionale quasi dimezzato dal 2010 ad oggi, l'unica voce che continua a incrementare è quella relativa agli affidamenti diretti a INVA, la società in house della Regione che si occupa dei servizi informativi. Il Consigliere ha quindi chiesto se sia intenzione del Governo regionale attenersi alle diposizioni della sentenza del TAR e con quale modalità si effettueranno tali gare, visto che la società INVA opera come centrale unica di committenza regionale (CUC).

Il Presidente della Regione ha risposto che la sentenza del TAR non comporta alcuna novità per quanto riguarda la Regione, atteso che INVA è sicuramente una società in house dell’Amministrazione regionale e che l’ordinamento vigente consente, comunque, l’affidamento diretto alle società in house. La Regione continuerà pertanto, ha aggiunto, per ciò che attiene al tema degli affidamenti, ad attenersi alle norme che regolano i rapporti tra la pubblica amministrazione e le società in house, provvedendo, in particolare, a valutare preventivamente, come sempre è stato fatto in passato, la congruità economica dell’offerta della società rispetto alle condizioni reperibili sul mercato.

Per quanto riguarda le modalità di effettuazione delle gare di INVA come centrale unica di committenza Regionale (CUC), il Presidente ha specificato che svolge questa attività sulla base della normativa regionale vigente che le attribuisce detto compito per le strutture regionali e per gli enti locali e che si connota in termini di obbligatorietà reciproca, sulla base di apposite convenzioni regolanti i conseguenti rapporti.

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato che è cambiato il Governo ma le regole rimangono sempre le stesse: si continua con gli affidamenti diretti ed è inutile parlare di committenza unica. Per il Consigliere, bisogna rendere la partecipata INVA una società operativa e, soprattutto, rispondente ai requisiti minimi di mercato. Il TAR è stato chiaro, ha detto Cognetta: bisogna fare affidi diretti solo in via straordinaria e politicamente bisogna cominciare a ragionare sulla scorta di questa sentenza. Se continuate con gli affidi diretti, ha continuato, mi rivolgerò alla Corte dei Conti: vi consiglio di fare le gare pubbliche.

SC