Info Conseil

Comunicato n° 574 del 5 novembre 2015

Discusse due mozioni sulla Casa da gioco di Saint-Vincent

Seduta consiliare del 5 novembre 2015

La Casa da gioco di Saint-Vincent è stata al centro di due mozioni discusse congiuntamente nella seduta consiliare del 5 novembre 2015.

La prima iniziativa, respinta con 14 voti favorevoli (UVP, ALPE e M5S) e 21 astensioni (UV, SA e PD-SVdA), è stata presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, ed era volta a costituire una Commissione consiliare di inchiesta per l'analisi della documentazione contabile della società.

La seconda mozione, depositata dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste e Alpe, impegnava il Governo regionale a fornire alla Commissione competente tutta la documentazione contabile relativa agli investimenti e relativi pagamenti eseguiti o ordinati negli anni, a partire dal 2010, comprensivi di tutti gli incarichi di progettazione, direzioni lavori, sicurezza e collaudi ed è stata ritirata a seguito dell'impegno assunto dall'Assessore Ego Perron ad acquisire tutti i dati richiesti e di consegnarli alla Commissione competente. 

Il Consigliere Roberto Cognetta, nell'illustrare l'iniziativa del M5S, ha richiamato «i dubbi e le perplessità espressi in precedenza da più Consiglieri circa la gestione patrimoniale ed economica della Casa da gioco e la poca chiarezza di alcune voci dei suoi bilanci, come quella relativa ai crediti per imposte anticipate» e ha proposto «la costituzione di una Commissione d'inchiesta che concentri il proprio lavoro sulla documentazione relativa agli anni 2012, 2013, 2014 e al primo semestre 2015, in modo da valutare nel dettaglio le spese, gli eventuali sprechi e le incongruenze di gestione. Purtroppo le nostre richieste di accesso agli atti non hanno mai avuto esito, per cui intendiamo percorrere la strada della Commissione d'inchiesta

Nell'illustrare la mozione dei gruppi UVP e ALPE, il Vicepresidente dell'Assemblea Andrea Rosset (UVP) ha richiamato la relazione sull'andamento della gestione 2014 della Casinò de la Vallée spa discussa nell'adunanza consiliare del 7 ottobre scorso evidenziando che «permangono forti dubbi in merito alla trasparente gestione patrimoniale ed economica della società, tenuto conto anche delle osservazioni della società KPMG e del collegio sindacale in merito alla poca attendibilità relativa all'iscrizione a bilancio di crediti d'imposta anticipati per oltre 25 milioni di euro. Ricordando poi gli oltre 100 milioni di lavori effettuati nel triennio 2011-2013 dalla Casinò de la Vallée e la ricapitalizzazione societaria di 60 milioni sottoscritta lo scorso anno dalla maggioranza regionale e tenendo conto che, nella Commissione competente, l'attuale dirigenza della società ci ha comunicato la mancanza di liquidità e la necessità di aprire linee di credito con Istituti bancari, riteniamo opportuno e necessario che la Commissione consiliare sia messa a conoscenza di tutti i dati contabili per ricostruire un quadro con troppe ombre e che non lascia prevedere un rilancio immediato

L'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Ego Perron, ha riferito: «Se c'è una società partecipata il cui andamento e la cui contabilità sono regolarmente vagliati dal Consiglio regionale è proprio la Casinò de la Vallée. I bilanci sono discussi e approvati annualmente in quest'Aula, sono vagliati dal Collegio dei revisori dei conti, nel rispetto delle norme di legge. L'esecuzione dei lavori nella struttura è avvenuta seguendo le procedure tipiche di un appalto pubblico; il collaudo è in fase di conclusione, l'ultima visita è in programma in questi giorni, le verifiche hanno appurato tutta la regolare esecuzione delle opere, rimangono da eseguire piccoli interventi. Anche per la centrale termica, il collaudo è stato avviato in corso d'opera, sono in corso le verifiche impiantistiche invernali, al cui termine verrà emesso il collaudo finale. Quindi tutti i lavori sono iniziati e ultimati nei tempi previsti dai contratti, senza contenziosi.»

«Ci asterremo riguardo alla mozione del M5S sull'istituzione di una Commissione d'inchiesta – ha continuato l'Assessore Perron –: già in occasione dei lavori della task force avevamo avuto modo di esaminare la documentazione e ottenere informazioni anche sentendo direttamente i manager. Le varie tematiche sono state quindi approfondite e condivise tra tutti i Consiglieri, anche se poi la task force è stata abbandonata

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha precisato: «Nel gruppo di lavoro meglio conosciuto come task force non ho mai ricevuto la documentazione richiesta. Non capisco il motivo ostativo a consegnare le fatture ai gruppi di opposizione; cosa c'è da nascondere? Io proporrei all'Assessore di lasciare noi due Consiglieri del M5S a studiare per un mese le fatture della Casinò de la Vallée: scommettiamo che come minimo recuperiamo un milione di euro? Si potrebbero anche fare controlli a campione. Non vogliamo affossare il Casinò, ma cercare di instaurare un dialogo e apportare la nostra collaborazione. La Commissione d'inchiesta avrebbe garantito nella segretezza dei suoi lavori un approfondimento valido; non avremmo risolto la situazione, ma avremmo fatto uscire la Casa da gioco con le ossa meno rotte

Il Vicepresidente Andrea Rosset (UVP) ha ribadito che anche la seconda mozione andava nell'ottica «della collaborazione per le prospettive del Casinò, che continua a chiudere i conti in perdita. Vanno assunte azioni per arginare questa situazione e riteniamo che un confronto in Commissione possa essere utile

Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha evidenziato: «Le due iniziative chiedevano semplicemente informazioni di cui non disponiamo perché abbiamo sempre ricevuto dei dinieghi, persino con una sentenza del TAR. Come possiamo misurare i cambiamenti all'interno della Casa da gioco, verificare se la nuova dirigenza garantirà pari opportunità per le imprese valdostane e se darà quella sterzata tanto attesa? Non possiamo esercitare il nostro mandato di Consiglieri regionali, eppure stiamo parlando di una società di cui siamo proprietari e che ha eseguito transazioni milionarie. Dov'è la trasparenza? Chiederemo un incontro urgente in Commissione con i vertici della Casa da gioco

Il Capogruppo del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz ha specificato: «Il cambio dei vertici del Casinò è stato il primo punto dell'accordo politico elaborato prima dell'ingresso del nostro gruppo in maggioranza. Da anni abbiamo sostenuto che quella dirigenza avesse delle responsabilità. La task force era stata votata all'unanimità e si era posta un obiettivo programmatico, peccato che alla fine a lavorare siano rimasti soltanto i Consiglieri di maggioranza e quelli del PD-SVdA. In merito all'accesso agli atti, il nostro gruppo è favorevole alla trasparenza; presto si riunirà la Commissione per il Regolamento e la Conferenza dei Capigruppo per trovare una soluzione

MM