Info Conseil

Comunicato n° 675 del 16 dicembre 2015

Respinta una risoluzione sul prestito alla Casinò de la Vallée

Seduta consiliare del 16 dicembre 2015

Nella seduta del 16 dicembre 2015, il Consiglio regionale ha discusso una risoluzione depositata in Aula dal Movimento 5 Stelle in merito alla concessione di un ulteriore prestito alla Casinò de la Vallée spa.

Il testo, che è stato respinto con 21 voti contrari (UV, SA, PD-SVdA) e 14 a favore (M5S, ALPE, UVP), intendeva impegnare la Giunta regionale a sospendere con decorrenza immediata la deliberazione che ha conferito alla società Finaosta l'incarico per la concessione di un mutuo del valore di 20 milioni di euro alla società partecipata Casinò de la Vallée, in attesa della presentazione di un puntuale e organico piano industriale da parte della Casinò de la Vallée spa entro il 31 gennaio 2016.

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha illustrato l'iniziativa. «Non intravvediamo nessun nuovo e chiaro piano industriale e, in particolare, non risulta nessun elemento di novità riguardo alla riduzione delle spese, se non gli interventi sugli stipendi del personale già deliberati dalla precedente amministrazione. Gli sprechi riconducibili al numero di dirigenti e di personale direttivo e ai loro emolumenti e benefits, gli affidamenti senza gara di ingenti forniture e servizi proseguono anche con i nuovi vertici. I dati in nostro possesso non giustificano la concessione di un nuovo prestito, si potrebbero ottenere sin da subito dei risparmi consistenti, ad esempio tagliando una buona fetta di benefici ai dirigenti. Vogliamo delle garanzie

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha dichiarato: «I cittadini non capiscono perché la Regione per alcune operazioni trovi i soldi mentre per altri interventi le risorse non ci siano. Non avere le informazioni corrette non aiuta a capire la situazione effettiva della Casa da gioco. Ci chiediamo se questi 20 milioni di euro vadano a finanziare opere già preventivate. Riteniamo fondamentale poter analizzare un piano industriale prima che il pubblico metta mano al portafoglio per aiutare una società comunque rilevante.  Sosteniamo questa risoluzione perché siamo consci dell'importanza che la Casinò de la Vallée riveste nel sistema valdostano, ma esigiamo che questo Consiglio si assuma una responsabilità e valuti attentamente la situazione prima di concedere il prestito. Riteniamo infine opportuno che pari condizioni nel tasso di interesse all'1% vengano riservate agli artigiani e agli imprenditori valdostani che ancora vogliono investire nel nostro territorio

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha osservato: «La comunità non è stata messa in grado di capire questa operazione di prestito, anche alla luce delle vicende degli ultimi anni caratterizzati dalla crisi: prima i lavori costosi e gli investimenti sbagliati, poi l'Amministratore unico che agiva senza seguire un piano. Il dibattito in Commissione è stato onesto e franco, non scarichiamo responsabilità sulla dirigenza appena subentrata ma dobbiamo rilevare che qualcosa su questo mutuo non funziona: innanzitutto non ci sono piaciute le modalità di comunicazione. Siamo preoccupati perché si tolgono soldi al sociale per aiutare il Casinò mettendo una toppa sugli errori del passato, mentre fino a pochi anni fa era la Casa da gioco a fornire risorse ai valdostani. Per le nostre imprese non ci sono più aiuti, se non attraverso fondi strutturali e mutui, sancendo che il tasso dell'1% non è più possibile, ma si passa al 2%. Siamo noi i primi a essere disorientati per il comportamento assunto a favore della Casa da gioco: invochiamo equità. Auspichiamo che si metta ordine e che il Casinò torni ad essere motivo di orgoglio e non rappresenti più un problema, né per i dipendenti né per la società valdostana. I prossimi mesi dovranno essere di vera ripresa

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha spiegato: «Il Governo regionale ha cercato di dare una svolta alla Casinò de la Vallée sin dall'inizio della nuova gestione dirigenziale ed in effetti si è già riscontrato un cambio di rotta, pensiamo ai quattro milioni di euro in più dovuti ad un aumento di fatturato congiuntamente ad una riduzione dei costi nell'ultimo quadrimestre. L'impostazione che abbiamo dato è stata quella di andare nella direzione di risparmiare. Purtroppo occorre far fronte ad un grave problema di rapporto con le banche che applicano alla Casa da gioco condizioni spesso inaccettabili; la differenza di tasso è dovuta al fatto che nel finanziamento dei fondi di rotazione ventennali recuperiamo una parte applicando una commissione. La maggior certezza di condizioni nel lungo periodo giustifica un tasso leggermente più alto: stiamo parlando di una differenza tra vent'anni e venti mesi. Queste sono le condizioni che applichiamo a tutti i privati che richiedono finanziamenti alla Regione. E' sbagliato quindi affermare che la Regione non favorisca l'imprenditoria: per sei anni abbiamo annullato le rate di rientro. Questo ha comportato per la Regione mancati rientri per oltre 140 milioni di euro. Con questa delibera, tenuto conto della positiva inversione di tendenza, abbiamo voluto intervenire con un aiuto alla Casinò de la Vallée per la gestione della liquidità, alleggerendo la Società dalla situazione strangolatrice che subisce da parte delle banche. La Casa da gioco per decenni ha dato tanto alla Valle d'Aosta, in termini di occupazione, di entrate per le casse regionali, di indotto, di prestigio, e alla Giunta regionale è parso doveroso sostenerla per uscire da questa fase di difficoltà, che speriamo sia transitoria. Non ravvisiamo quindi le condizioni per sospendere questa delibera e sulla risoluzione il voto della maggioranza sarà contrario

Il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero in sede di replica ha ribadito «il nostro dissenso a questo prestito. È una scelta della maggioranza firmare una cambiale in bianco e non voler effettuare immediati risparmi. Non solo, ci chiediamo se non ci sia una deficienza di cassa costante da ripianare con un'operazione arbitraria, che nasconde qualcos'altro. Non ravvisiamo inversioni di tendenza, non sappiamo quando finalmente l'azienda produrrà utili e temiamo che anche la nuova dirigenza sia imbrigliata nella politica clientelare. Saranno tutti i valdostani a pagare il conto

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha specificato: «Se non fossero stati eseguiti i lavori di restauro degli ultimi anni, il Casinò oggi sarebbe chiuso. I soldi sono stati concessi alla Casa da gioco per questi investimenti già effettuati, non perché l'andamento era negativo. Il mutuo di venti milioni ha un tasso dell'1% perché è come se questo prestito avvenisse in famiglia, peraltro con un brevissimo termine. Non abbiamo firmato una cambiale in bianco, ma abbiamo voluto aiutare una nostra Società, partecipata al 100%, ad uscire da una seria difficoltà. La differenza è sostanziale, non è vero che adottiamo criteri poco equi a seconda dei soggetti interessati

MM