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Comunicato n° 564 dell'8 novembre 2016

Approvato l'assestamento di bilancio 2016 della Regione

Seduta consiliare dell'8 novembre 2016

Nel pomeriggio di oggi, martedì 8 novembre 2016, il Consiglio regionale ha approvato con 27 voti a favore (UV, UVP, SA, PD-SVdA, PNV) e 7 contrari (ALPE, M5S, GM), l'assestamento del bilancio 2016 della Regione autonoma Valle d'Aosta e le modifiche di disposizioni legislative e variazioni al bilancio di previsione 2016-2018.

Per il Presidente della seconda Commissione, relatore del disegno di legge, l'assestamento 2016 è particolare, innanzitutto perché interviene a valle di una variazione di bilancio che è stata approvata dal Consiglio regionale la scorsa estate; inoltre, agisce oltre la metà dell'esercizio, perché nel corso del 2016 è stato necessario rideterminare il risultato di amministrazione dell'esercizio 2015, utilizzando le nuove regole contabili.

Cambiando le regole contabili, ha aggiunto il Consigliere Leonardo La Torre, in particolare con l'introduzione del concetto della competenza finanziaria potenziata - che prevede che gli impegni contabili siano ripartiti negli anni sulla base di scadenza dell'obbligazione -, i saldi contabili del bilancio di chiusura al 31 dicembre 2015 non costituiscono più i saldi contabili per la riapertura al 1° gennaio 2016 e sono stati rideterminati con l'operazione di riaccertamento straordinario dei residui.

Il risultato di amministrazione così determinato presenta un segno negativo per la dinamica di spostare in avanti i residui passivi e attivi. Per La Torre, il dato non risulta essere preoccupante, come confermato dagli uffici; pertanto, l'ammortamento del disavanzo, sull'annualità 2017, è stato assorbito senza bloccare la dinamica della spesa. Inoltre, il disavanzo è ammortizzato in 30 anni, con un effetto di 9.3 milioni per annualità.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha preso atto dell'operazione di trasparenza messa in atto dal Governo Renzi, che ha obbligato gli Enti locali a fare pulizia dei propri bilanci attraverso l'accertamento dei residui attivi e passivi, i quali sono stati per anni un salvadanaio cui attingere. Per Gerandin, l'approccio doveva essere diverso avendo maggiore attenzione preventiva, ma in questa fase c'è stata poca attenzione al passaggio dal patto di stabilità al pareggio di bilancio. Lasciano l'amaro in bocca i debiti fuori bilancio di 710 mila euro: alcuni sono frutto di sentenze, ma altri denotano mancanza di rispetto e di controllo e testimoniano che nella pubblica amministrazione si continua a fare quello che si vuole. Secondo Gerandin, le regole vanno rispettate anche per cifre minime e il Consiglio non può essere chiamato ogni tre mesi a riconoscere debiti fuori bilancio. Ha quindi sollecitato l'Assessore a utilizzare le risorse nel pieno rispetto delle regole.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha sostenuto che la Regione per i prossimi 30 anni dovrà pagare 278 milioni di euro: come ripianare questo disavanzo che costerà 9 milioni all'anno? Per il Consigliere, il dato politico finale è che la responsabilità è alta perché non sono state utilizzate tutte le risorse quando c'erano e oggi lo Stato ci obbliga ad approvare questo documento che è tutto tecnico, ma dal quale discendono responsabilità politiche enormi.

L'Assessore al bilancio e finanze ha ribadito che il riaccertamento dei residui attivi e passivi è un'operazione una tantum ed è stato un passaggio obbligato in vista dell'armonizzazione dei bilanci. Per l'Assessore Perron, il risultato di amministrazione che deriva dall'eliminazione dei residui migliora il risultato perché sono stati stralciati più residui passivi che attivi; inoltre, il disavanzo, che trova copertura in 30 anni e prevede quote costanti in 9 milioni di euro, non è dovuto al fatto che le spese sono maggiori delle entrate, anzi i crediti sono superiori ai debiti e quindi la fotografia della spesa non richiama una lettura negativa. Ha comunque precisato che l'Assessorato ha sollecitato tutti i servizi regionali ad un rigoroso controllo della spesa, al fine di avere una sana gestione e di non ripetere i disguidi che si sono verificati nel passato. Il sistema Valle d'Aosta, ha concluso Perron, nella sua complessità, anche nella dinamica della spesa, è stato efficace ed efficiente e ad oggi constatiamo di avere più crediti che debiti.

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, nell'annunciare il voto favorevole del proprio gruppo, si è augurato che questo nuovo modo di affrontare il bilancio sia più limpido negli anni futuri, visto che con questa operazione, profondamente tecnica, è stato sistemato tutto il retaggio degli esercizi precedenti. Ha preso atto di quanto affermato dall'Assessore, ossia che il debito di 9 milioni di euro si ridurrà man mano che lo Stato farà fronte ai propri impegni.

SC