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Comunicato n° 83 del 17 febbraio 2017

Iniziati i lavori della seduta straordinaria del Consiglio

Riunione del 17 febbraio 2017

Il Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset, ha aperto i lavori del Consiglio straordinario riunito oggi, venerdì 17 febbraio 2017, per discutere un unico punto all'ordine del giorno: costituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta, di cui all'articolo 21 del Regolamento interno, sull'acquisto da parte della Compagnia Valdostana delle Acque-CVA spa di turbine e di altro materiale proveniente dalla Cina.

La richiesta di un Consiglio straordinario è stata inoltrata lo scorso 10 febbraio dai Consiglieri Fosson, Restano, Marquis, Borrello, Marco Viérin, Cognetta, Gerandin, Certan, Chatrian, Bertin, Morelli, Roscio, Bertschy, Nogara, Fabbri, Grosjean, Laurent Viérin, La Torre.

Il Presidente Rosset ha riferito che, come concordato in Conferenza dei Capigruppo, la discussione avverrà su di una risoluzione che sarà presentata a inizio lavori e sarà articolata nel seguente modo: due interventi per ciascun Gruppo proponente (10 minuti per ciascun intervento), a seguire le repliche della Giunta regionale, quindi 2 interventi per ciascun Gruppo (10 minuti in totale per Gruppo).

Il Presidente ha poi comunicato che «la Conferenza dei Capigruppo riunita questa mattina ha deciso che al termine della riunione straordinaria di questo Consiglio vi sarà una discussione sulla situazione politica, con cinque minuti per gruppo consiliare.»

Il Consigliere Leonardo La Torre (UV) ha preso la parola per annunciare «le proprie dimissioni da Presidente della seconda Commissione e da componente della seconda e della quarta Commissione. La sentenza del 14 febbraio sui finanziamenti ai gruppi consiliari non può essere disattesa e mi impone di ridefinire la mia presenza in Aula. La sentenza, infatti, delegittima i Consiglieri, che sono stati condannati, ad operare all'interno della pubblica amministrazione, nell'attesa di essere sospesi: quindi, anche per non creare imbarazzo, mi dimetto anche da componente del gruppo Union Valdôtaine. Le dimissioni sono a valere da lunedì 20 febbraio.  È il minimo che si possa fare nel rispetto della sentenza e dei cittadini

Anche il Consigliere Marco Viérin (SA) ha dichiarato di aver presentato le proprie dimissioni dalla carica di Vicepresidente del Consiglio: «L'esito della sentenza relativa al processo di appello a Torino relativo all’utilizzo dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari ha suscitato in me sconcerto e profonda amarezza. La sentenza ha inaspettatamente sovvertito quella emessa nel processo di primo grado a Aosta, in cui veniva sancita l’assoluzione poiché il fatto non sussiste. Cercherò di affrontare, con la determinazione che mi appartiene, questa difficile situazione che proverò a superare con la vicinanza della mia famiglia e dei miei amici. Sottolineo che il mio agire è sempre stato improntato alla correttezza e, nella fattispecie nel rispetto dei dettami della legge regionale che disciplina l’utilizzo delle risorse pubbliche. Sono fiducioso che le medesime ragioni che hanno portato all’assoluzione definitiva di un mio collega di gruppo avendo condotto gli stessi comportamenti saranno il presupposto per accertare la mia innocenza nel ricorso che promuoverò in Cassazione. Mi compiaccio per coloro che sono usciti con esito positivo da questa vicenda estremamente delicata con una legge regionale che, alla luce di tali eventi, abbiamo modificato. Il rispetto che serbo verso le Istituzioni mi impone, pur avendo la certezza di essere nel giusto e totalmente sereno con la mia coscienza, di rassegnare le dimissioni dal ruolo di Vicepresidente del Consiglio regionale, rimanendo sempre attivo nell'impegno per la nostra Valle d'Aosta alla quale continuo a credere e per la quale dobbiamo lavorare

SC