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Comunicato n° 515 del 6 ottobre 2016

Respinta una mozione sull'occupazione per i lavoratori svantaggiati dei cantieri forestali

Seduta del 6 ottobre 2016: ritirata anche un'iniziativa sulla trasparenza delle società partecipate

A inizio della seduta del 6 ottobre 2016, il Consiglio Valle, dopo un ampio dibattito, ha respinto con 25 astensioni e 7 voti a favore una mozione presentata congiuntamente dal Gruppo Misto, ALPE e Movimento 5 Stelle che riguardava i lavoratori svantaggiati dei cantieri forestali.

Il testo intendeva impegnare la Giunta regionale a reperire nel bilancio regionale 2017-2019, che verrà predisposto a breve, risorse sufficienti a garantire almeno 101 giornate lavorative alle lavoratrici ed ai lavoratori svantaggiati individuati dal Piano straordinario di interventi di natura agricolo-forestale e nel settore delle opere di pubblica utilità approvato dall'Aula il 4 giugno 2014.

Nel corso della discussione, la maggioranza aveva proposto un emendamento, che non è stato accettato dalle forze di opposizione, volto a dare corso, come previsto dal programma di maggioranza e dalle priorità di investimento previste dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) nella parte destinata all'agricoltura, all'innalzamento delle giornate lavorative per i lavoratori svantaggiati dei cantieri idraulico-forestali e dell'edilizia, al fine di garantire, al più ampio numero di lavoratori possibile e con rispetto delle attuali tipologie di prestazione lavorativa, di accedere alle misure di sostegno previste per i lavoratori stagionali.

Il Consigliere del Gruppo Misto Elso Gerandin ha precisato che a più riprese i lavoratori hanno manifestato disagio per il fatto che, sino ad oggi, sono state garantite 67 giornate annue di impiego, un numero assolutamente inadeguato al mantenimento di una famiglia e insufficiente dal punto di vista contributivo. Il Consigliere ha quindi auspicato di poter lanciare un segnale forte di equità, in vista della redazione del bilancio regionale, con l'approvazione di un atto condiviso.

Per il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian, è opportuno assumersi un impegno politico, essendo moralmente obbligatorio creare migliori condizioni per i lavoratori svantaggiati. Di tecnico non c'è nulla, ha detto, è una scelta politica che va nella direzione di reperire ulteriori risorse finanziarie per il prossimo triennio per il settore forestale, che dal 2010 a oggi è stato distrutto dalla maggioranza.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, dopo aver ripercorso la vicenda degli operai forestali, rappresentando l'importanza di porre la massima attenzione a questi lavoratori, ha illustrato l'emendamento all'impegnativa della mozione. In effetti, ha affermato Nogara, fissare un numero rischia di dare false illusioni, ma sicuramente le giornate aumenteranno, è un impegno che la maggioranza si assume perché l'intenzione è quella di aiutare le categorie svantaggiate che inoltre per la Valle d'Aosta hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'assetto idrogeologico e forestale.

Il Consigliere Elso Gerandin ha osservato che la proposta della maggioranza avrebbe potuto essere condivisibile, ma soltanto con la specificazione del numero delle giornate e del reperimento delle risorse finanziarie. Altrimenti, ha sottolineato, si ripetono soltanto concetti già noti e troppo generici, senza assumersi un impegno politico per un problema non più procrastinabile. Per Gerandin, non è questione di populismo, ma di affrontare tempestivamente una criticità prima di avere un bilancio già deciso e non emendabile.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta ha dichiarato che è impossibile credere all'impegno aleatorio della maggioranza; ormai, ha aggiunto, si è capito il gioco del Governo regionale che fa promesse sapendo di non poterle mantenere e pubblica editti inutili.

