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Comunicato n° 484 del 21 settembre 2016

Respinta una mozione sulle linee guida per appalti pubblici, forniture e servizi

Seduta consiliare del 21 settembre 2016

Il Consiglio Valle, nella seduta del 21 settembre 2016, ha discusso una mozione, presentata congiuntamente dal Gruppo misto, da ALPE e dal Movimento 5 Stelle, riguardante la determinazione di linee guida in materia di appalti pubblici, forniture e servizi.

Il testo, respinto con 26 voti di astensione (UV, UVP, SA, PD-SVdA) e 7 a favore, intendeva impegnare il Governo regionale ad attivare immediatamente un tavolo di concertazione con il CPEL e le Organizzazioni sindacali al fine di sottoscrivere un protocollo d'intesa tra le parti fissare le linee guida, con il comune obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati, garantire l'occupazione, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, favorire la trasparenza nelle procedure di gara e rafforzare il contrasto ai fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale a salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto dei contratti nazionali e territoriali con relativi integrativi e a tutela delle imprese, ditte e cooperative valdostane. Il provvedimento inoltre era volto a revocare eventuali bandi regionali ed invitare gli Enti locali a sospendere i bandi in essere in attesa di siglare il protocollo d'intesa di cui trattasi; infine, invitava ad estendere il protocollo d'intesa anche all'Azienda USL Valle d'Aosta.

Il Consigliere del Gruppo misto Elso Gerandin ha spiegato che l'iniziativa trae spunto «dall'aggiudicazione di tutti e sette i lotti di servizio pulizia degli stabili di proprietà regionale a ditte fuori Valle d'Aosta e con ribassi sino al 44%, con conseguente drastica riduzione delle ore pagate ai lavoratori, portando il loro stipendio medio mensile a circa 378 euro, cifra molto più bassa del reddito di inclusione. In Valle d'Aosta non è ammissibile un fatto di questo genere. Se abbiamo sbagliato facciamo in modo che questo non succeda mai più. È importante quindi attivare un tavolo di concertazione che fissi delle linee guida finalizzate a migliorare i servizi e a garantire i lavoratori. Questa mozione non ha nulla di politico, è solo di buon senso con l'obiettivo di creare un minimo di prospettive.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha detto che «siamo tutti impegnati affinché si affermi la crescita e lo sviluppo delle imprese locali. Siamo, purtroppo, sempre di fronte a normative nuove che fissano regole stringenti che devono esser rispettate. La Giunta regionale ha approvato una convenzione con il CPEL, l'USL e l'INVA che disciplina la Centrale unica di committenza (CUC) e prende atto proprio delle novità normative. La convenzione del 12 agosto 2016, oltre a contenere le funzioni e le modalità di evolversi delle procedure di gara, ha previsto la costituzione di un comitato tecnico composto dal segretario generale della Regione, dal dirigente della struttura regionale dei contratti, dal segretario generale del Comune di Aosta, da due rappresentanti del CPEL, dal direttore dell'INVA, da un rappresentante dell'USL e da un rappresentante dell'Assessorato alla sanità. Questo Comitato si occupa di programmazione e di verifica delle attività della CUC e noi riteniamo che sia un valido strumento. Per questo il nostro voto sarà di astensione, ma garantiamo l'attenzione della Regione alla tutela dei diritti dei lavoratori nei percorsi che si avvieranno prossimamente.»

Per il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, «i Comuni devono avere la loro totale autonomia nella gestione, ma in casi come questi, dove sono in gioco la qualità dei servizi e le tutele dei lavoratori, è importante invitare i Comuni a sospendere i bandi nell'attesa di siglare il protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali. Spiace che la maggioranza si astenga su questa mozione. Noi siamo molto preoccupati dal lavoro della CUC perché fino ad ora non ha garantito né le imprese locali né i lavoratori. Non nascondiamoci dietro allo Stato centralista e cattivo, perché nel caso del Comune di Aosta le sue regole avrebbero permesso di creare un appalto giusto.»

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha aggiunto: «Non solo riteniamo che i contenuti della mozione siano validi per ciò che riguarda l'attenzione alle imprese, ma li abbiamo fatti nostri. L'obiettivo politico è quello di intavolare un confronto che porti a decisioni concrete per non arrivare a situazioni come quella per esempio rispetto al servizio di pulizie: non possiamo più permetterci di disperdere risorse e non sfruttare tutte le possibilità offerte della norma e soprattutto non far ricadere sulla pelle dei lavoratori scelte sbagliate. Lungi da noi voler respingere questa mozione, ma vogliamo portare gli esiti di queste discussioni all'interno della convenzione. Possiamo lavorare tutti insieme, al di là delle appartenenze partitiche, per migliorare il sistema di messa in gara.»

Per il Consigliere Roberto Cognetta (M5S), «non c'è nessuna fretta: possiamo tranquillamente parlare della questione con tutta calma, mentre ci sono persone che non riescono nemmeno a mangiare. La soluzione è non costringere le persone alla povertà: è inutile discutere e perdere tempo ulteriore. È assurdo sollecitarci a ritirare questa mozione, con cui chiediamo di garantire uno stipendio misero. La maggioranza non deve astenersi, ma votare e cercare di riparare l'errore commesso. Altrimenti prendete in giro questi lavoratori.»

Il Consigliere Gerandin si è detto amareggiato e deluso: «Non capiamo perché non vi sia la volontà di produrre un cambiamento. Il Comitato tecnico riferito dall'Assessore è composto da dirigenti, ma non è politico: secondo noi è la politica che deve scrivere le regole sotto le quali non si deve scendere per tutelare i lavoratori, le imprese e la qualità dei servizi, non un comitato tecnico.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha aggiunto: «Dobbiamo provare a ragionare sul futuro e su come vogliamo attrezzarci per fare i bandi. Il problema è oggi quello di vedere se c'è la possibilità di "spacchettare" gli appalti in modo che anche le imprese medio-piccole possano partecipare. È un meccanismo che stiamo cercando di portare avanti, anche con i Comuni. Ci asteniamo perché noi come Governo regionale, con la parte tecnica, stiamo lavorando a questo. Non c'è bisogno di creare un tavolo nuovo, perché ne esistono già per fare questo e per creare un coordinamento.»

I lavori riprendono domani, giovedì 22 settembre 2016, alle ore 9.00.

 

 

SC-MM