Info Conseil

Comunicato n° 560 dell'8 novembre 2016

Interpellanza sui correttivi al sostegno agli investimenti in aziende agricole

Seduta consiliare dell'8 novembre 2016

I gruppi ALPE e Misto, con un'interpellanza posta nella seduta consiliare dell'8 novembre 2016, sono tornati sul Piano di sviluppo rurale 2014/2020, in particolare le misure di sostegno agli investimenti.

Ribadito un diffuso malumore, percepibile nell’ambiente degli agricoltori, anche dovuto alla complessità delle procedure, i Consiglieri hanno chiesto al Governo regionale di fare il punto della situazione sulla misura "Investimenti in aziende agricole" (numero domande presentate e ammesse, tipologie di azienda e di investimento prevalenti, tipologie penalizzate, ammontare del fabbisogno finanziario) e se si intendono porre in atto dei correttivi prima della riapertura dei termini del prossimo bando per rendere più agevole l’accesso al sostegno. In particolare, il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian ha sottolineato che i criteri di ammissibilità e di selezione si sono rivelati penalizzanti per accedere alla misura in questione: gli investimenti richiesti sono gravosi e la percentuale di aiuto fissata al 35% è bassa, tenendo conto che avrebbe potuto essere alzata al 40%. Per Chatrian sono soglie minime troppo alte, ma la politica di questa maggioranza è stata sorda e non è venuta incontro agli agricoltori.

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali ha riferito che sono state presentate 81 domande, tutte risultate ricevibili; l'ammissibilità al sostegno sarà determinata nel proseguo dell'istruttoria. In merito alle tipologie di aziende, 60 sono operanti nel settore zootecnico, 11 nel vinicolo, 6 nell'orticolo e 4 in quello frutticolo. A seguito di una prima analisi delle domande, l'Assessore le ha così ripartite, tenendo conto dell'intervento prevalente: 48 domande per acquisto di attrezzature, 24 per investimenti su fabbricati rurali, 6 per l'impianto di colture poliennali, 2 per la sistemazione agraria di terreni, 1 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Le condizioni di ammissibilità, ha precisato l'Assessore Testolin, non penalizzano nessuna azienda, ma definiscono parametri di priorità, che coincidono con le caratteristiche dei settori che risultano più deboli e vanno maggiormente sostenuti. In attesa del completamento delle istruttorie, l'Assessore ha comunicato che al momento l'ammontare totale delle richieste di contributo è pari a circa 4 milioni 730 mila euro; le disponibilità previste dal bando sono quindi in grado di soddisfare tutte le richieste.

In merito ai correttivi, l'Assessore Testolin ha spiegato che sono al momento oggetto di confronto con la Commissione europea e che si riferiscono a rendere ammissibili gli interventi nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli abbassando dal 60% al 50% la percentuale di provenienza della materia prima dall'azienda del beneficiario; a prevedere l'ammissibilità per gli impianti destinati alla produzione di energia da impianti di biogas o altre biomasse; a prevedere l'ammissibilità dell'acquisto di fabbricati rurali con condizioni più favorevoli rispetto alle attuali.

L'Assessore Testolin ha anche precisato che la scelta iniziale di continuare a garantire un peso importante alle misure a superficie ha di fatto limitato le risorse per quelle a investimento; pertanto, in modo da poter comunque agevolare un numero maggiore di agricoltori, si è reso necessario contenere le percentuali di aiuto. È un aspetto modificabile, ha detto, ma è da valutare in corso d'opera, in modo da poter correttamente individuare le risorse da implementare.

Il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, nella replica, ha sostenuto la necessità di creare le condizioni per modificare in meglio le misure, premiando maggiormente le aziende virtuose all'interno dei paletti imposti dalla Commissione europea. Non si è riusciti a stimolare gli imprenditori, ha evidenziato Chatrian; le cose non hanno funzionato, questo bando è stato un flop, ma bisogna studiare nuove soluzioni. Il Capogruppo Chatrian ha anche rappresentato la totale rassegnazione dell'Assessore; tutto questo dimostra sempre di più l'abbandono del settore da parte di questa maggioranza.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha aggiunto che sono mancate la competitività e la voglia di partecipare. Errare è umano ma perseverare è diabolico: 81 domande ammesse sono un flop clamoroso, non è di certo ciò che si aspettava il mondo agricolo. Per Gerandin, sono state copiate pedestremente le regole da Agea, che vanno assolutamente riviste. È il momento di cambiare rotta.

MM