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Comunicato n° 671 del 16 dicembre 2015

Interpellanza sul trasporto ferroviario

Riunione del Consiglio del 16 dicembre 2015

Nella seduta consiliare del 16 dicembre 2015, l’Union Valdôtaine Progressiste, con un'interpellanza, è tornato a trattare il tema del trasporto ferroviario in Valle d'Aosta.

Il Capogruppo Luigi Bertschy, nel richiamare il passaggio delle competenze dallo Stato alla Regione del servizio ferroviario a seguito dell'approvazione del decreto legislativo nel 2010, ha voluto conoscere quali azioni, concordate a preventivo con il Governo regionale, sono state attuate ad oggi dai Parlamentari valdostani e quali altre – e in quali tempi – si intende ulteriormente promuovere con il Governo nazionale, al fine di porre in atto quanto deciso dalla norma di attuazione, al fine di mantenere operativa l'infrastruttura ferroviaria.

Nella risposta, l'Assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha ripercorso il passaggio delle competenze dallo Stato alla Regione: «La norma di attuazione di fatto si è subito arenata: infatti, nonostante le buone intenzioni del legislatore nazionale, essendoci degli obblighi in capo allo Stato per rinnovare e mantenere la linea ferroviaria, purtroppo per assenza di risorse, questa non è mai stata definita. Ecco perché dal 2010 ad oggi, il problema più scottante era quello economico: Trenitalia forniva un servizio sulla base di un contratto sottoscritto con il Ministero, mentre il Ministero ha pensato di non metter più risorse su questo servizio, malgrado i nostri continui solleciti. Ci sono voluti ben quattro interventi legislativi, a seguito di un lavoro intenso della Regione e dei Parlamentari, per dare soluzione ad un problema non banale: quindi, se il Parlamento è intervenuto quattro volte significa che la Regione non aveva tutti i torti nel pretendere anche il passaggio di risorse. Oggi, ci siamo presi in carico la gestione e la partita dell'ammodernamento della linea – che è un nostro obiettivo –: abbiamo quindi chiesto l'avvio di una serie di tavoli per dare concretezza agli accordi di programma. Sono a disposizione della Commissione consiliare per fare il punto su questo percorso e assicuro che non ci sarà nessun abbandono della linea Aosta-Torino. Ci sono 15 milioni da spendere su questa tratta e RFI sta facendo alcuni interventi di manutenzione

Il Capogruppo Bertschy, in sede di replica, ha osservato che «la partita di difesa è quella che viene meglio all'Assessore. Di fatto, nessun risultato è stato raggiunto se non la chiusura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e l'assenza di risorse per gli investimenti. Siamo andati a verificare il grande lavoro dei parlamentari: hanno presentato due sole iniziative in Parlamento. Ammodernare la ferrovia significa elettrificare, fare degli investimenti: quello che si sta facendo è della pura manutenzione. La Valle d'Aosta sta vivendo una grave crisi infrastrutturale – l'aeroporto è chiuso, le autostrade sono le più care d'Italia, la ferrovia è dell'800 – e in Parlamento a sollevare il problema è Giorgia Meloni, ma non i nostri parlamentari. È gravissimo. Noi volevamo atti politici forti che rappresentassero le nostre preoccupazioni e che tentassero di risolvere i problemi. Inutili, riteniamo, episodi come quello avvenuto con l'ex Ministro Lupi che durante una sua visita in Valle d'Aosta ha posto l'attenzione, "compatendola", sulla nostra rete ferroviaria d'antan, se poi non sono seguiti da concreti impegni per risolvere la situazione. Dopo cinque anni abbiamo portato a casa una norma di attuazione che non è rispettata e la gente paga in prima persona per i disservizi che stiamo creando. Siamo molto preoccupati e invitiamo il Governo ad agire

SC