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha evidenziato che questa tematica si interseca con la tutela del territorio. È normale, ha proseguito, che chi fa opposizione giochi al rialzo e che chi governa abbia la consapevolezza di dover restare coi piedi per terra. Per Guichardaz, la maggioranza ha assunto l'impegno di trovare la soluzione più ampia possibile alla problematica dei lavoratori svantaggiati, purtroppo nei limiti delle disponibilità finanziarie. È una categoria, quella dei lavoratori svantaggiati, di cui la comunità si è fatta carico, attraverso politiche di inclusione attiva ed incentivi economici. Oggi non stiamo facendo promesse, ha ribadito Guichardaz, ma concretizziamo un impegno compreso nel programma di Legislatura, cercando di conciliare il più possibile l'esigenza di impiegare le persone appartenenti a categorie svantaggiare con l'esigenza di mantenere in buone condizioni il territorio, i sentieri, i boschi.

Il Consigliere della Stella Alpina Stefano Borrello ha sottolineato la volontà comune di risolvere il problema, senza giochi politici. La maggioranza, ha detto, rimodulando l'impegnativa della mozione, vuole lanciare un segnale chiaro ma che sia responsabile, così come definito negli indirizzi del DEFR.

L'Assessore all'agricoltura ha preso la parola per puntualizzare l'intenzione del Governo di tutelare i lavoratori disagiati. L'emendamento proposto, per Testolin non è evasivo, ma serio: ad oggi, in effetti, conti alla mano, non si possono fare previsioni; le risorse necessarie per i 330 aventi diritto sarebbero troppo elevate per garantire le 101 giornate auspicate. Nella costruzione del bilancio, con una visione più complessiva, , ha osservato l'Assessore, ci sarà spazio per esaminare la questione al fine di intervenire nei confronti delle fasce più deboli, pur dovendo ancora far fronte ai vincoli del Patto di stabilità. Il Governo regionale vuole dare risposte al territorio, anche dando garanzie ad una categoria occupazionale in difficoltà. L'impegno di questa mozione, ha ribadito Testolin, non è banale e dispiace non trovare una condivisione. Quando presenteremo il bilancio, ha concluso l'Assessore, dimostreremo che a una scelta politica seguono risposte amministrative di pari grado.

Il Presidente della Regione ha spiegato che è la prima volta che il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) sarà presentato; non è un documento contabile, ma soltanto di indirizzo; peraltro, ad oggi non ci sono ancora le cifre ripartite in ogni singola voce di bilancio. Per Rollandin, le soluzioni sono già esplicitate, ma è impossibile indicare numeri, se ne riparlerà in sede di redazione di legge di bilancio. La maggioranza, ha precisato Rollandin, in quest'Aula ha assunto diversi impegni poi mantenuti. Mi stupisce, ha detto, che non si approvi questo emendamento, perché è l'unico provvedimento che possiamo mettere in atto, aggiungendo poi che la discussione di oggi fa capire che l'indirizzo è chiaro, ed è in questo senso che la maggioranza lavora. Il Presidente della Regione ha quindi annunciato l'astensione della maggioranza.

Il Capogruppo di ALPE ha replicato che a diverse mozioni non si è poi dato seguito e che si sta parlando di un argomento preciso, non del bilancio in generale. Preso atto che, nel 2016, 226 persone hanno potuto lavorare, ma i potenziali interessati erano 330, Chatrian ha ribadito l'opportunità di scrivere nero su bianco l'impegno a reperire una percentuale maggiore di risorse al fine di dare prospettive certe a una categoria di lavoratori svantaggiati. Non possiamo accettare l'emendamento della maggioranza, ha concluso Chatrian, perché non va oltre le buone intenzioni e manca di concretezza.

La trasparenza delle società controllate dalla Regione è stata l'oggetto di una seconda mozione illustrata dai gruppi ALPE, Gruppo Misto e Movimento 5 Stelle e sempre discussa nella seduta del 6 ottobre 2016. Il testo, che era volto a impegnare il Presidente della Regione a garantire che siano fornite ai Consiglieri regionali da parte delle società controllate dalla Regione le informazioni utili all'espletamento del loro mandato, è stato ritirato dai proponenti a fronte dell'impegno politico assunto dal Presidente della seconda Commissione e dai Capigruppo di portare quanto prima all'approvazione del Consiglio la proposta di legge sulle società partecipate.

SC-MM