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Comunicato n° 399 del 15 luglio 2016

Approvate le modifiche alle disposizioni in materia di strade regionali

Seduta consiliare del 15 luglio 2016: respinta anche una proposta di legge sull'election day

Nella seduta del 15 luglio 2016, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che modifica le disposizioni per la classificazione, la gestione, la manutenzione, il controllo e la tutela delle strade regionali (l.r. n. 26/2006).

Presentato dalla Giunta il 18 maggio scorso e composto di 7 articoli e due allegati, il provvedimento è stato illustrato in Aula dal Presidente della terza Commissione, Pierluigi Marquis (SA). «Con queste modifiche si persegue l’obiettivo di rendere le procedure per l’occupazione e l’uso delle strade regionali più semplici e veloci per i cittadini ma anche per l’amministrazione stessa - ha detto Marquis -. Inoltre, il disegno di legge risolve le problematiche della regolarizzazione degli accessi esistenti privi di autorizzazioni. I punti qualificanti sono il trasferimento ai Comuni della competenza sul rilascio delle autorizzazioni e concessioni stradali nei tratti delle strade regionali che attraversano i centri abitati; la modifica delle modalità di pagamento del canone concessorio che da annuale diventa forfettario o, se scelto dal cittadino, in tre rate; la determinazione in massimo tre anni della durata delle concessioni e delle autorizzazioni per i cartelli e gli impianti pubblicitari; le modalità di regolarizzazione delle concessioni esistenti mai regolarizzate.»

La Consigliera Carmela Fontana (PD-SVdA) ha spiegato i motivi del voto favorevole del gruppo: «Crediamo sia necessario proseguire il percorso di sburocratizzazione e di semplificazione degli adempimenti a carico dei cittadini. Un impegno, questo, contenuto nei punti programmatici del nostro ingresso in maggioranza. Inoltre, in un momento di tagli ai bilanci delle Amministrazioni locali è importante aver reperito nuove risorse per i nostri Comuni.»

La Consigliera di ALPE Patrizia Morelli, nell'annunciare il voto favorevole, ha parlato di «provvedimento sensato, dove i concetti principali sono condivisibili: la semplificazione delle procedure; il riordino necessario delle varie concessioni; una minore onerosità per i cittadini

Anche il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha espresso il proprio voto a favore: «Pur avendo dei dubbi sulle disposizioni finanziarie che non sono stati chiariti dall'Assessore, con questo disegno di legge si fa maggiore chiarezza su questa tematica: prima c'era una specie di far west nei Comuni, oggi c'è un coordinamento che andrà a favore dei cittadini

L'Assessore alle opere pubbliche Mauro Baccega ha espresso soddisfazione per l'approvazione «di questo importante provvedimento di semplificazione amministrativa. Siamo alla fine di un percorso che porterà benefici ai cittadini e che consentirà una più facile gestione delle richieste di concessione e autorizzazione per i passaggi carrabili sulle strade regionali, nonché un avvicinamento ai Comuni.»

Il Consiglio ha poi respinto, con 23 voti contrari (UV, UVP, SA e PD-SVdA) e 6 a favore (ALPE e M5S), una proposta di legge del gruppo ALPE che contiene disposizioni per la razionalizzazione delle spese per le consultazioni elettorali e referendarie. Come illustrato dal Consigliere di ALPE Alberto Bertin, la proposta intendeva «favorire lo svolgimento contestuale di consultazioni che possono essere agevolmente accorpate: l'introduzione dell'election day consentirebbe di evitare un inutile spreco di denaro pubblico e favorire l'affluenza agli appuntamenti elettorali. In questo modo si eviterebbe inoltre il rischio di una scelta discrezionale della data per le consultazioni referendarie in momenti poco favorevoli al raggiungimento del quorum per fini politici di parte. Si ritiene utile, invece, favorire in tutti i modi la partecipazione dei cittadini alla vita politica, indipendentemente dagli interessi elettorali contingenti, e la proposta di legge ha anche questo obiettivo

Il Capogruppo dell'UV, Joël Farcoz, ha annunciato il voto contrario della maggioranza, in quanto «à une première lecture, cette proposition semblerait avoir comme but principal la réduction des frais liés aux consultations électorales, mais dans le détail elle cache un raisonnement qui ne peut pas être partagé car ces différentes consultations auraient une nature bien différente, comme l'a aussi expliqué l'avis du Conseil permanent des collectivités locales: accorpando la votazione referendaria che tratta tematiche relative alla coscienza dei singoli e delle comunità con un voto di natura politico-amministrativa, si rischierebbe di generare confusione negli elettori e potrebbe facilitare inopportune strumentalizzazioni di voto


SC-MM