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Comunicato n° 70 del 2 febbraio 2016

Approvate le disposizioni per gli impianti a fune in servizio privato per trasporto di persone, animali e cose

Seduta consiliare del 2 febbraio 2016

Nella seduta del 2 febbraio 2016, il Consiglio Valle ha approvato all'unanimità il disegno di legge che contiene disposizioni in materia di costruzione ed esercizio di impianti a fune in servizio privato per trasporto di persone, animali e cose, volte a modificare la legge regionale n. 11/1998 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta).

Il provvedimento è stato presentato dalla Giunta regionale il 30 dicembre 2015 e si compone di diciannove articoli con l'obiettivo di impostare un metodo moderno e condiviso di regolamentazione del settore, nello spirito di semplificazione dei procedimenti.

«La Regione ha competenza primaria nel trasporto con impianti a fune – ha detto il Presidente della quarta Commissione, Giuseppe Isabellon (UV), relatore –, tuttavia non ha mai disciplinato l'ambito in servizio privato. Questo disegno di legge intende quindi colmare il vuoto normativo, anche alla luce di recenti richieste da parte di privati (la società CVA in primis, per la manutenzione delle condotte idroelettriche) che i Comuni – enti deputati al rilascio dell'autorizzazione al trasporto privato – hanno avuto difficoltà a soddisfare. Ogni Comune ha gestito in autonomia le passate richieste, generando comportamenti non del tutto omogenei. Viste le numerose proposte di realizzazione di impianti a fune a servizio dei cantieri, di alpeggi o di centrali idroelettriche si è rilevata la necessità di impostare un metodo moderno e condiviso di regolamentazione».

«In un'ottica di semplificazione amministrativa – ha proseguito Isabellon –, grazie alla concertazione con il CELVA si è ipotizzata una modifica dei dispositivi informatici attualmente in uso presso gli uffici tecnici dei vari Comuni. In pratica è il Comune a seguire l'istruttoria nell'ambito del rilascio dei titoli abilitativi alla costruzione dell'impianto; del controllo tecnico e della progettazione è responsabile il proponente, mentre il Comune si limita ad una verifica della completezza della documentazione e, infine, il Corpo forestale e la Polizia locale vigilano sulla corretta applicazione della legge nell'ambito delle proprie attività di presidio del territorio. Il titolare dell'impianto dovrà poi inoltrare al Comune, sul cui territorio insiste la maggior parte del tracciato, la richiesta di autorizzazione all'esercizio, che è data per un lasso di tempo massimo di vent'anni. Per la progettazione e la costruzione di impianti a fune per il trasporto privato di persone, si chiede di applicare la normativa europea, per quello di sole cose e animali, si chiede invece di applicare le norme tecniche di sicurezza emanate dallo Stato

Il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy ha comunicato il voto favorevole del proprio gruppo a questa norma «che va a regolamentare un importante settore che oggi vede in difficoltà soprattutto i privati, che rispetto anche all'attività agricola si trovano in carico grandi responsabilità. Questa modifica è positiva, colma un settore che non aveva una legislazione di riferimento. Invitiamo, in questa seconda fase di applicazione, a tenere in considerazione la possibilità di apportare eventuali correttivi nel caso si presentino difficoltà

Il voto favorevole di ALPE è stato motivato dalla Consigliera Patrizia Morelli: «Si tratta di un ambito su cui la Regione ha competenza e che risulta cruciale per una realtà di montagna come la nostra in cui il trasporto via fune permette di ovviare ai problemi legati alle caratteristiche morfologiche che possono rendere i trasferimenti particolarmente difficoltosi. È bene che si sia stabilito un tempo limite congruo, che i titolari siano obbligati alla rimozione degli impianti. Apprezziamo che si sia cercato di trovare una giusta mediazione tra la necessità di normare in modo chiaro ma anche di facilitare il privato, in particolare gli agricoltori rendendo le procedure più snelle. Speriamo che effettivamente questo equilibrio sia applicabile nella pratica

L'Assessore al turismo e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha aggiunto che «come concordato condivideremo in Commissione le modalità attuative della norma

SC