Info Conseil

Comunicato n° 572 del 5 novembre 2015

Respinta una mozione sulla liquidazione delle pratiche del verde agricolo

Seduta consiliare del 5 novembre 2015

Le problematiche relative alla liquidazione delle pratiche del verde agricolo sono state al centro di una mozione dei gruppi Alpe e UVP discussa nella seduta consiliare del 5 novembre 2015.

Il testo, che è stato respinto con 14 voti favorevoli (UVP, ALPE e M5S) e 20 astensioni (UV, SA, PD-SVdA), intendeva impegnare il Presidente della Giunta a sollecitare i Centri di assistenza agricola (CAA) e l'AREA VdA a prepararsi ad affrontare pratiche di risarcimento nel caso di loro responsabilità per mancata liquidazione.

«In effetti, grazie ad un'audizione in Commissione, abbiamo saputo che è previsto un disimpegno automatico per le pratiche del verde agricolo se quelle in sospeso dal 2008 non verranno istruite ed accettate da AGEA entro la fine del 2015 – ha spiegato il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara illustrando l'iniziativa –. Nello stesso incontro è anche emerso che responsabilità in merito ricadrebbero in capo ai Centri di assistenza agricola e ad AREA VdA. Siamo preoccupati della possibilità che AREA VdA voglia rimandare la soluzione di pratiche, apparentemente non difficoltose da affrontare, successivamente al 31 dicembre 2015 nell’intento di non volersi assumere responsabilità oggettive sul mancato pagamento e spostando in tal modo la responsabilità sull'Agenzia nazionale AGEA. Non è di certo il momento di gettare allarmismo in un mondo in difficoltà come quello dell'agricoltura. Altre Regioni non hanno di questi problemi, gli Enti pagatori hanno già provveduto alle liquidazioni. Cerchiamo di fare almeno funzionare ciò che abbiamo.»

Il Consigliere Fabrizio Roscio (ALPE) ha sottolineato: «Questa mozione paga il prezzo dello slittamento della sua discussione in Consiglio. Nel frattempo infatti l'Assessore ha dichiarato che il Piano di sviluppo rurale verrà approvato e che i pagamenti saranno effettuati. Di questo ci rallegriamo, ma certe criticità paiono purtroppo non avere conclusione. Emerge che il meccanismo messo in piedi è inceppato, non dà le risposte agli agricoltori in difficoltà. Capiamo che sia difficile far capire a Roma le peculiarità della Valle d'Aosta, ma occorre trovare una soluzione. Ci risulta poi che gli agricoltori non siano stati adeguatamente informati. Sarebbe anche il caso che l'Amministrazione regionale si interrogasse su AREA: è ormai chiaro che non è in grado di assolvere con efficacia ai suoi compiti

L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha specificato: «Il dedicare la massima attenzione a certe tematiche non si traduce automaticamente in risultati positivi. Le regole di questo sistema sono dettate da una serie di rapporti che attribuiscono ad ogni passaggio un interlocutore predeterminato (Assessorato, AREA, AGEA, CAA). Abbiamo cercato di confrontarci su tali argomenti, che diventano sempre più pressanti avvicinandosi la scadenza del 31 dicembre, termine ultimo per poter eseguire certi pagamenti. Bisogna trovare entro fine anno una soluzione alle problematiche, e noi su questo stiamo lavorando da tempo. La Regione si limita ad adempiere ai compiti che le sono stati attribuiti: accogliere le richieste, istruirle, effettuare i relativi controlli e inoltrare al pagamento. Abbiamo assicurato il massimo impegno nell'ottica di riallocare le richieste che non saranno finanziabili entro l'anno. Pur essendo consci delle criticità, stiamo parlando comunque di un sistema che negli ultimi sette anni ha permesso di pagare 55 mila domande, di liquidare 14 milioni di euro annui. Il lavoro di AREA c'è stato e continua ad esserci; sta facendo ciò che deve fare e i problemi non dipendono dalla sua volontà. Negli ultimi diciotto mesi abbiamo inviato una decina di richieste puntuali di informazioni ad AGEA e al Ministero e numerosi sono stati gli incontri con AGEA. Tra pochi giorni, la visita in Valle d'Aosta del Ministro alle politiche agricole sarà l'occasione per trattare tutte queste problematiche, rappresentando le criticità valdostane nell'intento di portare a casa un risultato positivo. Al Ministro i dossier sono già stati inviati, ribadiremo concetti già espressi in passato. In merito al Programma di sviluppo rurale, abbiamo voluto salvaguardare le caratteristiche del territorio valdostano da normative europee che non sempre tengono conto di realtà come la nostra

L'Assessore Testolin ha quindi annunciato l'astensione della maggioranza alla mozione: «I CAA sono già obbligati ad avere assicurazioni per risarcire eventuali danni arrecati, per AREA, invece, considerate le attività che svolge, questo obbligo non sussiste e al momento i controlli di Agecontrol confermano la conformità dell'operatività di AREA con quanto demandatole. Abbiamo piena consapevolezza del lavoro che dovrà essere svolto in questi due mesi, ma anche di quanto è già stato fatto. L'attenzione su questo tema è alta, il nostro obiettivo è di diminuire i tempi di attesa tra la proposizione di un problema e la sua risposta: è così che potremo incidere efficacemente e venire in aiuto dei nostri agricoltori

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha replicato all'Assessore: «Noi non siamo qui a magnificare quello che è stato fatto negli anni: noi vogliamo portar avanti gli interessi di coloro che, non per colpa loro, non sono stati pagati. Una regola importante è che la colpa del mancato pagamento non sia attribuita all'agricoltore: qualcuno deve attribuirsene la responsabilità. Siamo consapevoli delle enormi criticità, ma i problemi bisogna marcarli stretti. Aspettiamo la visita del Ministro a novembre per sottoporgli queste questioni? Non potevamo andare ad incontrarlo a Roma? Già un anno fa, avevamo affrontato queste tematiche in Commissione evidenziando la carenza di informazioni agli agricoltori. Noi ribadiamo la nostra richiesta: qualcuno deve assumersi la responsabilità di risarcire gli agricoltori. Spiace che la maggioranza non colga questa opportunità di venire incontro ad un mondo che è in grave difficoltà. Astenersi su questa mozione significa fare una brutta figura

Il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio ha aggiunto: «Ad oggi i problemi non sono stati risolti, rimaniamo solo sulle buone intenzioni. Secondo l'Assessore nessuno è responsabile e alla fine l'ultimo della catena dovrà pagare, ossia l'agricoltore. Il compito della politica è di dare delle risposte.»

MM-SC