Info Conseil

Comunicato n° 132 del 10 marzo 2017

Dibattito sulla mozione di sfiducia costruttiva al Presidente della Regione

Seduta straordinaria del Consiglio del 10 marzo 2017

La mozione di sfiducia costruttiva al Presidente della Regione ha visto un dibattito sviluppatosi nel corso della seduta consiliare straordinaria del 10 marzo 2017.

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha dichiarato: «Oggi abbiamo la sicurezza di poter procedere legittimamente verso un nuovo percorso politico, grazie al lavoro svolto dal Presidente e dai dirigenti del Consiglio. Se si sta zitti tutto funziona, tutto scorre serenamente; invece se si cerca di compiere un percorso chiaro per realizzare i progetti si viene attaccati. Ringrazio il collega Marquis: non è facile in questo momento dare la propria disponibilità in una Valle d'Aosta che soffre di un vuoto di metodo, ma soprattutto nel suo tessuto sociale. Grazie a tutti gli altri Consiglieri di questo progetto, che qualcuno ha definito "allegra brigata", per l'impegno con il quale hanno lavorato ad una mozione di sfiducia costruttiva non contro una persona, ma volta a fornire un nuovo progetto per la Valle d'Aosta. Una mozione che arriva al momento giusto, per colmare un vuoto di amministrazione e di governo provocato da qualcuno che ha fatto dimettere i suoi Assessori. Dispiace che il nostro lavoro sia stato denigrato da alcuni colleghi in Consiglio. C'è bisogno di un'opera di rilancio, di un progetto come questo: aperto a tutti e nel quale è possibile dialogare. Oggi questo progetto trova la sua base di partenza; oggi questo Governo inizia senza un colore definito, parte da questo Palazzo ma si rivolge a tutti coloro che vorranno contribuire alla sua riuscita. Secondo noi il potere può avere un significato importante per il benessere dei cittadini, se usato in favore dell'intera comunità. Questo non è un progetto di divani e sofà, e che a dirlo sia il maggior imprenditore di divani e sofà fa sorridere; è un progetto con limiti ma grandi potenzialità, per dare risposte concrete ai bisogni dei valdostani

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli ha osservato: «Aujourd'hui nous exerçons nos fonctions de Conseillers, nous avons tout simplement le courage du quotidien. Questo non è un ribaltone, altrimenti sarebbe il più lungo della storia. Le parcours que nous traçons aujourd'hui a été écrit à la lumière du soleil dans les organes dirigeants des mouvements, à l'intérieur de cette salle et de la salle des Commissions; il est le fruit d'actions transparentes. Et pourtant le Gouvernement Rollandin aurait pu arrêter la chute. Il aurait fallu rechercher un partage d'abord à l'intérieur de la majorité et du Conseil entier. Così non è stato: emblematico il comportamento scorretto nel portare avanti il dossier del Casinò, così come per i contributi agli agricoltori. Trascinata per anni anche la questione dei trasporti, così come inefficaci sono stati i rapporti con lo Stato, intrattenuti senza la minima condivisione. Stupisce che non si siano cercate le vie d'uscita, né si sia tentato di contenere i danni; stupisce che il Presidente Rollandin, nonostante la situazione, non abbia fatto un passo indietro, ma abbia proseguito in un'opera di delegittimazione del Consiglio regionale. Per governare bisogna avere i numeri, ma i numeri del Presidente Rollandin non esistono più, anche se si è fatto come se nulla fosse, con una mancanza di rispetto totale nei confronti di questo Consiglio. ALPE non vuole sottrarsi alle responsabilità che il ruolo politico ci impongono, ma vuole lavorare per migliorare la nostra Valle d'Aosta. Oggi ci assumiamo un impegno imposto dalla nostra storia, breve ma coerente: creare le condizioni per una migliore qualità di vita ai valdostani. Noi invochiamo libertà. Il progetto cui abbiamo aderito è di emergenza, per quanto esso abbia i presupposti per una durata a lungo termine. Non abbiamo fatto melina, non abbiamo trascinato la crisi e ci siamo sempre presentati in Aula. Ci chiediamo i motivi dell'accanimento contro la discussione di questa mozione: ci sarà qualcosa da nascondere? Il compito che ci aspetta non sarà facile, ma non ci facciamo scoraggiare dalla campagna denigratoria.» In merito alla condanna del Capogruppo Albert Chatrian, la Consigliera Morelli ha tenuto a precisare che gli è stata contestata «la condivisione di principio per l'utilizzo dei fondi dei gruppi» e ha concluso: «ALPE a été constitué pour travailler à une Vallée d'Aoste ouverte au monde, au futur, prête à se mesurer avec les autres réalités alpines. Les Valdôtains nous demandent de mettre fin à ce théâtre: que le printemps de la Vallée d'Aoste commence

