Info Conseil

Comunicato n° 260 dell'11 maggio 2016

Interpellanze sulla società che gestisce il Traforo del Gran San Bernardo

Seduta consiliare dell'11 maggio 2016

La società controllata dalla Regione che gestisce il Traforo del Gran San Bernardo (SITRASB spa) è tornata ad essere al centro dell'attenzione del gruppo M5S, che ha presentato due interpellanze nella seduta dell'11 maggio 2016.

In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero, con la prima iniziativa, ha rievocato la questione degli incarichi di consulenza legale affidati dalla SITRASB ad uno studio di Torino che «risulta aver rappresentato in alcune controversie la SAV spa (Società autostrade valdostane, proprietaria della SITRASB spa per il 36%) e che rappresenterebbe l'Associazione temporanea di imprese ATI SINA (facente parte del gruppo Gavio, proprietario tramite la Società iniziative autostradali e servizi per il 65% della Società autostrade valdostane) con la quale la società SISTRASB ha un contenzioso». Ha quindi domandato alla Giunta se non «ritenga di promuovere una serie di verifiche oltre che un'attività di monitoraggio al fine di garantire che, in relazione ad una situazione in cui il medesimo studio legale assume nell'ambito di medesime aziende partecipate la difesa degli interessi delle stesse e la difesa di interessi altrui, peraltro con la costante di società legate al gruppo Gavio, sia accertata la piena e assoluta salvaguardia degli interessi dell'Amministrazione regionale

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha riferito: «La SAV comunica che si avvale fra i propri consulenti legali anche di questo studio torinese, che presta in particolare assistenza con patrocinio in questioni di diritto amministrativo. Inoltre, non risulta che lo stesso studio legale abbia assistito l’ATI SINA nel contenzioso tra SITRASB e la stessa Associazione temporanea d’imprese, contenzioso che peraltro è stato dichiarato estinto dal giudice in data 11 febbraio 2015. Pertanto, la Giunta non ritiene di intraprendere azioni

Il Consigliere Ferrero ha replicato: «É ancora in atto un contenzioso di più di tre milioni di euro promosso da Sina nei confronti di SITRASB. Va davvero tutto bene? Anche il fatto che un collaboratore dello studio legale sia figlio di un dirigente della SAV? Anziché società partecipate chiamiamole società "parentizzate"

Il Consigliere Ferrero, con la seconda interpellanza, ha chiesto chiarimenti in merito alla disdetta da parte della SITRASB di contratti di assistenza tecnica a suo tempo stipulati con la società regionale in house INVA spa e relativi a service desk, desktop management, system network, assistenza hardware e gestione posta elettronica, osservando che «forse la Giunta regionale dovrebbe valorizzare le collaborazioni tra le sue società partecipate con la società in house INVA, anche al fine di garantirne lo sviluppo e aumentarne il fatturato

Il Presidente Rollandin ha risposto: «Il 2 febbraio scorso il Presidente della SITRASB ha comunicato a INVA di non voler proseguire la collaborazione in merito ai servizi di gestione e assistenza informatica. La decisione, comunica SITRASB, è stata assunta a seguito della valutazione della proposta tecnico-economica per il 2016 formulata da INVA per questi servizi e dell’analisi effettuata dalla società sui propri bisogni e esigenze. SITRASB ha effettuato una ricerca di mercato per individuare, secondo criteri di trasparenza ed economicità, un soggetto in grado di offrire i servizi richiesti e, a seguito della verifica delle offerte presentate, ha deciso di acquisire per il 2016 i servizi di assistenza e gestione della rete informatica aziendale dalla società REKORDATA di Torino, la cui proposta è risultata la migliore tecnicamente ed economicamente. Il corrispettivo previsto per il 2016 è di 11.861 euro, IVA esclusa, mentre prima si pagavano circa 15 mila euro. Infine, specificato che SITRASB ha rinnovato per il 2016 i contratti con INVA per la gestione e consulenza sul portale Enti locali della Valle d’Aosta “Società trasparente” e per la gestione delle caselle aziendali di posta certificata per un importo totale presunto di 2.092 euro IVA esclusa, è ovviamente importante che INVA e le società controllate dalla Regione sviluppino ogni sinergia e collaborazione possibile, a condizione che le stesse siano ritenute soddisfacenti e adeguate da tutte le parti. Voglio comunque precisare che condivido la considerazione che sia giusto seguire i canali che portino ad un accordo piuttosto che a ricerche fuori Valle. Evidentemente, qualcosa in questo caso non ha funzionato

Nella replica il Capogruppo Ferrero ha evidenziato: «INVA fa concorrenza spietata al mercato informatico valdostano, eppure ci si è dovuti rivolgere a Torino per una consulenza informatica. Spero che a questo approfondimento seguano delle riflessioni, che portino in particolare INVA ad attuare una politica più aggressiva e a fare davvero gioco di squadra in Valle d'Aosta

MM