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Comunicato n° 254 dell'11 maggio 2016

Interrogazione sulla vendita di energia e calore prodotti dalla discarica di Brissogne

Seduta consiliare dell'11 maggio 2016

Nella seduta consiliare dell'11 maggio 2016, il gruppo M5S ha posto un'interrogazione sulla vendita di energia e di calore prodotti dalla discarica di Brissogne.

Rilevato che nel 2014 gli introiti dalla vendita di energia e di calore risultavano essere rispettivamente di 450 mila 391 euro e di 59 mila 748 euro, mentre nel 2015 erano di 286 mila 141 euro per la vendita di energia e di 56 mila 397 euro per la vendita di calore, il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto sapere a cosa sia dovuta la differenza di incassi in negativo.

L'Assessore al territorio e ambiente, Luca Bianchi, ha premesso che «il contratto per la vendita di energia al Gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN), derivante dallo sfruttamento del biogas prodotto dalle discariche annesse al Centro regionale di trattamento dei rifiuti di Brissogne, è stato sottoscritto da Valeco spa, in quanto concessionaria del Centro stesso. Le somme riconosciute dal GRTN vengono quindi fatturate e introitate da Valeco, la quale, anziché riversarle alla Regione, su indicazione dell'Amministrazione stessa, detrae tali introiti dai costi sostenuti per la gestione dei rifiuti indifferenziati che formano la tariffa di smaltimento in discarica a carico dei Sub-ATO. Le somme detratte dalla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati sono calcolati al netto degli oneri di investimento (Valeco ha eseguito i lavori di sostituzione del vecchio cogeneratore e delle reti di captazione, come prescritto dal GRTN) e di manutenzione del sistema di cogenerazione, sia ordinaria che straordinaria, secondo quanto indicato nel Piano economico-finanziario del 2011. Inoltre, le somme introitate dal GRTN sono periodicamente soggette a conguaglio secondo la variabilità dei prezzi di vendita fissati dal mercato dell’energia, conguagli che sono disposti dal GRTN stesso

L'Assessore Bianchi ha quindi spiegato che «per quanto concerne, in modo particolare l’annualità 2015, in cui è stata introitata dalla Regione una somma inferiore a quella del 2014, Valeco ha precisato che la minore somma utilizzata per la riduzione della tariffa di smaltimento a carico dei SubATO dipende dal conguaglio pari a 83mila euro gravanti sulle annualità 2014 e 2015 derivanti dall’applicazione della quota da riconoscere alla Regione, per la successiva riduzione della tariffa a carico dei SubATO. Voglio anche sottolineare che la rideterminazione del nuovo Piano economico-finanziario e l’individuazione definitiva delle somme da riconoscere alla Regione, ai fini della successiva riduzione della tariffa di smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati a carico dei Sub-ATO, è in fase di redazione e non poteva essere fatto prima della sentenza del Consiglio di Stato sul pirogassificatore

Per quanto riguarda, invece, la vendita di calore, l'Assessore ha riferito che «il calore derivante come cascame termico dalla produzione di energia viene fatturato direttamente dalla Regione alla società Nuova SEA; cascame che è destinato all’impianto di teleriscaldamento di Pollein all'autoporto. La fatturazione viene emessa sulla base delle letture dal contatore presente a valle dell’impianto di cogenerazione e prima della consegna a Nuova SEA e varia a seconda delle necessità di calore dell’impianto di teleriscaldamento: la minore somma introitata dipende unicamente dalla minore richiesta di calore da parte di Nuova SEA per l’impianto di teleriscaldamento e anche questo introito concorre alla riduzione della tariffa di smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, quindi al più presto rivedremo il piano finanziario che porterà una riduzione della tariffa

Il Consigliere Cognetta ha replicato che «164 mila euro in meno per la vendita di energia, a fronte di un impianto che produce calore recentemente aggiornato, sembrava singolare. Oggi apprendiamo che 80mila euro in meno fanno parte del conguaglio. Vedremo cosa succederà quando avremo il nuovo piano finanziario, che chiediamo all'Assessore di farci avere, al fine di verificare come sarà ripartito il nuovo costo e se ci saranno dei miglioramenti da presentare. Resta da scoprire se gli altri 80mila euro sono stati spesi in maniera corretta. Restiamo in attesa del nuovo piano economico per fare dei ragionamenti successivi, perché alla fine sono i cittadini a pagare la differenza d'incasso, cioè i 164 mila euro

SC