Il Capogruppo di PNV Claudio Restano, richiamato il clima politico in Aula e analizzati «antefatti, scelte politiche su argomenti importanti quali la Casa da gioco, agricoltura, trasporti e sport», ha specificato: «La nostra scelta di staccarci dall'UV non è stata facile, ma affrontata con la dignità, il coraggio e la consapevolezza di chi vuole costruire qualcosa di importante per la nostra regione. Abbiamo cercato un dialogo con la maggioranza, ma da loro abbiamo ottenuto solo una fuga dalle responsabilità, mentre in politica bisogna saperci mettere la faccia. Il nostro intento era quello di aprire un confronto trasversale, aperto a tutti i componenti il Consiglio per rispondere alle emergenze incombenti. La risposta al nostro invito non è arrivata. Sono arrivate invece le dimissioni di parte della Giunta, da noi non richieste. La capacità di lavorare insieme è la vera novità del progetto che presentiamo oggi, il rapporto uno a uno ha solo fatto male alla comunità. Prima che politici, noi siamo valdostani, siamo figli di questo territorio che amiamo e vogliamo uscire da questa impasse istituzionale. Il nostro lavoro sarà propositivo, nel rispetto delle parti e dei ruoli per rispondere a tutti i problemi che abbiamo sotto i nostri occhi

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha evidenziato: «Il mio voto è contro la Giunta Rollandin, contro tutto quello che ha rappresentato in questi anni di gestione della cosa pubblica come fosse privata. Il mio voto non sarà mai a favore di una Giunta, a meno che questa sia composta solo da componenti il Movimento 5 Stelle. Sono deciso a sopportare tutte le conseguenze dei miei voti, perché io ho le mie idee, io decido come votare. Si dice che si appartenga al paese in cui si è maturati: non sono nato in Valle d'Aosta ma mi sento valdostano. Ho dimostrato di non essere "né di qua né di là". La nuova Giunta sarà giudicata per il lavoro che svolgerà non solo da me, ma da tutti i valdostani. Auguro al nuovo Governo di riuscire a sopportare il peso enorme che lo aspetta: dovrete dimostrare di essere migliori di quelli che vi hanno preceduto. Dovrete essere in grado di essere davvero onesti. Chi ha competenza politica capisce il perché di certe scelte. Resterò in opposizione, continuerò a votare solo ciò che mi va bene. Non mi omologo, non mi importano le critiche: io ho sempre discusso, non ho mai alzato muri. Il mio lavoro resta quello di portavoce delle esigenze dei cittadini. Dobbiamo darci da fare per aiutare i valdostani. Spero che la Giunta faccia quello che dice di fare

Per il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin, «non è un bel momento per le Istituzioni della Valle d'Aosta: un Consiglio con tante assenze, che non si è voluto utilizzare per il dibattito politico e per confrontarsi su di una situazione che si era incancrenita da tempo. In questi ultimi mesi ci sono stati diversi segnali: dall'approvazione del bilancio regionale, con il Consiglio che si è sostituito alla Giunta, c'era il sentore che qualcosa non funzionava; sulla legge popolare in materia di ferrovia, l'Assessore ha dovuto prendere atto che le sue scelte andavano contro la comunità; la crisi del Casinò è stata lasciata degenerare per poi all'improvviso prenderne le distanze annunciando licenziamenti e abbattimenti di capitale, dopo che per anni si sono buttati soldi; le società partecipate hanno gestito tutto per conto del Governo per anni. La mozione di sfiducia era l'iter più normale, la risposta al Presidente della Regione quando ha fatto dimettere tutti i suoi Assessori: è lui che ha sfiduciato la sua Giunta. Oggi, non ci sono più scusanti: a fronte di un Esecutivo che non può più operare nella sua pienezza, era giusto proporre la mozione di sfiducia costruttiva. Qualcuno deve, quindi, farsi un esame di coscienza. Per quanto riguarda il nuovo Governo, nasce senza grandi numeri ma non per questo è più debole. I consensi dovrà conquistarli in Aula, avendo quella trasparenza e quell'imparzialità che abbiamo sempre invocato. Ma soprattutto dovrà esserci la verità, che è mancata in questi anni. Ringrazio i colleghi che hanno accettato questa sfida e da parte mia avranno collaborazione. Mi che si abbandoni la personalizzazione della politica e dell'amministrazione nell'interesse del bene comune, sperando che sappiano fare della verità, della trasparenza, della responsabilità il nuovo sistema di governo per la nostra Valle

