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Comunicato n° 58 del 2 febbraio 2016

Interrogazione sull'aggiudicazione di forniture con affidamento diretto

Riunione del Consiglio del 2 febbraio 2016

Il Movimento 5 Stelle, con un'interrogazione posta nella seduta consiliare del 2 febbraio 2016, ha affrontato la questione dell'aggiudicazione di forniture con affidamento diretto.

In particolare, i Consiglieri hanno chiesto delucidazioni sul caso di un'impresa che avrebbe ottenuto l'affidamento di 57 forniture nel periodo 2007/2015 da parte della Soprintendenza per i beni e attività culturali.

L'Assessore all'istruzione e cultura, Emily Rini, ha spiegato: «L'ammontare complessivo dei lavori, relativo agli affidi diretti nell'arco di 9 anni è di 1,3 milioni di euro, Iva inclusa. Anche se questa cifra, presa nel suo insieme, può sembrare significativa, si tratta in media di circa 148 mila euro annuali, suddivisi a loro volta in piccoli interventi spesso attivati d’urgenza al fine di limitare i disagi della cittadinanza e nel pieno rispetto della normativa in materia. Tengo a precisare che la ditta in questione (la Akhet srl) ha partecipato e si è aggiudicata la gara relativa allo scavo e alle indagini archeologiche di piazza Roncas, realizzati nel periodo 2006-2011. In conseguenza di ciò i lavori effettuati in tale periodo e successivamente al Museo archeologico regionale, per ragioni di continuità scientifica, sono stati affidati alla stessa ditta in quanto soggetto che ha elaborato la documentazione grafica, fotografica e le relazioni inerenti il sottosuolo circostante al Museo stesso e quindi perfettamente a conoscenza della complessa stratificazione dell’area museale (così come è stato fatto in altri casi per altre ditte archeologiche presenti in Valle d’Aosta) e in grado di armonizzare e mettere a sistema l’insieme delle conoscenze archeologiche in questa parte di città

«Si fa rilevare – ha aggiunto l'Assessore – che in ambito locale, le ditte in possesso delle certificazioni necessarie ad operare nel settore dei beni archeologici non sono molte e la conoscenza del territorio nell’ambito degli aspetti scientifici dell’archeologia sono di fondamentale importanza per una corretta riuscita dell’intervento. Inoltre, segnalo che le ditte archeologiche presenti sul mercato valdostano hanno operato in egual misura per conto dell’Amministrazione regionale, in ossequio al noto principio generale della rotazione. Appare strano che venga richiesto al Consiglio regionale di discutere di lavori specifici e frammentari, come quelli archeologici, riferendosi esclusivamente ad un’unica ditta che ha le comprovate capacità e professionalità per operare nel settore. Voglio, infine, sottolineare la serietà e la professionalità con cui operano quotidianamente le strutture della Soprintendenza, che da sempre applicano le norme di legge vigenti, tenendo conto della specificità e dell'urgenza per la realizzazione dei compiti di tutela dei beni culturali

Nella replica, il Capogruppo Stefano Ferrero ha evidenziato: «Rilevare che nell'arco di nove anni una ditta ottenga 57 affidi di forniture in trattativa privata è singolare e secondo noi viola i principi di efficacia, trasparenza ed economicità della pubblica amministrazione. Oltre alla legge c'è il buon senso: non siamo soddisfatti della risposta, perché è come al solito elusiva.»

MM