Info Conseil

Comunicato n° 35 del 20 gennaio 2016

Interpellanza sull'andamento del Grand Hôtel e Parc Hôtel Billia di Saint-Vincent

Seduta consiliare del 20 gennaio 2016

La gestione del Grand Hôtel e del Parc Hôtel Billia di Saint-Vincent negli anni 2014-2015 è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo ALPE nella seduta consiliare del 20 gennaio 2016.

Il Capogruppo Albert Chatrian, rilevando gli ingenti investimenti fatti nel triennio 2011-2013 per la ristrutturazione degli interni di questi alberghi, ha voluto conoscere le valutazioni che emergono dal confronto dei dati relativi all'andamento gestionale del biennio 2014-2015, le azioni da porre in essere dal 2016 al 2018 per arginare il segno negativo dei due hôtel oltre che le modalità di interazione con le strutture ricettive del territorio.

Nella risposta, l'Assessore al bilancio e patrimonio, Ego Perron, ha riferito che «rispetto al 2014, i dati del 2015 registrano un incremento dei ricavi terzi (clienti non Casinò) totali pari a + 11,4%, mentre sui costi di ospitalità dei clienti della Casa da gioco la cifra è negativa (- 20%). Riguardo all'occupazione delle camere, la percentuale di incremento delle camere individuali (non Casinò) è del 98%, mentre la contrazione della quota destinata all'ospitalità Casinò è pari al 28%. Questa tendenza rivela un segnale di autonomia degli Hôtel rispetto alla Casa da gioco. Importante è poi l'incremento delle presenze straniere (+ 17,4%), così come il settore congressuale ha raggiunto risultati positivi con una fatturato totale nel 2015 di 1,4 milioni di euro, con un aumento di oltre il 6%

In merito alle azioni da porre in essere, l'Assessore, premettendo che «il core business delle strutture alberghiere è quello di offrire ospitalità alla clientela invitata dalla Casa da gioco», ha evidenziato le strategie per il triennio 2016-2018: «Innanzitutto, si intende ottimizzare la vendita, saturando tutti gli spazi disponibili non occupati dalla clientela da gioco attraverso la destagionalizzazione dei flussi del mercato italiano, il rafforzamento della produzione generata dai mercati internazionali e di prossimità, l'apertura di nuovi mercati internazionali, l'ottimizzazione delle attività on-line, l'incremento sul mercato MICE (turismo congressuale). Inoltre, sarà strutturato il piano dei conti, scorporando i costi a sostegno dei servizi rivolti alla clientela pagante da quelli dedicati alla clientela del Casinò, così come bisognerà contenere il costo del personale, che continua ad essere una voce importante (nel 2015, 7,5 milioni di euro), che grava sui volumi di incasso in modo pesante. Come ogni altra struttura alberghiera, l'attività degli Hôtel non prescinde dal contesto territoriale: tutta la promozione realizzata sui mercati ha cercato di mettere in risalto la nostra regione e il comprensorio afferente. Oggi rimarchiamo timidamente che sono state superate alcune difficoltà con gli operatori turistici locali e c'è un confronto costante con il Consorzio degli albergatori. Due esempi sono il progetto Alta gamma (gruppo di lavoro tra gli alberghi valdostani più rappresentativi) e la Convention bureau (risorsa preziosa per chi vuole organizzare un evento in Valle). Si immagina di proseguire con le attività sul territorio, in particolare per la parte matrimoni, benessere e ritiri delle squadre di calcio. Sono disponibile a momenti di confronto in Commissione per dare indirizzi ulteriori alla dirigenza al fine di avere una sempre maggiore interazione con il territorio

Il Capogruppo Chatrian ha replicato: «Al di là dei dati forniti, che presentano qualche timida luce, guardando in un'ottica più generale, non possiamo non rilevare come ogni anno ci sia un bagno di sangue. Il modello Valle d'Aosta non può più permettersi di accollarsi 6-7 milioni di perdite certe sull'attività dei due hôtel. Ci chiediamo se abbia ancora senso che una società pubblica gestisca queste strutture: bisogna affrontare questo dossier nel merito, senza pregiudizi ideologici, perché la comunità valdostana non può più sostenere queste spese, visti i tagli importanti che, invece, si stanno operando sui servizi essenziali. Questo è un tema sul quale bisognerà tornare e, come gruppo ALPE, siamo disponibili ad avviare un confronto che permetta di prendere decisioni importanti

SC