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Comunicato n° 216 del 20 aprile 2016

Interrogazione a risposta immediata sul Piano di sviluppo rurale

Seduta consiliare del 20 aprile 2016

I Consiglieri del gruppo Union Valdôtaine Progressiste, nella seduta del 20 aprile 2016, hanno posto un'interrogazione a risposta immediata per fare il punto sulla situazione dell'adesione alle misure previste dal Piano di sviluppo rurale nei settori delle colture specializzate.

Il Consigliere Vincenzo Grosjean ha infatti rappresentato «le difficoltà di adesione alle misure agro-ambientale nei settori delle colture specializzate, in particolare viticoltura e frutticoltura. I nuovi bandi stravolgono completamente le regole previste da quelli precedenti, eppure nessuna concertazione o comunicazione è stata fatta agli utenti, che hanno aderito per il 2015 tenendo conto dei parametri previsti dalla precedente programmazione, mentre ora si trovano a non aver rispettato i nuovi parametri, comunicati con un anno di ritardo, e rischiano, oltre che di perdere gli aiuti, di vedersi irrogate delle sanzioni.» Il Consigliere ha quindi chiesto di conoscere l'effettiva situazione e se l'Assessore abbia previsto di porvi rimedio, «considerato che quanto accaduto ci farà figurare a livello statistico tra le Regioni meno virtuose dal punto di vista agroambientale, anche se la realtà è esattamente l'opposto

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha risposto: «La situazione che il Consigliere ha richiamato discende dalle nuove regole relative ai pagamenti agro-climatico-ambientali dello Sviluppo rurale, che hanno comportato un difficile negoziato con la Commissione europea che ha portato ad una serie di modifiche alla proposta di PSR, appurato che né le pratiche di difesa integrata ordinariamente applicate nella nostra regione, né quelle basate sulla mera riduzione degli input chimici potevano essere ammissibili a premio. È stato quindi necessario proporre una serie di soluzioni alla Commissione per concludere la misura e il Programma, con tempistiche ristrette e potendo informare il partenariato sulle varie modifiche intercorse solamente attraverso i canali informativi a livello di sito e di tavoli partenariali, dai quali non sono emerse osservazioni. È mancato invece un confronto tecnico in merito alle reali possibilità di attuazione degli interventi stessi

«Attualmente – ha concluso Testolin –, gli interventi approvati all'interno della misura, a causa della loro strutturazione, risultano essere non facilmente praticabili dalla maggior parte dei potenziali beneficiari e richiederà, da una parte l'applicazione della prevista clausola di revisione per la campagna 2015 senza incorrere in sanzioni o recuperi, dall'altra impone un'immediata riconsiderazione degli interventi da inserire nel PSR al fine di rendere la misura nel suo complesso più facilmente sottoscrivibile e permettendo l'adesione alla stessa da parte dei frutti-viticoltori valdostani a partire dalla prossima campagna 2017

Il Consigliere Grosjean ha replicato che «se abbiamo inserito una misura nel PSR e poi non diamo la possibilità di accedervi viene il dubbio che l'Assessore abbia usato questo stratagemma per poi utilizzarlo in altro modo. Il danno ai due settori corrisponde a circa 450/500 mila euro l'anno. Non ci sono parole: ci chiediamo come faccia ancora l'Assessore a stare seduto su quella poltrona

SC