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Comunicato n° 253 dell'11 maggio 2016

Interrogazione sui certificati di conformità alla normativa antisismica

Seduta consiliare dell'11 maggio 2016

La conformità degli edifici di proprietà regionale alla normativa antisismica sono stati al centro di un'interrogazione del gruppo M5S presentata nella seduta dell'11 maggio 2016.

In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero ha chiesto di fare il punto della situazione sulle certificazioni antisismiche, ponendo l'attenzione sull'immobile che ospita la Protezione civile valdostana e sulle scuole.

L'Assessore alle opere pubbliche, Mauro Baccega, ha premesso: «La normativa italiana non prevede l’esistenza di un certificato di conformità alla normativa antisismica o di certificazioni antisismiche. Questi certificati, se intesi come documenti attestanti l’idoneità sismica di un edificio, in rapporto ad un dato evento sismico atteso, non solo non sono previsti ma non sono neanche obbligatori; si parla di verifiche sismiche, da condurre per le sole opere strategiche per finalità di protezione civile e per quelle suscettibili di conseguenze rilevanti in caso di collasso per un evento sismico, ad esempio costruzioni con grandi affollamenti, industrie, monumenti, scuole. Le tipologie di strutture ricadenti nell’una e nell’altra categoria sono state definite dalla Giunta regionale il 30 dicembre 2003, stabilendo l’avvio di una valutazione dello stato di sicurezza degli edifici sviluppando un primo livello di verifica, il cosiddetto “Livello 0”, prevedendo unicamente l’acquisizione di dati sommari sull'opera. È altresì stabilito che gli interventi di adeguamento devono essere calibrati in base alle disponibilità delle risorse di bilancio ordinarie e tenuto conto della gravità dell’inadeguatezza riscontrata e delle implicazioni di pubblica incolumità

Entrando nel merito dell'interrogazione, l'Assessore Baccega ha risposto: «La palazzina sede degli uffici della Protezione civile regionale, della Centrale unica del soccorso (CUS) e della torre di controllo dell’aeroporto (classificata struttura strategica per la gestione dell’emergenze, anche di quella sismica) è stata oggetto, nel dicembre 2013, della verifica di livello 0, risultando che la parte “vecchia” non è adeguata a quanto richiesto dalle attuali norme tecniche di costruzione, con particolare riferimento all’azione sismica; la parte "nuova" è risultata conforme, anche dal punto di vista dell’azione sismica. Nella programmazione dei lavori pubblici per il 2016 è prevista un’idonea copertura finanziaria a valere sui fondi per la valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare regionale, su cui si interverrà sulla base delle priorità individuate

«Per quanto attiene la situazione del patrimonio edilizio scolastico, cui è stata data priorità, sono stati approvati gli indirizzi per la riorganizzazione e la riqualificazione degli edifici di istruzione secondaria di secondo grado di Aosta - ha aggiunto l'Assessore Baccega -; sono state anche formalizzate le linee di programmazione che porteranno, nell’arco di circa 10 anni, ad un sostanziale accorpamento delle sedi scolastiche, con benefici in ordine alla sicurezza degli stabili, alla loro funzionalità ed ai relativi costi di manutenzione e gestione futura. Nello specifico, si trasferirà gran parte delle scuole regionali in edifici strutturalmente adeguati alle prescrizioni tecniche: basti pensare  alla ristrutturazione della scuola Corrado Gex di viale Chabod e del Liceo scientifico “Edouard Bérard” di avenue Conseil des Commis, alla realizzazione della nuova scuola in regione Tzamberlet (futura sede del Liceo delle scienze umane e scientifico e dell’Istituzione scolastica di istruzione tecnica-ragioneria) e all’ampliamento della scuola di via Chavanne (futura sede del Liceo classico, artistico e musicale). Parallelamente, un tavolo tecnico tra le varie strutture regionali sta definendo quali strutture e infrastrutture regionali siano strategiche o rilevanti ai fini della gestione dell’emergenza sismica. Solo sulla base delle verifiche sismiche si potrà avere un quadro completo dello stato di adeguatezza delle strutture e degli eventuali interventi necessari per l’adeguamento.»

Il Consigliere Ferrero, nella replica, ha osservato: «Avere la certezza della mancanza di certificazione per una parte dell'edificio che ospita la Protezione civile non è molto confortante; analogo discorso per le scuole. Quando un normale cittadino costruisce una casa deve avere la certificazione antisismica, mentre non ce l'hanno edifici che ospitano centinaia di persone. È un problema serio, tornerò sulla questione per monitorare lo stato dell'arte. Per il discorso scolastico c'è l'aggravante che in alcuni casi sono stati effettuati costosissimi studi da parte di professionisti pagati dall'Amministrazione regionale, senza poi ottenere la certificazione. Prendo atto col beneficio del dubbio della risposta dell'Assessore, sperando che la volontà espressa venga concretizzata

MM