Il Consigliere Andrea Padovani ha affermato: «Dal 2013 ad oggi molte cose sono cambiate, tranne nel metodo e nella politica dell'uomo solo al comando. Il mio ingresso in quest'Aula coincide con una turbolenza politica molto forte. Atteggiamenti personalistici tengono in ostaggio le Istituzioni: dove sta la politica intesa come progettualità costruttiva in tutto questo spettacolo sconcertante? La situazione che si è venuta a creare mi obbliga a scegliere: la coerenza col programma che ho sottoscritto nel 2013 non mi consente di appoggiare la maggioranza del Presidente Rollandin. Voto quindi favorevolmente questa mozione, ma ponendo certe condizioni. Innanzitutto, apporterò il mio contributo valutando provvedimento per provvedimento. In merito alla nuova legge elettorale, bene rendere il voto libero e non controllabile, ma non condivido modelli presidenziali maggioritari. Condivido il ripensare alla gestione delle società partecipate, ma non i consigli di amministrazione in mano ai partiti: esigo testimonianze tangibili del fatto che questa nuova maggioranza non porti avanti una politica clientelare. In merito all'ambiente, va concretizzata la volontà popolare espressa col referendum del 2012, quando si è scelto di trattare i rifiuti trattati a freddo. È poi necessario affrontare il piano occupazione, soprattutto per favorire i giovani. Giudico inadeguata la legge sull'inclusione al reddito, e anche per la questione della scuola bisognerà lavorare a fondo; bisognerà garantire un sistema di welfare per tutti, rendere più efficiente il trasporto su gomma, limitare i ribassi negli appalti. Ravviso qualche segnale nel programma proposto, ma le parole non mi bastano, voglio fatti. Il compito che do a me stesso è di essere inflessibile. Infine, indirizzo un pensiero a una persona che mi ha insegnato tanto e che si è seduta su questi banchi: Vittorino Chiarello

Il Consigliere Paolo Contoz ha detto in dichiarazione di voto: «Sono uscito nel 2005 da Stella Alpina, scrivendo le mie ragioni e da quando sono uscito ho intrapreso un percorso di avvicinamento all'Union Valdôtaine, perché è il movimento che è più vicino al mio pensiero di autonomista e di centro. Oggi, mi trovo a dover fare l'ago della bilancia: la scelta è delicatissima e so che scontenterò tanti amici, ma in politica bisogna prendere delle decisioni. Quindi, oggi parlo con il cuore della gente: la gente vuole andare alle urne, vuole delle risposte perché i problemi sono tanti e non capisce cosa succede qua dentro. Proporrò quindi una modifica alla legge elettorale per non incorrere in situazioni tipo quella che si è vissuta in questa Legislatura. Sono a un bivio: devo decidere tra due proposte. Non sono molto propenso ad appoggiare un governo con così tante sensibilità e ho una mia coscienza e coerenza che mi dice che ho intrapreso un percorso e devo proseguirlo. Io sono contrario ai ribaltoni: prendo quindi cinque giorni di tempo per decidere dove collocarmi, ma oggi non voterò la sfiducia al Governo Rollandin

Il Consigliere Carlo Norbiato ha annunciato l'astensione sulla mozione: «È frutto di elaborazioni che non mi hanno coinvolto ma darò tutta la mia collaborazione affinché si possano sviluppare politiche per risolvere i numerosi problemi che affliggono la comunità

 

 

SC-MM