Info Conseil

Comunicato n° 634 del 30 novembre 2015

Relazione dell'Assessore alle finanze sulle leggi di bilancio della Regione 2016-2018

Seduta del Consiglio Valle del 30 novembre 2015

Nella seduta consiliare di lunedì 30 novembre 2015, dopo l'intervento del Presidente della seconda Commissione, ha preso la parola l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron (UV), per illustrare nel dettaglio il documento di bilancio 2015-2017 e le sue linee di indirizzo.

«Con il bilancio e la legge finanziaria della Regione, abbiamo voluto riprodurre un modello di autonomia e infondere alla comunità valdostana un messaggio di speranza positivo – ha sottolineato l'Assessore –. I contenuti progettuali risiedono in quattro punti prioritari: il sostegno allo sviluppo e alla ripresa economica, il sostegno all'occupazione, l'utilizzo dei fondi europei e statali, l'efficienza e l'oculatezza della spesa

«Un punto di personale orgoglio – ha detto Perron – è che la Regione continua ad investire per creare nuove progettualità e per aprire percorsi concreti volti ad un reale rilancio di un'economia che, diversamente, proseguirebbe la sua dinamica involutiva e di contrazione. Lo facciamo in tanti settori: nei lavori pubblici, è stato predisposto un piano di cura e tutela del territorio regionale, teso anche a creare lavoro a favore soprattutto delle piccole e medie imprese edili e artigianali che sono la vera ossatura dell'imprenditoria valdostana, così come sono previsti lavori per la conservazione e la valorizzazione di castelli, siti archeologici e beni ecclesiastici; nel settore agricolo, è previsto il finanziamento dei progetti dei Consorzi di miglioramento fondiario e dei cantieri forestali; nell'industria e attività produttive, accanto al nuovo piano di politica del lavoro che sarà varato a gennaio, gli interventi a favore della crescita e dell’occupazione arriveranno da un più ampio utilizzo dei fondi europei, volti alla green economy, alla ricerca industriale, all’adeguamento normativo ed energetico degli impianti industriali esistenti e all’implementazione di nuovi insediamenti sul territorio; nella politica del turismo, consapevoli che il turismo è per la Valle d’Aosta settore trainante, le risorse andranno per l’offerta promozionale e il sostegno agli operatori economici del settore, in particolare attraverso il mutuo contratto per 100 milioni di euro con la BEI (Banca Europea degli Investimenti) e del quale 40 milioni di euro sono già stati erogati (95% a favore degli albergatori); nell'edilizia scolastica, la costruzione e la ristrutturazione degli edifici scolastici è organizzata attraverso un piano cui sono destinati 7 milioni di euro nel triennio cui si aggiungono gli interventi già previsti nel programma FOSPI; nella sanità e politiche del welfare, con questo bilancio viene tutelato il sistema regionale delle politiche sociali per il quale è autorizzato un investimento complessivo di quasi 54 milioni di euro, così come è autorizzata una spesa sanitaria di oltre 233 milioni di euro, grazie alla quale riteniamo che potranno essere mantenuti gli attuali livelli di servizio; continua il supporto della Regione alle Confidi valdostane, con 2 milioni di euro per due anni. In sintesi, soltanto con la rimodulazione del mutuo, sono autorizzati per il 2016 44 milioni di nuovi investimenti, 34,7 milioni per il 2017, 39,7 milioni per il 2018.»

«Sul fronte del sostegno all'occupazione, i fondi per i piani straordinari dei cantieri forestali e delle opere stradali sono stati confermati, così come lo sono i finanziamenti per i lavori di utilità sociale, le borse lavoro in favore di persone in situazione di grave svantaggio sociale o disabilità, l'erogazione degli incentivi alle assunzioni effettuate nel 2015, le misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito. Il Governo intende poi massimizzare l'utilizzo dei fondi europei, che sono oggi uno degli aspetti importanti per reperire finanziamenti. Tra i più rilevanti, segnalo il Programma investimenti per la crescita e l'occupazione del FESR (con un investimento nel settennio 2014-2020 di oltre 64,3 milioni di euro, di cui 36,4 milioni nel triennio 2016-18) e quello del FSE (55,5 milioni di euro nella programmazione 2014-2020, di cui 33,5 milioni nel 2016-18), il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (che vale 138,7 milioni di euro)

«Con questo bilancio, quindi, riteniamo che la Regione abbia riacquistato il ruolo di "investitore" – ha osservato Perron –. È forse un ruolo nuovo, ma la Valle d'Aosta è già ampiamente infrastrutturata e quindi è stata conseguenza naturale tralasciare le grandi opere, a favore di interventi mirati che possano essere più di incentivo per chi già lavora sul territorio.  La Regione non vuole sostituirsi al mondo dell'imprenditoria, ma creare il giusto tessuto e le adeguate opportunità perché questa possa potenziarsi. L'altro ruolo che scaturisce da questo documento e che crediamo sia il fulcro del sistema verso cui tendere per accompagnare la Valle fuori dalla crisi è quella di un'Amministrazione che prima deve investire le risorse a favore di quella fetta di popolazione che ha più bisogno di sostegno, inducendo chi ha maggiore disponibilità economica a contribuire di più per la sussistenza dei servizi

«Infine – ha aggiunto l'Assessore –, il bilancio rappresenta il progetto di autonomia speciale di questa comunità in cui gli enti locali, Regione e Comuni, continuano a svolgere il loro ruolo, ancorché con le disponibilità finanziarie ridotte e dove ognuno è chiamato a fare la propria parte, in un quadro di condizioni stabili, in cui poter investire, vivere e che, ne sono certo, costituirà la via per uscire dalla crisi. Questo bilancio è anche uno strumento di difesa dell’autonomia speciale sempre più minacciata, da più parti. In questo senso, i disegni di legge in discussione oggi, oltre a costituire un messaggio di speranza, vogliono essere anche una sollecitazione alla società valdostana tutta nella difesa delle nostre peculiarità e prerogative statutarie

Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di 1 miliardo e 358 milioni di euro per il 2016, euro 1 miliardo e 332 milioni per l’anno 2017 ed 1 miliardo e 338 milioni nel 2018.

Entrando nel dettaglio, l'Assessore Perron ha specificato che la previsione delle entrate per il 2016, senza considerare le partite di giro, è di 1 miliardo 223 milioni, ma se si esclude la voce di recupero dai Comuni dell’extra gettito IMU che è stata inserita quest’anno già in sede di bilancio di previsione, sia in entrata sia nella spesa, la riduzione effettiva delle risorse disponibili rispetto al 2015 è di 79 milioni. La differenza tra entrate correnti e spese correnti resta positiva, attorno ai 60 milioni per gli anni 2016 e 2017, e di circa 165 milioni per il 2018, destinata a finanziare le spese di investimento.

La spesa per il 2016 ammonta a 1 miliardo e 186 milioni di euro, per il 2017 a 1 miliardo e 160 milioni e per il 2018 a 1 miliardo e 134 milioni di euro. Il decremento delle spese rispetto al 2015 è del 6,65%, mentre vi è un aumento dello 0,51% tra previsione 2017 (1.160 milioni) e previsione 2018 (1.166 milioni).

Per il 2016 il totale della spesa corrente e degli investimenti è pari a 1.148,17 milioni di euro, di cui il 91,07% per la parte corrente (1.045,6 milioni di euro) e l’8,93% per gli investimenti (102,54 milioni). Nella parte corrente, è compreso il concorso della Regione al riequilibrio della finanza pubblica per complessivi 206,5 milioni di euro: la previsione di spesa corrente ammonta quindi a 839,05 milioni.

Le spese sono ripartite nelle seguenti funzioni obiettivo: 259,1 milioni di euro (25%) per il Personale; 233,33 milioni (23%) per la Sanità; 181,33 milioni (18%) per la Finanza locale e Diritti sociali, politiche sociali e famiglia; 71,17 milioni (7%) per lo Sviluppo economico regionale; 64,99 milioni (6%) per gli Oneri non ripartibili; 48,63 milioni (5%) per le Infrastrutture per mobilità e reti; 37,56 milioni (4%) per i Servizi generali; 29,44 milioni (3%) per i Fondi di riserva e globali; 28,24 milioni (3%) per il Governo del territorio; 16,18 milioni (1,6%) per la Cultura e sport; 15,66 milioni (1,5%) per l'Istruzione primaria e secondaria; 11,79 milioni (1,2%) per il Funzionamento degli organi istituzionali; 10,55 milioni (1%) per l'Istruzione universitaria; 7,55 milioni (0,74%) per l'Agricoltura.

SC